martedì 14 dicembre 2021

al bianco

La troppa luce nasconde.
L'immaginazione può compensare, ma l'immagine è falsata, compromessa per sempre.



giovedì 9 dicembre 2021

giovedì 25 novembre 2021

Tredici

 Si entra nel quattordicesimo anno.



martedì 16 novembre 2021

Gravità

La pioggia scende dal cielo.
I lampadari cadono.
Gli angeli perdono le ali.



'Questa non è una storia d'amore'

 Suki Fleet - Questa non è una storia d'amore - Amazon Distribution GmbH

Romeo è un ragazzino di quindici anni, di origini russe, che ha vissuto con la madre, a Londra, finché la donna non è improvvisamente scomparsa, e, non avendo altri parenti o conoscenti al cui aiuto ricorrere si è ritrovato a vivere per strada e ad affidarsi, per la propria sopravvivenza all'istinto di conservazione, e per comunicare con gli altri al linguaggio dei segni e a carta e penna. Romeo, infatti, è muto, ma carta e penna gli servono anche per manifestare la sua innata e preziosa capacità: il disegno.
Julian di anni ne ha diciassette, è di una bellezza 'luminosa e splendente', e della sua vita precedente allo stare per strada si sa poco: è andato via di casa dopo la morte della madre che era ancora un bambino, l'unica persona di cui si fidi è Gem, quella con cui ha avuto una relazione quando questa era ancora un uomo, e per un periodo ha fatto uso di droghe. Per sopravvivere si prostituisce e alcune persone, fra cui Gem, lo chiamano Jules.
Romeo e Julian si incontrano per strada. Il secondo salva il primo da una delle bande in cui si riuniscono i ragazzi come loro e da allora diventano inseparabili, anche perché, pur negandoselo a vicenda e non credendo alla possibilità di essere ricambiati, si sono innamorati l'uno dell'altro.
Cassey gestisce un bar nel quartiere dove stazionano anche Romeo e Julian e aiuta loro e quelli come loro come può.
Estella è una assistente sociale valida e competente che presenterà a Romeo Crash e la sua famiglia adottiva Kay e Peter, una coppia che si prende cura di ragazzi in difficoltà.
La vita di strada è dura e spietata, e dure e spietate diventano le persone che la vivono. L'essere un ragazzo, giovane, e trovarsi in questa condizione significa non avere speranze per il futuro e vivere alla giornata.
Ogni singolo ragazzo, però, per arrivare a questo, ha seguito, e segue, un percorso unico che dipende dal suo vissuto e dal suo carattere, e la maniera di affrontare questa vita determinerà la possibilità di cambiarla.
Così, Romeo, seppur non condizionato, tranne nelle situazioni di pericolo, dalla sua disabilità, trovando il supporto di Julian, tende ad appoggiarsi a lui. Questi si assume volentieri il compito, ma, di fronte a situazioni che non è in grado di gestire, per la loro complessità e gravità, cede sotto il peso della responsabilità. Questo, però, sarà causa di crescita per Romeo e le parti si invertiranno fino al raggiungimento dell'equilibrio fra le due personalità.
Le vicissitudini che i due dovranno affrontare saranno tante e di vario tipo, ma, fra l'una e l'altra, Romeo e Julian riusciranno a dichiararsi il reciproco amore, e sarà questo che darà ad entrambi la forza per andare avanti e per scegliere di avere un futuro, che sarà, infine, insieme.
A dispetto del titolo, infatti, 'Questa non è una storia d'amore' è una storia d'amore.
E' la sua ambientazione che, probabilmente, non essendo quella classica, giustifica il titolo, nonostante l'amore sbocci sempre quando i sentimenti lo nutrono.
'Questa non è una storia d'amore' è però una storia dura, che non nasconde le difficoltà, le bruttezze, dell'ambiente che descrive in maniera precisa e cruda, senza filtri, senza mezze misure.
La voce narrante è quella di Romeo, che, dal suo silenzio, riesce a cogliere i dettagli riportati poi nei suoi disegni. Il suo racconto è fluido e scorrevole, sia quando parla di sé, dei suoi sentimenti, dei suoi ricordi e pensieri, delle sue idee, sia quando racconta dei fatti e delle persone che gli stanno attorno.
E' interessante, questa scelta di far parlare chi in realtà non può farlo, e riuscita, sia per quanto riguarda la compenetrazione del lettore nel personaggio, che per la prospettiva che la sua visione offre.
Il linguaggio è semplice ma accurato, non ci sono parole superflue, ma tutto viene raccontato con precisione e con abbondanza di immagini e di dettagli.
E', però, una Londra anonima, quella che accoglie la storia, quasi fuori dal tempo. Tempo che si dimostra essere quello moderno da particolari, che, se non passano inosservati, sono però piccoli.
Questo può dare un iniziale senso di smarrimento al lettore, però, indubbiamente, la situazione descritta non è legata né ad un tempo, né ad un luogo, precisi, ma ad alcune caratteristiche di essi che si ripetono sempre e da sempre.
Sviare l'attenzione dal contesto permette di farla concentrare sui personaggi.
In questo romanzo ce ne sono molti, ognuno con una propria valenza narrativa, anche se non di tutti se ne conoscerà la sorte, una volta finiti fuori dal campo visivo del narratore.
Questa parzialità di visione, di attenzione all'esterno, questo privilegiare alcune sensazioni piuttosto che altre, nonostante lasci perplessi in alcune situazioni, è, però, un punto di forza del romanzo, in quanto propone il vissuto di Romeo come raccontato da lui medesimo, personaggio autenticamente reale al di fuori della finzione letteraria.


Nota, per questa volta a piè pagina, dalla prossima, dove necessario, nell'intestazione: traduzione in lingua italiana di Amneris Di Cesare.

Colori (2)


 

Colori

 


venerdì 5 novembre 2021

domenica 31 ottobre 2021

Halloween

Sweet Halloween to everyone!



 


La Luna e la Montagna

 Mercoledì 20 ottobre:













Arancio


 



Sui tetti


 

dipinti



 


arcobaleno


 

martedì 12 ottobre 2021

'Rosa di mezzanotte'

 Amneris Di Cesare - Rosa di mezzanotte - goWare

Rosa di mezzanotte: un profumo.
Quello di un amore nato in un'estate romana fra la giovanissima Annabella e il giovane Gaetano, da cui, nove mesi dopo, a Bologna, nell'ignoranza della sua esistenza da parte del padre, nasce Federico.
I due, così come gli altri giovani protagonisti di quell'estate, vivranno le loro vite, che, a tratti, si intersecheranno, in maniera più o meno consapevole, con intenzioni più o meno buone.
Quando, però, Federico si troverà ad avere la stessa età in cui Annabella l'ha concepito, una circostanza metterà la madre in condizione di decidere di riallacciare le amicizie romane, ed entrambi si metteranno in viaggio per una breve vacanza nella capitale.
Qui, Federico conoscerà il padre e la sua famiglia, e - senza svelare la trama, fitta di intrecci relazionali e colpi di scena - una serie di eventi cambierà una serie di relazioni.
'Rosa di mezzanotte' è una storia che appassiona.
Strutturata dando voce, capitolo per capitolo a determinati personaggi, si fa leggere agevolmente, creando con ciascuno di essi quell'empatia che permette di immedesimarsi e comprendere le idee e i sentimenti che muovono all'azione.
E' una storia di vite, vissute, anche se nell'immaginazione letteraria, con tutte le gioie e i dolori della quotidianità, ma è anche e soprattutto una storia dove il personaggio principale è l'amore, inteso sì come innamoramento e passione, ma anche come sentimento guida nei rapporti di familiarità, di amicizia, o, solo, interpersonali con tutti gli altri.
Non è facile scrivere dell'amore in maniera semplice e pulita, non lo è affatto quando se ne deve raccontare la devianza che scaturisce dall'egoismo, dalla gelosia, dall'ignoranza, e che prende la forma della cattiveria pura, della molestia.
Questo argomento, che compare in varie occasioni, nella storia, è però trattato con la stessa gentilezza che viene riservata all'amore nelle sue forme più pure, anche se condannato con fermezza e decisione.
Ed è apprezzabile, in questa ottica, che i personaggi negativi non parlino, ma vengano solo raccontati dagli altri. Una forma, forse, questa, di accortezza narrativa che fa concentrare l'attenzione del lettore sulla positività di tutti gli altri personaggi 'parlanti', da Terry, l'amica di Annabella, a Gaetano e ai suoi fratelli, a Ettore, la nuova, importante amicizia di Federico, di coloro i quali, in definitiva, ruotano attorno ai due protagonisti principali: Annabella e Federico, le cui parole si contendono la prima parte della storia, lasciando voce agli altri nella seconda.
Annabella è dolce e pacata, ma allo stesso tempo decisa e combattiva. E' una persona semplice e sincera, attenta agli altri. Suscita però invidia, il sentimento più pericoloso da contrastare, e non tutti ne riconoscono le doti, per prime gentilezza e bontà. Chi è in grado di farlo, però, l'apprezza, e, nei momenti di difficoltà, le darà la forza di reagire, di riprendersi.
Federico è un uomo in boccio, con esperienze vissute ed esperienze da vivere, che si troverà ad affrontare passato e presente della madre, e di conseguenza propri, senza preavvisi e in maniera diretta, quasi brutale. Anche per lui, un'estate romana sarà causa di un cambiamento di vita.
La storia racconta momenti di gioia che rallegrano l'animo e momenti di tensione che lo fanno tremare, ma la speranza, la certezza del bene, esistono, ed hanno il profumo di una rosa: di quella di mezzanotte.

giovedì 30 settembre 2021

Logica materna

 "Perché tu devi capire anche quando io non mi spiego."

        (Non credo ci sia bisogno di un commento.)

Fleurs


 



venerdì 10 settembre 2021

'L'alchimia degli opposti'

 Lucia Guglielminetti - Federica Soprani  - L'alchimia degli opposti  vol. 1  - Saga edizioni

Partiamo dall'illustrazione di copertina, opera di Claudia Caranfa, in arte Kittrose, che ritrae i due protagonisti, Raistan Van Hoeck e Guillaume de Joie, in una luce che fonde il rosso e il blu amalgamandone le sfumature senza però confonderle: è grazie a lei che i due biondi, centenari, potenti, vampiri hanno il volto che abbiamo sempre solo immaginato avessero.
Si coglie anche altro, dal disegno: il carattere di ognuno di essi, la loro personalità, il rapporto che, nello svolgersi degli avvenimenti raccontati, si instaura fra i due.
L'olandese Van Hoeck, creatura di Lucia Guglielminetti, il più giovane d'età vampirica fra i due, il più impulsivo, ha già raccontato della sua vita nei romanzi della serie RVH.
Il francese de Joie, creatura di Federica Soprani, il più anziano, il più cerebrale, ha avuto una vita 'pubblica' meno cartacea, anche se c'è la sua apparizione in un racconto contenuto in una antologia.
Raistan e Guillaume sono diversi nell'aspetto fisico, nel modo di vestire, in quello di interpretare la vita vampirica e nel viverla, ma quando si incontrano nasce quel qualcosa che farà di loro, volenti o nolenti, inconsapevoli o coscienti, una coppia. Di fatto. Con tutte le implicazioni del caso, che faranno emergere le differenze come i punti di contatto fra i due. Vampiri ancora legati alla vita terrena entrambi, sia a livello fisico che psicologico, lo sono e lo manifestano entrambi, però in maniera totalmente diversa: dal fare l'amore all'arredare casa al relazionarsi con il genere umano.
"Gli opposti si attraggono.", "Chi si somiglia si piglia.".
Due detti da sempre utilizzati a comodo, ma che, nel caso dei protagonisti di 'L'alchimia degli opposti', risultano entrambi veritieri.
Come è veritiero il fatto che, se questo romanzo ha due creatrici, le loro creature sono diventate creature di entrambe. Frutto di magistrale alchimia anche questo, che permette di narrare, ad una voce, nei cinque racconti più uno, di diversa lunghezza, le vicende della coppia Van Hoek-de Joie: dal loro fortuito ma decisivo incontro, attraverso varie fasi di conoscenza, al consolidamento di un rapporto in una condizione ambientale diversa, dove i due assumeranno ruoli sociali nuovi e inaspettati.
Il ritmo del racconto è agile e svelto, ma sa soffermarsi su ogni scena decisiva con la giusta  puntigliosità e lentezza, si tratti di momenti d'amore così come di sofferenza e tortura.
I protagonisti, non dimentichiamolo, sono due vampiri, due appartenenti ad una razza diversa da quella umana, pure se all'origine essi sono stati tali, ed osteggiata da essa per paura, in quanto fonte di nutrimento, per invidia, in quanto mortale.
Ecco così che la vita di un vampiro può diventare complessa e pericolosa, perché nessuno dei due protagonisti intende rinunciare a percorrere il mondo.
Non manca, allora, la cruda realtà, descritta per quella che è, ma vissuta nella carne vampirica.
Non manca l'ironia nel raccontare certe situazioni, nell'appellarsi con determinati nomignoli, affettuosi, scherzosi, mai sdolcinati.
Non mancano né la tenerezza, né l'affetto, anche questi vissuti nel sangue, non versato ma inteso come canale di scambio.
Non manca la consapevolezza che, nel momento del bisogno, l'aiuto viene sì dagli amici, ma anche da chi non te lo aspetti.
'L'alchimia degli opposti' ha, in definitiva, tutti gli elementi per essere una avvincente storia d'amore e d'avventura, i cui protagonisti sono però due vampiri affascinanti e letali, le cui sanguinarie avventure proseguiranno al più presto, e, si spera, continueranno per un po', finché, cioè, come accade in una qualsiasi altra unione, "il tempo non li separi".
Ma, parlando di vampiri, si sa, il tempo è relativo.

Sorpresa

 


Ricordo d' agosto


 

venerdì 27 agosto 2021

Tramonto d'agosto (2)

 


Le due metà del cielo



"Da che punto guardi il mondo tutto dipende..."

Jarabe De Palo - Dipende -

martedì 24 agosto 2021

la vacanza al mare

 "E in fondo la vacanza al mare è proprio questo, una monotonia rilassante più che il cambiamento, ogni giorno in spiaggia dev'essere uguale, è questo a renderla distensiva, la monotonia aiuta a riposarsi."

Chloe Aridjis - I mostri del mare - Playground

Del libro magari ne parlerò in separata sede, anticipando solo che è stata una lettura piacevole, leggera e profonda al tempo stesso, ma è su questa frase in particolare che, in questo momento, voglio soffermarmi.
E' una verità profonda, un qualcosa di cui pochi si rendono conto.
La monotonia non è sinonimo di noia.
La monotonia aiuta a ripristinare gli equilibri interiori, fisici e psichici.
La monotonia non esclude il divertimento.
E la vacanza al mare è lasciarsi guidare dal rollio delle onde, dal flusso e dal reflusso delle maree, dal contrasto fra l'umido e l'asciutto.
Per la frenesia c'è tutto il resto dell'anno.
Come per tutto il resto dell'anno c'è la nostalgia della vacanza al mare.
Una nostalgia che sento da troppo, ormai.

Stelle

 Così si passa l'estate.


Tramonto d'agosto

 


In volo

 


In posa


 



mercoledì 28 luglio 2021

L'aglio e olio

Mi è tornata in mente stamattina, sfriggendo lo spicchio d'aglio nell'olio.
Quella volta che ho fatto concuocere il prezzemolo nell'olio con l'aglio.
Fatemi cucinare qualsiasi cosa, ma l'aglio e olio no.
Non mi viene bene e non mi piace cucinarlo, anche se si tratta di spaghetti!
Fatemi fare la parmigiana di melanzane, la lasagna, fatemi fare le ricette più strane, quelle più complicate, ma quello no!
Semplicemente: non è arte mia, anche se posso mangiarlo.
E quella sera lo mangiai.
Rifatto da mani più abili.

[Il resto della serata non è il caso di renderlo pubblico, per una serie di ragioni che non sono tenuta a spiegare.] 

venerdì 23 luglio 2021

Red drops

 




1000

 1000.
Questo è il post numero mille.
Scrivo tanto, è vero, ma ci sono anche le foto. E, a fine novembre, Annetta e basta! compie tredici anni, quindi sì, mille post ci stanno, e forse sono pure pochi. Ma tant'è!




martedì 20 luglio 2021

202.

E' vero, l'anno scorso c'è stato quel che c'è stato, e che continua a starci, anche se le condizioni per affrontarlo sono cambiate, ma, nonostante i fermi, le morti, l'affrontare diversamente la vita di tutti i giorni, il tempo non si è fermato, e si è continuato a vivere.
Può sembrare una considerazione sciocca, banale, ma non lo è.
Ognuno ha vissuto e continua a vivere uno straniamento che, nonostante tutto, non riesce a superare.
Per andare avanti ci si è create nuove realtà quotidiane, nuovi recinti mentali in cui sentirsi al sicuro.
Perché andare avanti è giusto, è doveroso.
Perché il tempo non si ferma, perché si continua a vivere.
Alcune manifestazioni della vita hanno seguito il loro corso, sono state portate a termine, pure se in maniera diversa, ma equivalente alla solita.
Altre no.
Fra queste ci sono le Olimpiadi e gli Europei di calcio.
Entrambe le manifestazioni si sarebbero dovute svolgere nel 2020.
Entrambe si svolgono nel 2021.
Mantenendo la data del 2020.
Esisteranno validi motivi economici o di qualsiasi altro genere, ma io questa cosa la trovo angosciante.
Il tempo viene compresso e dilatato nello stesso momento, generando una confusione mentale che aggrava quella già causata dalla costrizione all'isolamento, più o meno rigido che sia stato.
In che anno siamo, dunque?
In quello scorso recuperato, o in questo annullato?
I fatti sono fatti. Quel che è successo non può essere cambiato.
Perché non accettarlo, dunque? Perché non apportare una modifica?
Certo, la produzione era pronta e partita, ma costringere a rivivere e sovrapporre non la considero una cosa positiva.
Perché negare non ha mai fatto bene.
Perché accettare è sopravvivere.
Perché tornare indietro non si può.
Perché ricominciare significa guardare prima avanti, tanto il peso sulle spalle ce lo portiamo lo stesso.
Correggere le scritte?
Certo! Sarebbe bastato un pezzetto di carta adesiva. Da apporre manualmente ognuno per sé.
Come dato di fatto, come presa di coscienza.
Come attestazione di essere, in ogni caso, vissuti.

Colori (2)


 

Colori

 


mercoledì 30 giugno 2021

Perla educata

L'aria condizionata non concede scampo: la mascherina è un optional, ci vuole il passamontagna.
(E pure il cappotto!)
Così l'addetta, al di là del plexiglas, non può reprimere lo starnuto.
Ma essendo donna di antichi, educati, anche se magari un po' impropri, col senno del poi, costumi, mette la mano davanti alla mascherina.

Ok, anch'io continuo a soffiare lì dentro per cercare di aprire le buste di plastica! 😉

sabato 19 giugno 2021

lunedì 14 giugno 2021

Riflessi


 

Profumo d'estate

 Perché l'odore dei fiori dell'asparago selvatico indica, da sempre, che l'estate è ormai arrivata!



martedì 25 maggio 2021

Ricordi: la cornacchia e i passeri

Sì, qualche briciolina, ai passeri l'ho sempre conservata.
E loro ci hanno sempre contato.
Soprattutto prima di partire per i campi.
Non sono bestioline che si fidano troppo, e non hanno tutti i torti, a non fidarsi degli umani, ma se sanno di poter trovare qualcosa, tornano.
Controllano che tu non ci sia e si fermano a prendere quel che hai lasciato loro.
Sono chiassosi, decisi, un tantino prepotenti. Devono farsi valere con le taglie volanti più grosse.
Sono sempre stata convinta che gli uccelli, anche se di razze diverse, comunichino fra loro.
E così, una delle cornacchie che abitano nella zona, dev'essere venuta a sapere che, ad una certa ora, i passeri venivano a far merenda.
Non ero avvezza all'uso rapido del cellulare per scattare foto o girar video, e comunque, non avendolo a portata di mano, fra il cercarlo e perdermi la scena, o guardarmela, ho preferito la seconda opportunità.
Ne è valsa la pena!
La cornacchia è scesa sul corrimano della ringhiera del balcone, sul cui pavimento, tre passeri beccavano le bricioline. Questi se ne sono accorti e hanno cominciato a strillare. La cornacchia ha tentato di scendere sul pavimento, ma i tre le hanno praticamente dato addosso, costringendola a rifugiarsi nel balcone adiacente, appesa al bastone delle tende esterne. Continuava a guardarli, però, e uno dei tre, saltato sul corrimano, ha cominciato ad urlarle contro in maniera così violenta, che la cornacchia ha deciso di andar via. Assicuratisi si fosse decisamente allontanata, i tre hanno ricominciato a mangiare, quindi, a pancia piena, sono volati via anche loro.
La cornacchia non è più tornata, i passeri sì.

Bianchi


 

lunedì 17 maggio 2021

Ricordi: il gatto e il pollo

Per un certo periodo di tempo abbiamo posteggiato l'auto in un cortile chiuso abitato da gatti.
Ce n'erano di tutti i tipi: sociali, asociali, giocosi, indifferenti.
Qualcuno ci riconosceva e, a modo suo, salutava.
Ovviamente, capitava di scaricar lì la spesa e portarla a mano, a casa, distante l'attraversamento di una strada e un vialetto.
Il nero era fra i gatti mediamente sociali: salutava, se gli andava. Si faceva pure carezzare, qualche volta. Graffiava un tantino, qualche altra.
Essendo un cortile d'altri, erano altri a fornir loro il cibo che non si procuravano da sé altrove.
Però, portando lì l'auto, i gatti ci consideravano di casa, e, probabilmente, potenziali fonti di cibo.
Cibo che non è stato mai fornito loro, per ovvie ragioni.
Il fatto però, di scaricarlo dall'auto, il cibo nostro, ovviamente lo osservavano e ne tenevano da conto.
Così, un bel giorno, il nero, decise di fare self service, e aggranfiata la vaschetta da sei coscette di pollo da una busta nel bagagliaio aperto, fuggì.
Peso e forma del bottino non erano quelli ideali, però, inseguito da mio padre che voleva riprendeselo, così scesero ad un compromesso: il gatto se ne tenne una e mio padre le altre cinque.
Non gli capitò di riprovarci, anche perché, dopo un po', trasferimmo l'auto nel garage sotto casa.

domenica 16 maggio 2021

In rosa

 






In bianco