giovedì 31 gennaio 2019

Ad occhi chiusi

Me lo chiedo tutte le volte che ci passo sopra: quanto faranno male, la sera, i piedi ai ciechi?
E' una domanda seria.
Se le istruzioni per muoversi in maniera presumibilmente sicura passano attraverso la pianta dei piedi (anche attraverso il bastone, sì, ma per come sono costituiti i segnali, il piede è il primo sensore) è necessario che questi siano sensibili a ciò che calpestano.
Provateci, a seguire quelle istruzioni.
Anche ad occhi aperti.
Provate a camminare lì sopra e poi riconsiderate la situazione.
Poi fatelo ad occhi chiusi.
Gli avvertimenti sono in un codice che, anche se non riconosciuto internazionalmente, è talmente basilare che non dà adito ad equivoci.
Provateci.
Cercate le istruzioni in internet e provateci.
Con gli occhi bendati, s'intende!
E rendetevi conto di come, in parecchie situazioni questi segnali sono stati messi con l'intenzione di aiutare e poi sono stati completamente ignorati, ma, attenzione!, non rimossi!, finendo con il provocare disagio, quando non apertamente pericolo, a coloro che ne dovevano fruire.
Non parlo a caso. E non credo sia successo solo a me di assistere a scene spiacevoli per i ciechi e vergognose per i vedenti.
Un ben triste risultato per avere, per di più, a fine giornata, i piedi doloranti!
A chi spetta il controllo, il collaudo, di questi sistemi pubblici e privati? Confesso la mia ignoranza: non lo so. Ritengo però possa essere utile, quando ci si rende conto di una situazione di disagio segnalarla almeno a chi gestisce l'area in cui questa ha luogo.
Far funzionare bene le cose non è difficile come sembra.

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