Velocemente siamo arrivati a sei. ;)
martedì 25 novembre 2014
giovedì 20 novembre 2014
CITAZIONE LETTERARIA n°71
"Chi tocca il corpo, per quanto fugacemente, tocca anche l'anima."
[David Leavitt - Mentre l'inghilterra dorme - Mondadori]
(Attenti a dove mettete le mani!)
Uno strano paragone
Quando ce l'hai col mondo intero, a volte fai delle cose sconsiderate, di quelle che, in piena coscienza, non faresti mai, di cui hai sempre vinto la tentazione.
Come comprare '(What's the story) Morning glory?' degli Oasis con allegato un disco di B-sides e extra tracks e un altro di unreleased demos and live recordings.
E constatare che, per quanto li abbia sempre relegati ancora più giù del fondo della coscienza musicale (questioni di 'Brit pop'!), le canzoni le conosco, e, sebbene continui a considerarli piatti e lagnosi (non me ne vogliano, ma dei sentimenti non si discute) forse, e ribadisco 'forse', mi piacciono.
[E' un po' come ammettere che ti sta simpatico Louis du Pointe du Lac, no? O ancora peggio? :O ]
venerdì 14 novembre 2014
Il wok
Mmm... lo so che sarò sembrata strana, quasi il personaggio di un manga, l'altra sera, tornando a casa, zaino in spalla, cappello da pioggia, borsetta coi libri di russo in una mano e il wok (la padella) impugnato come un'arma di difesa (in realtà solo per non farlo accidentalmente graffiare) nell'altra.
Ma il wok, al supermercato, era in offerta solo per pochi giorni, potevo mica lasciarlo lì?
Solo che... non trovo più il libro delle ricette che richiedono quella determinata pratica di cottura!
Mi toccherà ricomprarlo?! :P
In lingua
Ero nel megastore a prenotare un libro. Mentre, dopo, mi soffermo, come al solito, a parlare con il commesso, si avvicina una sua collega, alla quale lui chiede qualcosa. E' allora che sopraggiunge, ansioso, un altro cliente, che, rivolgendosi ad entrambi, chiede: "Sapete dirmi dove sono i film in lingua?".
Il commesso maschio rimane un attimo perplesso (giustamente, anche se incerto se per la domanda ricevuta o per la risposta da dare), mentre, sia io che la commessa femmina, guardiamo il tipo e:
io: "Tutte le lingue disponibili per ogni film sono...",
lei: "Sul menù del dvd.".
Il cliente ansioso rimane a sua volta un attimo perplesso, poi mormora: "Allora è lì che devo vedere..."
"Si. Film per film.".
Lui se ne va e il commesso maschio commenta: "Voi donne avete sempre la parola pronta, io non ci sarei mai arrivato a dire 'menù'!".
Era un complimento? (risata)
Interview with the Vampire
E mentre mi accingevo a incominciare 'Il principe Lestat', già da qualche giorno sul comodino nell'edizione della Longanesi perchè è la prima che esce e non mi andava di aspettare oltre, ecco che, casualmente, scorrendo la programmazione televisiva della serata mi compare davanti 'Intervista col vampiro'. Non ci ho pensato più di un attimo e ho cambiato idea, e, per una volta, ho scelto la tv!
In realtà era 'Interview with the Vampire', e, nonostante abbia il dvd, non l'avevo mai visto col sonoro originale, quindi, tanto meglio!
Come ho sempre detto, il taglio del film mi piace, seppure con le sue varianti rende bene la storia, non la stravolge.
Louis è Louis (sigh!), Lestat è Lestat (love), Armand è... beh, Armand è una versione più 'cattiva' e meno cupa e fascinosa dell'originale, ma funziona.
E poi c'è Claudia, che nel film è un po' più grande, ma giusto un po' (3-4 anni), e forse questa cosa riesce ad esprimere meglio, per chi la osserva con occhi non di vampiro, il suo dramma esistenziale.
Insomma, rimandare di un altro giorno la lettura non mi è pesato, e ho pure riscoperto la voce di Tom Cruise! Non ricordo in quale film, infatti, l'avessi trovato impossibile da seguire senza doppiatura, ma probabilmente doveva essere colpa del personaggio! E', invece, un Lestat piacevolissimo.
[Sono di parte per entrambi, è inutile che me lo facciate notare, lo so benissimo!]
E adesso, così, all'improvviso, mi sorge un dubbio: Lestat è del segno dello scorpione? (T.C. no.) Non lo so o non me lo ricordo, ma dal carattere potrebbe benissimo esserlo! Mi toccherà rileggere 'The Vampire Lestat' per saperlo? (Dopo 'Il principe Lestat', però!)
domenica 9 novembre 2014
In casa
Stamattina, la vasca da bagno, l'ho frequentata tardi (ne sono uscita praticamente all'ora di pranzo), così, sentendo squillare il telefono, prudentemente messo a portata di mano, mi sono sentita in dovere di rispondere.
"Buongiorno (?) Signora, sono la mamma di *** e °°° . *** dorme?".
Istintivamente mi è venuta la voglia di ribattere: "Non da me!", ma il tono della mamma e l'orario (ho un orologio bello grande in bagno) mi hanno impietosito e ho fatto presente alla signora che aveva sbagliato numero.
Ho continuato quindi a godere dell'acqua bollente per qualche altro minuto, però, uscendone, mi è venuto da pensare: perchè la signora si è qualificata come la madre di tutti e due ma ne ha cercato uno solo? E dove se ne è andato a dormire *** invece che, presumibilmente, a casa di un amico?
sabato 8 novembre 2014
Waiting for the Brat Prince
Ci pensavo da tempo, avevo voglia di farlo, magari giusto per rinfrescare la memoria su qualche dettaglio nell'attesa, ma, un libro dopo l'altro, non l'avevo neanche preso in mano.
Poi, alcune settimane fa, ho convinto mia cugina P. a seguirmi alla presentazione di un libro, prima metà di una storia di vampiri (auto)pubblicata da questa scrittrice che è una amica di un mio amico.
L'abbiamo letto entrambe e siamo arrivate alle stesse conclusioni (che non sono oggetto di questo post).
Era, però, la prima esperienza letteraria 'vampirica' per P., e mi sono sentita in dovere di farle presente che, sì, il vampiro è come lo si raffigura e quindi lo si racconta, ma se non ha determinati attributi non ha propriamente senso chiamarlo tale. Senza scendere nei particolari della letteratura di genere, le ho citato, allora, due 'classici': 'Dracula' di Bram Stoker e 'Intervista col vampiro' di Anne Rice. Lei ha scelto di leggere il secondo.
Quando siamo andate a comprarlo abbiamo fatto la strada di ritorno assieme, e, messo da parte quel che avevo comprato io, l'ho aperto e ho cominciato a leggerglielo (recitarglielo?), pur passando da un mezzo di trasporto pubblico all'altro, e ho continuato fino a casa (mia).
[N.B.: la voce non era alta, e il rumore di fondo tanto, ma chi voleva ascoltare poteva farlo.]
Una volta qui, però, mi è venuta voglia di continuare, e, andata via dopo cena P., ho preso una delle mie copie, quella dei Superpocket, dove l'ho letto la prima volta (è in italiano, come quello e tutti gli altri volumi delle 'Cronache dei vampiri', della Tea, ma da 'The Vampire Lestat' li ho letti tutti in americano) e ho ricominciato addirittura dall'inizio.
Perchè la prima frase è un esordio magnifico e non mi basta conoscerla a memoria.
Perchè quella è la 'mia' copia.
Perchè mi andava di farlo.
E così ho riletto, rigustando scene e dettagli, la storia di Louis di Pointe du Lac, il suo incontro con Lestat, quello di entrambi con Claudia, e quello con Armand.
I miei sentimenti per ciascuno di loro sono praticamente immutati, anche se questa volta, riuscendo ad apprezzare la femminilità di Claudia, questa ha riscosso le simpatie che prima le avevo negato.
Continuo invece a non capire l'attrazione di Lestat e di Armand per Louis... Forse è una questione di sesso (mio), o di carattere (sempre mio).
Certo, essendo due personalità differenti ma entrambe forti, Lestat e Armand probabilmente hanno bisogno, per compensarle, di una che sia l'opposto delle loro, e Louis, da questo punto di vista, non scontenta nessuno dei due. (...)
Aspettando (come dice più o meno il titolo) di avere fra le mani 'Prince Lestat', (è questione di ore, ormai!) sono curiosa di sapere cosa ne pensa, di 'Intervista col vampiro', P.; di verificare di non essermi sbagliata: sono sicura che -orrore!- le sta simpatico Louis! ( :P )
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