Il ricordo è la manifestazione della nostalgia.
Può essere bello o brutto, la sostanza della cosa non cambia: quel che avevi non è più lì con te.
E' l'essere un bel ricordo od un brutto ricordo che fa la differenza, ma il sentimento che ne deriva è esattamente l'opposto del motivo che lo suscita.
Quindi, cosa è più difficile da sopportare, nei ricordi?
E perché, però, ci abbandoniamo proprio a quelli?
Perché il meglio è quel che riconosciamo di aver perso, in quanto il peggio 'passa'?
E' possibile.
Ma ricordare il meglio fa quasi sempre male.
E allora?
Forse è un problema di memoria.
Ce 'è troppa e non abbastanza selettiva in funzione del bene del proprietario.
Ma chi rinuncerebbe anche ad un solo secondo di essa?
O a qualcosa perché essa è in grado di riportare alla memoria ricordi?
Certo, a livello conscio si riesce a mettere da parte qualcosa, a isolarlo dalla quotidianità, quando la reazione del ricordo, e quindi della nostalgia, è certa ed immediata, ma quando le cose la scatenano all'improvviso e siamo indifesi? Quando non ti aspetti che esse ti facciano del male, partendo dai sensi, passando per il cervello e arrivando al corpo?
Cosa è peggio, scoppiare in lacrime per una musica o per un odore?
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