Certi incontri non avvengono per caso, soprattutto se fortuiti. E' il richiamo del sangue, lo so.
Ma, come dice Ronald Schernikau ne 'L'ultimo comunista' di Matthias Frings (ed. Voland) "...Il problema non è scrivere, ma trovare il tempo per farlo..."!
Soprattutto se si stanno scrivendo due cose totalmente diverse, nelle quali si finisce per immedesimarsi a tal punto che non è facile passare dall'una all'altra.
Non è una giustificazione. Però è un dato di fatto.
E così ieri ho dovuto lasciar andar via il mio fascinoso vampiro, anche se con molta probabilità era il fratello di questi (la camminata non era la sua, no!), mentre nel cervello si dipanava il capitolo successivo a quello ancora a scrivere.
(Capitolo inteso come storia.)
E stamattina, prima di far il punto sulla saga, sono andata ad aprire il fascicolo 'Vampiri', per poi immediatamente richiuderlo nel panico più totale: per combinar qualcosa di serio lì devo rientrarci con la testa, e finché il libro tre della saga non è completato è difficile che ci riesca!
Pazienza. Continuerò a prendere appunti. Sperando in un nuovo incontro. Col fratello 'giusto' questa volta. ^..^
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