domenica 14 settembre 2014

Riletti!

Tratto essenziale, ma attenzione estrema al dettaglio.
Quello che conta, non quello che serve a fare scena, che è diverso da quello che serve a caratterizzare.
Colori decisi, precisi, e che si integrano, quando non lo sostituiscono, al tratto.
Ne nascono disegni ammalianti, ipnotici a volte, che restano vividi e sfumati nella mente così come le storie che raccontano.
Storie di ragazzi e ragazze, storie d'amore di tutti i giorni, storie uniche e speciali.
Così ne 'Il gusto del cloro' [Black Velvet], Bastien Vivès ci parla, coi colori di una piscina coperta, di una storia d'umida e vaporosa simpatia che sconfina nell'amore, probabilmente non corrisposto, e 'Nei miei occhi' [Black Velvet], di un più terreno, universitario, corteggiamento, che viene accettato e incoraggiato finché non viene ufficializzato con un'uscita che forse si rivela fatale.
Storie semplici ma intense, come lo sono tutte quelle vere, del resto, a cui il cervello si lega per mezzo degli occhi, catturati da ogni singola, bellissima, immagine.

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