Federica Soprani & Vittoria Corella - Victorian Solstice I II III - self by Amazon Italia Logistica
"Che cosa succede quando un medium che parla con i morti e il poliziotto più scettico di Scotland Yard sono costretti a lavorare insieme?
Una detective story vittoriana oscura e sensuale."
E' questa l'indicazione, l'avvertimento, che fornisce la quarta di copertina di tutti e tre i volumi della serie, accompagnata da una citazione, specifica per ognuno di essi, tratta dal volume stesso, della nuova e completa edizione, pubblicata in self e corredata dalle splendide immagini, interne e di copertina, realizzate da Federica Soprani, ispirandosi all'arte di Harry Clarke (Dublino, 17 marzo 1889 - Coira, 6 gennaio 1931) attraverso l'uso della intelligenza artificiale e di Adobe Photoshop.
Strutturata in episodi (quattro nel primo volume: La Società degli Spiriti, La lega dei Gentiluomini rossi, I figli del Pozzo di carne, I Fantasmi dei Natali passati; due nel secondo: Giulietta deve morire, L'Orco; uno nel terzo: Io sono Legione.), l'opera parte dall'incontro, ne 'l'anno di grazia 1890', nel salone di Lady Hornfield, dell'investigatore Jonas Marlowe con il medium Jericho Marmaduke Shelmardine, che sta tenendo lì una delle sue sedute, chiamati entrambi in causa per la risoluzione dello stesso caso di omicidio.
Da questo episodio parte la collaborazione fra i due, che, avventura dopo avventura, diventa un rapporto solido e duraturo fra due individui con un passato alle spalle capace di influenzarne il presente.
Il mondo di 'Victorian Solstice' è la Londra Vittoriana, dove la superficie ha le sue regole, e il Mondo di Sotto pure. Dove esiste il mondo dei vivi e quello dei morti e, in mezzo, vagano gli Spiriti.
Dove il bene e il male, a volte, intrecciano i loro cammini e quello che potrebbe essere interpretato come disordine, è, invece, un ordine diverso, incomprensibile al primo sguardo, comprensibilissimo quando ci si sofferma ad esaminare gli elementi che l'hanno creato.
Così, accanto al passato e al presente dei titolari della 'J&J investigations', la società fondata da Jericho e Jonas, ormai coinquilini, e vigilata, insieme alla casa stessa, dalla segretaria tuttofare Imogene Tipperary, si dipanano e si intrecciano le storie dei personaggi legati ad essi o con i quali entrano, professionalmente, in contatto.
Storie nelle quali la realtà più cruda si fonde con la tenerezza più struggente.
Storie in cui, anche il personaggio più grottesco ha la sua ragione d'essere e d'agire, al di là del giudizio.
E tutti sono personaggi di spessore, vividi, inseriti nella narrazione di una vita comune dove ognuno ha il suo ruolo e il suo giustificato protagonismo.
La narrazione è perfetta, integrando la storia raccontata con le suggestioni visive che permettono di 'guardare' il mondo descritto in 'Victorian Solstice', e che le immagini allegate propongono in maniera egregia, attenendosi all'idea proposta a parole, ma, allo stesso tempo, non limitando la fantasia del lettore.
Qualsiasi scena, dalla più atroce alla più romantica, viene descritta con la stessa perizia evocativa, e la resa del sentimento proposto diventa quella percepibile e percepita dal lettore, che pure, anche riuscendo ad immedesimarsi, rimane fuori da ogni personaggio, essendo, ognuno di essi, ben solido e saldo in se stesso, capace di farsi comprendere, ammirare, giudicare, ma mai possedere, in quanto entità completa, anche se raccontata.
Gli argomenti trattati appartengono alla realtà e sono di un certo peso per le implicazioni sociali e morali degli stessi, e, di sicuro, inducono a riflettere, pur trattandosi, in fin dei conti, di un'opera di fantasia.
Il genere, 'detective story', è indubbiamente il suo proprio, ma, all'interno di esso, hanno il loro spazio tanti altri, dall'horror al romance. Il tutto viene però filtrato dalla lente del fantastico-realistico proprio di una favola moderna dal sapore antico.
'Victorian Solstice' è, in definitiva, una trilogia imperdibile per entrare in un mondo dove tutto è possibile e reale e dal quale si fatica a venir via una volta esauritosi il racconto dello stesso.
Vero è che, tecnicamente, i personaggi vengono solo salutati, in attesa di un eventuale prosieguo, ma, essendo cambiata la loro vita, è probabile che quella, narrata in un eventuale futuro, sia un'altra storia.