domenica 28 marzo 2021

Nostalgia.



Stanno già sbiadendo. Eppure sono ancora belle.
Fanno riemergere i ricordi, però.
E anche alle canzoni sono legate i ricordi. In maniera indelebile.

[Battisti / Mogol  - La canzone del sole]
 

La Montagna: colori


In rosa.


 In blu.



'Un morso è per sempre'

 Mary Durante - Un morso è per sempre - printed by Amazon Italia Logistica s.r.l.

[Nota: non è mia abitudine indicare il genere di un romanzo, perché, personalmente, non credo nel peso che si dà ad esso al di fuori di guidare una scelta di gusto sugli argomenti trattati, nel costringere una storia in un settore definito e limitante, ma, in questo caso, forse è preferibile indicare che si tratta -sempre non in senso limitativo- di un  romance M/M, così che, chiunque voglia accettare il suggerimento di lettura, non si trovi davanti a qualcosa che non era quel che immaginava fosse.]

Un vampiro, Victor, oltrepassa la barriera che divide il proprio mondo da quello degli umani, attratto dal particolare sangue di uno di essi.
Un giovane studente universitario, Simon, con disarmante naturalezza, accetta di ospitare in casa propria un vampiro, in cambio di un po' del suo sangue.
I due giovani -le età, nei due mondi, hanno valori leggermente diversi- attratti l'uno dall'altro al di là delle esigenze nutritive del vampiro e di compagnia dello studente, finiscono così per passare dalla convivenza ad una vera e propria relazione amorosa, con tutti i fraintendimenti, le paure, le gelosie, legate non solo alla loro diversa natura, ma anche ai rispettivi caratteri, e, con gli ostacoli che derivano dagli intrighi e dai rancori legati al sistema che fa convivere il mondo dei vampiri con quello degli umani, relazione, che nonostante tutto, si dimostrerà soddisfacentemente  predisposta all'eternità.
La storia, l'ambientazione, sono ben costruite, e la lettura è gradevole e divertente. Il mondo in cui Victor e Simon si muovono risulta essere complesso e studiato nel dettaglio, e non manca il coinvolgimento emotivo sia nelle situazioni più giornaliere e tranquille che in quelle  più tese ed avventurose.
Una precisazione a parte va fatta per le scene d'amore fra i due, che sono esplicitate in maniera tale da  essere stuzzicanti e mai noiose.

Lion


E, sì, sta puntando alle fate, ma non se le mangerà! 😃

Like fairies


Il titolo, a quest foto, lo ha dato la mia amica finlandese. Devo ammettere che mi piace e ci sta bene.


 

'Gli aerostati'

 Amélie Nothomb - Gli aerostati - Voland

Ange, una studentessa universitaria di filologia, viene assunta dal padre di pie, un adolescente dislessico, perché lo aiuti a superare la sua avversione per la letteratura, compito in cui la giovane riesce già dalla prima lezione. Il rapporto di lavoro, però, non si interrompe, e la giovane continua ad essere la guida letteraria del ragazzo, suggerendogli alcuni classici, antichi e moderni.
Pie diventa un lettore, ma, nel trasformarsi, attraverso il leggere, in una persona reale, si rende conto del mondo falso che lo attende di lì a poco, e questa presa di coscienza avrà le sue conseguenze.
Il tema portante de 'Gli aerostati', è uno di quelli cari a Amélie Nothomb: la letteratura.
Meglio: il ruolo di essa, l'uso che se ne fa, la responsabilità di ogni libro e di chi ne propone la lettura.
Non un argomento facile, perché, quel che dà un libro va al di là della storia che propone: apre la mente, fa pensare. E i pensieri spingono ad agire. Certo, l'azione, nella pratica comune, è frutto della combinazione dei nostri desideri con le esigenze del mondo di cui facciamo parte, ma l'esempio letterario fornisce spunti di imitazione a cui è difficile resistere, perché, in fondo, la letteratura descrive il mondo, il nostro mondo, quello che vorremmo, potremmo, saremmo capaci di vivere.
Ecco quindi la responsabilità di proporre questo o quello, ad una mente aperta ma non ancora educata alla critica.
Una mente -qualsiasi, Pie è solo un esempio- la cui capacità di vedere la purezza, la bellezza, non riesce a farla innalzare al di sopra della grettezza, a volte anche ingenua, del mondo.
Pie ama gli aerostati, 'immensi e poco pratici', ma 'belli, poetici'. E 'potenzialmente pericolosi'. Non più, però, di qualsiasi altro strumento di movimento costruito dall'uomo. Desidera averne per far viaggiare, con essi, la gente.
Ma anche la letteratura fa viaggiare la gente, e Pie se ne rende conto leggendo.
La grande letteratura, però, non è innocente, e così come gli aerostati ha bisogno, non solo di grandi hangar in cui venire custodita, ma di un pilota in grado di farla librare in aria senza pericolo per i passeggeri, quella capacità, cioè di essere cosciente e critico nell'affrontare il viaggio, sì con audacia, ma anche con la sicurezza di poter riatterrare incolume.