Lo dice Amèlie Nothomb in 'Ritorno a Pompei ' [Voland]: "E' una fortuna che il ridicolo non abbia mai ammazzato nessuno".
E dice pure, in 'Metafisica dei tubi' [Voland]: "Lo sguardo è una scelta".
Ma come è possibile non guardare, per scelta consapevole o per incredulità carpita, un giovanotto che in autobus se ne sta -e se ne andrà poi in giro, una volta raggiunta la fermata voluta- con lo slip bellamante in vista e i pantaloni, con tanto di cintura, al di sotto del sesso!
Questo, per un istinto atavico probabilmente, un po' celato dalla mano che poteva anche coadiuvare la scarsa tenuta dell'indumento lungo nelle scosse dovute al movimento sulla strada.
(Magari, ritovarselo alla caviglie ed inciamparci dentro per scendere dal mezzo, era un po' troppo anche per lui!)
Decenza e buon gusto a parte, seppur chiamati prepotentemente in causa, è difficile restare indifferenti!
E non è l'eccitazione, come forse sperava il tipo, ma lo sconcerto, la prima, immediata, reazione.
La sciattezza -in questo caso ostentata, per di più- non ha mai generato sensualità!
Forse sarebbe il caso di spiegarlo a questi individui... magari ridendogli apertamente in faccia come meritano!
Chissà che non li spinga a guardarsi allo specchio per valutarsi, prima di uscire di casa!
Nessun commento:
Posta un commento