giovedì 30 settembre 2021

Logica materna

 "Perché tu devi capire anche quando io non mi spiego."

        (Non credo ci sia bisogno di un commento.)

Fleurs


 



venerdì 10 settembre 2021

'L'alchimia degli opposti'

 Lucia Guglielminetti - Federica Soprani  - L'alchimia degli opposti  vol. 1  - Saga edizioni

Partiamo dall'illustrazione di copertina, opera di Claudia Caranfa, in arte Kittrose, che ritrae i due protagonisti, Raistan Van Hoeck e Guillaume de Joie, in una luce che fonde il rosso e il blu amalgamandone le sfumature senza però confonderle: è grazie a lei che i due biondi, centenari, potenti, vampiri hanno il volto che abbiamo sempre solo immaginato avessero.
Si coglie anche altro, dal disegno: il carattere di ognuno di essi, la loro personalità, il rapporto che, nello svolgersi degli avvenimenti raccontati, si instaura fra i due.
L'olandese Van Hoeck, creatura di Lucia Guglielminetti, il più giovane d'età vampirica fra i due, il più impulsivo, ha già raccontato della sua vita nei romanzi della serie RVH.
Il francese de Joie, creatura di Federica Soprani, il più anziano, il più cerebrale, ha avuto una vita 'pubblica' meno cartacea, anche se c'è la sua apparizione in un racconto contenuto in una antologia.
Raistan e Guillaume sono diversi nell'aspetto fisico, nel modo di vestire, in quello di interpretare la vita vampirica e nel viverla, ma quando si incontrano nasce quel qualcosa che farà di loro, volenti o nolenti, inconsapevoli o coscienti, una coppia. Di fatto. Con tutte le implicazioni del caso, che faranno emergere le differenze come i punti di contatto fra i due. Vampiri ancora legati alla vita terrena entrambi, sia a livello fisico che psicologico, lo sono e lo manifestano entrambi, però in maniera totalmente diversa: dal fare l'amore all'arredare casa al relazionarsi con il genere umano.
"Gli opposti si attraggono.", "Chi si somiglia si piglia.".
Due detti da sempre utilizzati a comodo, ma che, nel caso dei protagonisti di 'L'alchimia degli opposti', risultano entrambi veritieri.
Come è veritiero il fatto che, se questo romanzo ha due creatrici, le loro creature sono diventate creature di entrambe. Frutto di magistrale alchimia anche questo, che permette di narrare, ad una voce, nei cinque racconti più uno, di diversa lunghezza, le vicende della coppia Van Hoek-de Joie: dal loro fortuito ma decisivo incontro, attraverso varie fasi di conoscenza, al consolidamento di un rapporto in una condizione ambientale diversa, dove i due assumeranno ruoli sociali nuovi e inaspettati.
Il ritmo del racconto è agile e svelto, ma sa soffermarsi su ogni scena decisiva con la giusta  puntigliosità e lentezza, si tratti di momenti d'amore così come di sofferenza e tortura.
I protagonisti, non dimentichiamolo, sono due vampiri, due appartenenti ad una razza diversa da quella umana, pure se all'origine essi sono stati tali, ed osteggiata da essa per paura, in quanto fonte di nutrimento, per invidia, in quanto mortale.
Ecco così che la vita di un vampiro può diventare complessa e pericolosa, perché nessuno dei due protagonisti intende rinunciare a percorrere il mondo.
Non manca, allora, la cruda realtà, descritta per quella che è, ma vissuta nella carne vampirica.
Non manca l'ironia nel raccontare certe situazioni, nell'appellarsi con determinati nomignoli, affettuosi, scherzosi, mai sdolcinati.
Non mancano né la tenerezza, né l'affetto, anche questi vissuti nel sangue, non versato ma inteso come canale di scambio.
Non manca la consapevolezza che, nel momento del bisogno, l'aiuto viene sì dagli amici, ma anche da chi non te lo aspetti.
'L'alchimia degli opposti' ha, in definitiva, tutti gli elementi per essere una avvincente storia d'amore e d'avventura, i cui protagonisti sono però due vampiri affascinanti e letali, le cui sanguinarie avventure proseguiranno al più presto, e, si spera, continueranno per un po', finché, cioè, come accade in una qualsiasi altra unione, "il tempo non li separi".
Ma, parlando di vampiri, si sa, il tempo è relativo.

Sorpresa

 


Ricordo d' agosto