sabato 23 dicembre 2017
venerdì 22 dicembre 2017
Dipinto dialettale
"M' agg' mis' internet mmano e ..."
Non è importante sapere a cosa sia servito internet nell'occasione specifica. A cercare qualcosa, un posto, immagino, avendo colto, per strada, altri scampoli di discorso, ma la frase ha una sua bellezza che non può essere ignorata.
Quel 'mettersi internet fra le mani' per far qualcosa è un quadro che lascia incantati.
C'è l'oggettività di un materiale, sia esso il computer, o, molto più probabilmente, un telefono cellulare, attraverso il quale raggiungere la fonte del sapere, c'è il gesto di far funzionare questo tramite, e la partecipazione attiva, in prima persona, alla gestione del tutto.
Viene visualizzata l'intera azione, e l'immagine rimane davanti ai nostri occhi anche se non abbiamo assistito alla scena: potenza evocativa di una lingua vocale e gestuale che ha tanto da insegnare ad ogni tipo di comunicazione.
Perla alta
Al telefono: "S., vai di sopra, Padre Pio ti aspetta!".
[Questa volta è necessario fornire una piccola spiegazione: S. è il giovanotto che si arrampica sulle scale per mettere i fiori nei vasetti delle tombe ai piani alti; 'Padre Pio' è uno dei comparti di una delle congreghe del cimitero.]
sabato 25 novembre 2017
lunedì 20 novembre 2017
'Dàimones'
Dany & Dany - Dàimones - Prima lux - Vol.1 - Passenger press.
I Dàimones sono una razza mutante venutasi a creare quando una setta di umani ha cominciato a mangiare la carne di vampiro, e, a differenza di questi, possono uscire alla luce del giorno.
Quel che succede in questo primo, di due, volumi, finalmente in edizione cartacea, di cui il nono e conclusivo episodio, in forma digitale, uscirà nel prossimo solstizio d'inverno, come d'abitudine, quando possibile, non lo racconterò. Ma più di due parole, sull'opera in sé vanno spese.
Ho preso l'edizione limitata, copia n°10/30, toccatami in sorte con Aidan in copertina, dedica e segnalibro col disegno 💜 , e quella regolare, col segnalibro regolare, per quanto sempre in edizione limitata. All'interno, ovviamente, le copie sono uguali, ma la ricercatezza nel differenziare le due sovraccoperte, avendo entrambe davanti, risulta più che evidente: le costine interne, che, unite, formano un disegno, nell'edizione limitata -bianca col disegno a mano- hanno una leggera sfumatura di colore, mentre quelle dell'edizione regolare -a colori- sono in bianco e nero. In entrambe, la seconda e la terza pagina di copertina, che prolungano il disegno sulla prima e sull'ultima pagina dell'interno, presentano un disegno simmetrico, che nell'ultima pagina ospita la finestra di presentazione di Dany & Dany.
L'opera ha la presentazione di Davide Castellazzi che descrive in maniera arguta e simpatica il lavoro di Daniela Orrù e Daniela Serri, ed è da lì che ho cominciato la mia lettura.
La storia di 'Dàimones - Prima lux', è intricata e intrigante.
Si parte dal presente delle prime scene per tornate agli antefatti della situazione, indagando, in diverse maniere, sugli episodi del passato che sono la causa del tutto. Il passaggio fra queste realtà temporali è fluido e naturale, senza alcuna possibilità di fraintendimento da parte del lettore. Anche la descrizione delle situazioni, che si tratti di una lotta fisica o verbale, di un momento di rilassatezza o di pericolo, è attenta e precisa, pur nella relativa complessità, e i colpi di scena sono calibrati sapientemente.
I personaggi sono tutti complessi e definiti -nonché dotati di un fornito guardaroba- e ognuno di essi suscita l'empatia da parte del lettore. Non ci sono buoni o cattivi in cui identificarsi, perché tutti sono, semplicemente, caratteri complessi, la cui storia personale, inserita nella vicenda, attrae al di là di quelle che possono essere le simpatie personali per l'uno o per l'altro.
I disegni sono belli, articolati, curati nei dettagli ma mai sovrabbondanti, essenziali nella loro completezza. E il rapporto disegno-scritto è equilibrato, senza nulla togliere al parlato e alla dimensione dei caratteri.
'Dàimones' è un'opera raffinata ed elegante, pensata e realizzata con precisione, cura e, oserei dire, amore. Definirla 'perfetta' sarebbe giusto, ma limiterebbe le potenzialità di Dany & Dany, che, credo, siano illimitate, in quanto capaci di realizzare qualsiasi cosa vogliano nel miglior modo possibile.
In attesa del secondo cartaceo, questo primo volume di 'Dàimones - Prima lux' festeggia in maniera spettacolare il 10° anniversario della Passenger press.
lunedì 13 novembre 2017
domenica 12 novembre 2017
Perla -criptica- per intenditori
(Perché) l'allegria alimentare non è uno stato d'animo ma un bel sogno.
Il teatrino dei calzinari
Quel guardare cosa indossi ai piedi per avere la prova che ti convinca a dir loro di sì.
Quell'ipotizzare un pagamento dilazionato, ridicolo e impossibile.
Quel questuare solidarietà per una situazione finanziaria non voluta né cercata.
Se prima non riscuoteva le mie simpatie, adesso non lo sopporto.
'Troppopieno'
I miei sogni oscillano fra il più macabro horror psicologico e l'iperrealismo più becero, passando per una serie di situazioni che vanno dall'inspiegabile all'assurdo.
Posso sognare di star sognando come lo farebbe una matrioska, e, nel frattempo, farmi dare i numeri da giocare da qualcuno che nella realtà potrebbe darli davvero, per trovarmi poi a litigare con quello del bancolotto che suggerisce di fare il terno, ma con un numero che va oltre il 90!
Posso sognare che originali regali per le feste ormai imminenti vadano cercati nei bidoni della spazzatura apposita. E cosa c'è di più originale di un vecchio giocattolo, sporco il giusto? Certo, scelto in funzione del soggetto ricevente, e, quando esso manca sulla bancarella apposita, può essere cercato nel bidone ancora -letteralmente- da sfasciare con l'aiuto di un piede amico, occasionale e volenteroso.
Posso, nel mio onirico mondo quasi alla rovescia, dove i punti cardinali e le latitudini e le longitudini si combinano come in un lavoro ai ferri, sognare di tutto e di più.
E se, una volta, qualche incubo, brutto o bello, mi svegliava, adesso, sia se sto tremando dalla paura che se sto sganasciandomi dalle risate, mi ferma una valvola di sicurezza che mi costringe ad aprire gli occhi, e nella successiva palpitazione alle mani e ai piedi, mi fa lucidamente rimpiangere di non poter sapere come andrà a finire la storia.
E quella stessa lucidità che talvolta cancella ogni scena e talvolta le imprime a fuoco nella memoria, mi impedisce poi, a volte, per ore, di riaddormentarmi.
martedì 31 ottobre 2017
lunedì 30 ottobre 2017
Belle!
Appena le avevo viste, senza stare a pensarci le avevo comprate: erano come quelle che avevo immaginato indossasse A.H. al suo matrimonio con B.R., solo che queste erano della mia misura, l'unica cosa che, in pratica, distingue il modello maschile delle scarpe stile inglese da quello femminile, e del colore giusto: bianche.
Sono state nella scatola per tanti mesi: qui si passa dal freddo al caldo attraverso il periodo delle piogge, e non mi andava di rovinarle, ma, poiché quest'autunno è particolarmente caldo e privo di precipitazioni, ho cominciato ad indossarle, con l'orgoglio e la divertita vanteria di cui solo io conosco il motivo.
Fanno la loro figura. E la fanno talmente che gli occhi della gente vengono attirati lì.
Pure quelli dei giovani.
Che non si sono fatti scrupolo a lodarle, l'uno con l'altro, parlando fra loro ad alta voce.
Non ci avevo creduto che parlassero proprio delle mie, ma stavamo in mezzo ai libri, di quali altre scarpe potevano star parlando, indicandole?
E poi, ieri, mi cugina, guardandole, ha detto le loro stesse parole.
Probabilmente quelle che si saranno sentite pronunciate dagli invitati al matrimonio. 😄 💜
martedì 10 ottobre 2017
'Stelle'
Fa sempre un certo effetto scoprire, mentre scrivi un pezzo, che conosci davvero nell'intimo i tuoi personaggi. Non è una cosa così ovvia. E' istintivo pensare che loro facciano quello che tu decidi loro debbano fare, però non è quello che nei fatti dovrebbe succedere. I personaggi vivono di vita loro, devono farlo, e chi ne narra deve essere cosciente di questo e deve imparare a conoscerli e a capirli. Se succede questo ecco che, all'improvviso, qualcuno dice qualcosa che ti fa capire che quell'altro agisce così per un determinato motivo, per quel determinato motivo, e sì, tu l'hai sempre pensato, ma non lo sapevi, e, invece, adesso, lo sai. 💖
lunedì 2 ottobre 2017
venerdì 22 settembre 2017
Perla di cartoleria
Davanti ad un assortimento di penne, matite, gomme, squadrette e accessori di scrittura e disegno, tutti marchiati da una catena di articoli vari e generici, lei propone alcune penne e matite a lui.
Lui, però, scuote la testa a negare, convinto.
"Le ho già prese della STENDLER!", l'informa.
" 'STENDLER', gli accessori di cartoleria col pugno incorporato! "
Confini violati
Lui la vede, e, da una distanza dalla quale presumibilmente anche lei vede lui, le muove incontro dei passi, spalancando le braccia e tenendole, un po' dondolanti, così.
Da vicini, però, sembrano quasi due sconosciuti.
Lei continua a tenere la borsa appesa alla spalla stretta a sé, lui ha abbassato le braccia.
Probabilmente si salutano, ma l'unico segno corporale di lei, è un leggero cenno di assenso col capo, sicuramente a corredo del saluto vocale.
Cominciano a camminare insieme, prova di un appuntamento convenuto, ma, dopo due -di numero- passi lei, uno lui, ecco che quest'ultimo l'abbraccia da dietro, provocando l'immediata scrollata di spalle e la trattenuta della borsa di lei.
Quando la confidenza -che è parente stretta della cattiva educazione- invade gli spazi vitali.
lunedì 18 settembre 2017
Festival dell'Oriente 2017
Solita scenografia in cui non c'è molto da fotografare, però il rito richiede che qualcosa venga immortalato!
sabato 16 settembre 2017
Strano ma vero
E' sorprendente constatare come, per una volta, i gusti, in fatto di uomini, fra me e mia madre, coincidano!
[Oggetto: Michelotto Corella (Sean Harris) ne: 'I Borgia' by Neil Jordan]
venerdì 15 settembre 2017
Perla morale
Nell'autobus affollato capita spesso che le persone utilizzino l' 'ingresso' e l' 'uscita' passeggeri per entrambe le cose. Non è corretto, ma, se le dovute precedenze vengono rispettate -e di solito questo avviene- , a meno che il guidatore non si impunti sulla questione, non si creano particolari problemi e le operazioni di discesa e di salita procedono con ordine e velocità.
Qualche volta, se il mezzo di trasporto non è affollatissimo, qualcuno protesta per il mancato rispetto di questa regola, ma per la verità è una cosa estremamente rara.
La causa della protesta, è di solito, il relativo impedimento a raggiungere l'agognato 'posto libero' in cui sedersi.
Fatta questa premessa informativa, mi ha fatto un tantino riflettere -e ridere, lo ammetto- la signora che oggi ha tenuto a ricordare a voce alta e ripetutamente che 'si scende al centro' al tipo che invece è sceso dietro e a tutti gli altri occupanti dell'autobus, e che, dopo essersi seduta con soddisfazione, quando, a metà fra la fermata dove è salita e la successiva, sono saliti i controllori, ha fatto la barbina figura di essere stata trovata senza biglietto.
No, non l'aveva preso di corsa, l'autobus, come ha tentato di giustificarsi. L'ha aspettato proprio all'unica fermata dove, a fianco, c'è un chioschetto che vende anche i biglietti.
martedì 22 agosto 2017
Bellissima n°3
"Ero soddisfatto di quello che avevo. E quello che non avevo non mi serviva."
[Serhij Žadan - La strada del Donbas - Voland]
lunedì 21 agosto 2017
giovedì 10 agosto 2017
martedì 25 luglio 2017
Passeggiata turistica
Arezzo, Chiesa di Santa Maria della Pieve.
Il fatto è che, in determinate occasioni, a certi particolari non puoi non fare attenzione.
mercoledì 5 luglio 2017
'Un anno senza te'
Luca Vanzella - Giopota - Un anno senza te - Bao
Cosa succede, nell'universo di chi è stato parte, anche per un periodo agli occhi degli altri breve, di una coppia, quando questa condizione finisce?
Per raccontarlo si parte dai ricordi, dai sentimenti dell' uno per l'altro.
Per raccontarlo si parte dai ricordi, dai sentimenti dell' uno per l'altro.
E da quelli di chi gli sta intorno: gli amici, il coinquilino.
E' attraverso tutte queste voci che si dà forma a colui che è stato parte dell'altro, ma che non ha più voglia, né diritto, di esserlo.
E, non essendoci più l'entità 'coppia', il resto del mondo chiama: al rapporto di amicizia, nei suoi vari livelli di consistenza e sentimento, al rapporto, nuovo, d'amore.
Ma, perché quest'ultimo sia onesto, bisogna avere il tempo di guarire la ferita lasciata dal precedente.
Questo tempo è scandito in fasi, raccontate come il succedersi dei mesi di un anno, e il racconto è fatto attraverso la descrizione della realtà oggettiva attraverso un'ottica personale, dove figure e situazioni possono sembrare fantastiche, ma appartengono, invece, ad una valutazione più sentita, ad una esternazione dell'immagine dei sentimenti e delle sensazioni talmente comune da accettarla come realtà vissuta in proprio.
Queste visioni oniriche, proprie e altrui, segnano il percorso attraverso il quale si raggiunge il riappropriarsi della propria vita e dei propri sentimenti, e non importa che i mesi passino, qui ne sono serviti dodici, ma avrebbero potuto volercene anche il doppio, perché è sì la volontà di uscire da una situazione, fondamentale, ma perché la sua forza agisca 'ci vuole del tempo'.
venerdì 30 giugno 2017
Antica perla nazionale
All'inizio di maggio, Emmanuel Macron è stato eletto presidente della Repubblica francese.
Questi ha trentanove anni e dall'ottobre 2007 è sposato con Brigitte Marie-Claude Trogneux, che di anni ne ha sessantaquattro.
Questo non ha scandalizzato i Francesi, ma gli italiani hanno avuto da ridire:
E il vecchietto in metropolitana, cercando di mostrarsi erudito sulla politica internazionale, rivolgendosi alla coppia di turisti francesi in visita alla città, esordisce in italiano: 'E' giovane il vostro presidente!', per cadere nella scia dell'irrispettoso e stupido tormentone mediatico del: 'Ma si fa accompagnare dalla madre.'.
All' espressione sconcertata e incredula dei due, che poco prima mi avevano chiesto informazioni relative al treno, mi è toccato tradurre -in inglese- la frase, che, del resto, era stata ben compresa nella sua essenza e che aveva scatenato in loro una palese sensazione di disagio, puntualizzando che quella era l'opinione, per altro non condivisibile, del vecchietto, e di fatto mentendo spudoratamente, perché era invece opinione di maniera abbastanza diffusa.
venerdì 23 giugno 2017
Tornare ad essere
Riprendere la penna in mano non è facile.
E' diverso dallo scrivere con la mente.
Devi organizzare i pensieri, la forma, i suoni, in una struttura codificata e visibile agli altri.
Non puoi lasciare un'immagine in sospeso, sicura di ritrovarla lì anche fra cent'anni.
Devi ricombinarla attraverso tutta una serie di passaggi che ritornano ad essere automatici solo quando l'inchiostro ha ricominciato a scorrere.
Non basta il desiderio di volerlo fare, quando, come la protagonista di 'Da una storia vera' [Delphine de Vigan per Mondadori], non ti senti in grado di buttar giù neanche la nota della spesa.
Devi costringerti a farlo, riconquistare la consapevolezza che scrivere è parte essenziale di te.
Come leggere e ascoltare musica.
Estate?
Quando il caldo è l'unica cosa che riesci a percepire intorno a te, ti si presenta davanti agli occhi, in tv, l'unica scena capace di riportarti, vivo, nel mondo: la pioggia.
Di fine autunno, quando ogni grossa goccia che cade a fianco alle altre è fredda, e l'aria è umida, ma non c'è gelo.
Quando basta avere vestiti caldi e scarpe impermeabili e l'ombrello.
Quando l'acqua, scorrendo, distorce la realtà, se i vetri che bagna sono inclinati.
Forse, solo per quei pochi istanti, allora, ti senti rinascere, rigenerata nell'illusione di poter affrontare un'altra notte d'ormai estate.
Memorie
E, passando per certi posti, ti trovi a ricordare quello che pensasti quando avevi un imprecisato, ma notevolmente inferiore ad adesso, numero di anni, e ti rendi conto, che, in questo momento, nella stessa situazione, penseresti esattamente quello che pensasti allora.
mercoledì 31 maggio 2017
In vetro
C'è un negozio che ha in vetrina alcuni vasi di vetro pieni di questi giocattolini.
L'ho sempre guardato con invidia.
E, con vasi da conserve, ho cercato, in piccolo, di imitarlo.
Adesso che, pure se di un'altra forma, ho trovato un vaso che fa al caso mio, mi rendo conto che, per arrivare al suo livello, ce ne vorrà di tempo!
giovedì 25 maggio 2017
andate
E, sì, prima le grandi che stavano a terra, poi le medie e le piccole che erano attaccate ai pilastri, le lumache sono andate via. Tanto colore in meno.
mercoledì 17 maggio 2017
giovedì 11 maggio 2017
mercoledì 19 aprile 2017
In serie
E la senti dire, in tono compiaciuto, ostentatamente stanco: "Ije n' aggie fatt' quattro!".
Neanche fossero casatielli pasquali, invece che figli.
giovedì 6 aprile 2017
Voci da dietro
Da alcuni giorni, mi capita di ascoltare, in giro, da diverse persone, storie veramente poco edificanti sul conto di mariti, nonché padri, che avrebbero fatto meglio a non essere tali.
Non sono storie di tradimenti, sono storie di sopraffazione più o meno grande, più o meno grave, niente di 'criminale', ma tutte ugualmente tristi.
Le voci sono quasi sempre quelle della madre di lei.
Un classico? No. Piuttosto la prova che, chi subisce, magari si sfoga, ma poi fa finta di non vedere, di non sentire.
Certo, prendere posizione implica mantenerla, e ha le sue difficoltà, ma le conseguenze di uno stato di fatto che determina una situazione di sottomissione e soggiogamento psicologico, dove non anche fisico, non sono da sottovalutare.
Ma tant'è: nessuno può costringere qualcun altro a liberarsi da ciò che lo tiene soggetto, se questi non vuole.
O no?
O non sarebbe il caso di farlo?
O, ancora meglio, non sarebbe il caso di fare un po' di prevenzione tramite l'educazione?
'Favole fuorilegge'
Nicolai Lilin - Favole fuorilegge - Einaudi
Ventiquattro favole.
Ventiquattro storie che intrecciano vita reale e leggenda, in una Siberia che è terra di uomini e di miti, in cui l'animale insegna all'uomo, in cui l'uomo interagisce con la religione.
Ventiquattro pietre preziose in un cofanetto portatile, riccamente decorato dall'autore.
'Riccardin del ciuffo'
Amelie Nothomb - Riccardin del ciuffo - Voland.
Amélie Nothomb è Amélie Nothomb.
E una favola raccontata con le sue parole assume le fattezze della realtà: il 'c'era una volta' diventa 'c'è'.
Il tema del bello e del brutto, che, in quanto realtà opposte finiscono per compensarsi a vicenda attraendosi, è caro alla scrittrice tanto quanto l'amore come sentimento essenziale fra gli esseri umani, ma la favola, nella maggior parte dei casi, si adegua ''alla regola infantile del lieto fine", e, questa volta, Amélie Nothomb decide di far sua questa regola, quindi, se pure ritroviamo, nella descrizione dei fatti e nel parlato dei personaggi, il tono con cui siamo abituati a sentirli essere descritti e parlare, desta quasi sconcerto scoprire un finale, appunto, 'da favola'.
Moderna, sì, ma sempre una favola.
Non è un demerito, questo, è solo una cosa che lascia stupiti.
Una considerazione di altro tipo, va fatta però sulla versione italiana del romanzo.
La traduttrice è cambiata e si 'sente', e, forse per la prima volta non per il piacere di poterlo fare, vorrei essere in grado di leggere Amélie Nothomb in lingua originale.
Forse è vero che ci si abitua ad una voce e quando questa cambia non si riconosce più chi parla, ma è anche vero che sono i dettagli, che, se cambiano, pur sottilmente, ti fanno fermare a pensare, ti fanno tornare indietro a rileggere e a chiederti se l'autore avrebbe voluto proprio che tu capissi quello.
Tradurre, cioè riportare in un'altra lingua, qualcosa, non è facile, lo so, ma sostituirsi a chi ha già dato voce a qualcuno è un'operazione complessa, che non può implicare un netto cambiamento da un'opera all'altra. Intendiamoci: non sto formulando un giudizio di competenza, anche perché, non conoscendo il francese non potrei permettermi di farlo, però la differenza fra le due si percepisce: nella parlata troppo 'moderna' di certe espressioni che fino a ieri erano 'fuori dal tempo'; nell'uso della versione italiana di certe parole universalmente accettate nella loro forma straniera piuttosto che di altre; nell'unica frase [avrà un senso aggiungendoci un secondo 'non'?] di tutto ciò che ha scritto Amélie Nothomb che non sono riuscita a capire.
Probabilmente sono problemi di esordio che si risolveranno da soli, e, sinceramente, alla nuova voce italiana di Amélie Nothomb va tutta la mia solidarietà per essersi assunta un compito non facile, e l'incoraggiamento per portarlo a compimento nel migliore dei modi.
domenica 26 marzo 2017
CITAZIONE MUSICALE n°99
"Through all the emptiness that had become my home
Love's lies cruel
Introduced me to you
And that moment I knew I was out of hope..."
[H.I.M. - And love said no ]
(-sorriso-)
CITAZIONE LETTERARIA n°99
"La sensualità può rivelarsi in ogni gesto, nel modo di accendere una sigaretta, di sbucciare una mela."
[Violet Keppel Trefusis - Broderie anglaise - La lepre]
( -sorriso- )
mercoledì 22 marzo 2017
Oops!
Certo, tutte le volte mi viene in mente la canzone di Britney Spears, ma ...continuo a farlo.
Per autodifesa, però.
Perché il mondo è quello che è, e le buone intenzioni degli altri hanno sempre bisogno di essere prese con le pinze, perciò un po' di fantasia ci vuole sempre.
L'importante è ricordarsi, dopo, quello che si è detto!
martedì 21 marzo 2017
sabato 18 marzo 2017
Storie di Giocattoli
E' risaputo che a me piacciono i giocattoli, quindi non potevo assolutamente perdermela!
Ho anche acquistato il (mini) catalogo della stessa.
Distribuita efficacemente come un percorso in cui si identificavano chiaramente le varie aree per soggetto, è stata una visita piacevole, gratificata da spiegazioni, brevi ma efficaci, apposte al lato di ogni macrobacheca. Unico inconveniente: il riflesso delle luci sui vetri di protezione.
'Prince Lestat and the Realms of Atlantis'
'Prince Lestat and the Realms of Altantis' [by Anne Rice for Chatto & Windus, London]
E' un capitolo che segna una svolta fondamentale nella saga dei vampiri che ormai si riferiscono a Lestat come loro 'Principe'.
Un capitolo che slega il loro divenire dall'origine della loro origine, che fonde leggenda e mito, trasposti nella realtà, fantastica ma non inverosimile, in cui essi si muovono.
Un capitolo che ci presenta nuovi e inaspettati personaggi, potenzialmente capaci di ipotecare il futuro.
Un futuro che presume, accanto allo sbocciare dei nuovi, la rinascita di vecchi amori.
Ed è l'amore, quello per 'ogni persona o cosa', quello in cui, per sua esplicita ammissione, crede, senza 'davvero credere in qualcos'altro', Lestat, e che gli dà la forza di affrontare le non facili prove a cui viene sottoposto per il bene dei membri, più o meno legati a lui da vincoli di affetto, della comunità dei vampiri.
Il un certo senso, 'Prince Lestat and the Realms of Altantis', è una sorta di conclusione a tutta la storia iniziata con 'The Vampire Lestat', ma, allo stesso tempo, è l'inizio di una nuova avventura, non slegata dal passato, ma, probabilmente, indipendente, e, come tale, potenzialmente rivoluzionaria.
N.B.: Le citazioni sono una mia traduzione.
martedì 14 marzo 2017
Love is... (2)
Ho completato la lettura di 'Prince Lestat and the Realms of Altantis' [by Anne Rice for Chatto & Windus, London], e, a pagina 423, Lestat nota che 'sul bianco puro del viso di Louis c'erano le due sottili linee delle lacrime di sangue'. Louis piange di sollievo perché Lestat, che ha corso un grandissimo pericolo, è tornato 'a casa' sano e salvo.
A pagina 439, poi, quando Lestat parla di Amel, dice a Louis: 'Tu sei il solo che conosce davvero fino a che punto io lo ami.', e Louis gli risponde: 'Sì, lo so.'.
Dovrebbe essere geloso, Louis, e invece si mostra tollerante come non mai.
Anche queste due situazioni fanno riflettere: l'amore passa attraverso l'accettazione totale ed incondizionata dell'altro?
E, nello specifico: Louis, alla fine, è riuscito a provare, finalmente, quel sentimento che Lestat ha sempre provato per lui?
Non ne sono sicura, ma una cosa è certa: alla fine i due se ne vanno a spasso tenendosi sottobraccio. Durerà l'idillio?
N.B.: Anche questa volta, la traduzione è mia.
N.B.: Anche questa volta, la traduzione è mia.
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Primati
E il vecchietto -agile e snello, certo, ma forse di non acuto cervello- non trova manifestazione migliore, per palesare la sua ancora attiva presenza al mondo, che, sotto gli occhi ammirati di studentelli maschi di varie età, aggrapparsi e sollevarsi alle sbarre di sostegno che corrono lungo i soffitti del treno circumvesuviano.
martedì 7 marzo 2017
Somiglianze
E poi, all'improvviso, nell'autobus, ti trovi seduta davanti, quasi di fronte, la più probabile figlia della Mercoledì Addams del telefilm in bianco e nero, che ti sorride mangiando mezzo panino.
A memoria
I venditori deambulanti (cioè quelli che cercano di venderti cose camminandoti vicino finché non riesci a mandarli via) devono aver visto tutti, da piccoli, il cartone animato di Candy e memorizzato certe battute!
martedì 28 febbraio 2017
Perla zoologica
Non ricordo i particolari, ma la frase mi è rimasta impressa: "Riempiti con carne di prosciutto."
(E sì che chi l'ha pronunciata avrebbe dovuto sapere di cosa stava parlando!)
sabato 25 febbraio 2017
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