Certi meccanismi del cervello sono strani. Incomprensibili.
(O forse no, ad un'analisi attenta, ma mi chiedo pure se valga la pena di farla quest'analisi e non sia più gratificante accettare le cose così, senz'altra curiosità.)
Credo di essermi fatta comprare un palloncino gonfiato ad elio una sola volta: non mi piace vederli volar via (anche se poi, scappati ad altri, li seguo con lo sguardo finchè possibile) e non mi piace vederli 'appassire', quindi evito di farli miei.
Ma li guardo -certe volte- con desiderio.
L'ho incontrato alcuni giorni fa, forse nel periodo della festa del Santo Patrono, tornado a casa, nel pomeriggio, prima che la gente affolli i marciapiedi.
Riempiva lo spazio, anche se non ingombrava, i palloncini col filo lungo, piegati dal vento ad una certa altezza da terra, un massa di fumo solido e colorato.
Cantava 'Malafemmena'.
Con trasporto, con sentimento.
Mi sono voltata una solo per un attimo dopo esserci sorpassati: no, non l'avrei comprato neanche in quel momento... ma l'immagine è stata talmente suggestiva che mi svolazza ancora in testa.
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