lunedì 29 settembre 2025

settembre maculato


 

di appartenenza dei corpi

 30 giorni e Butter: due romanzi scritti da donne che hanno per protagonisti principali donne.
Donne reali, coi loro problemi, con le loro aspirazioni, col loro vissuto quotidiano.
Iris si trova alle prese con un problema fisico notevole ed invalidante, che la spinge ad una risoluzione estrema, benché voglia prima togliersi delle soddisfazioni legittime.
Rika vuole dare una svolta alla sua carriera con una intervista esclusiva che inciderà sulla sua forma fisica.
Due donne alle prese col proprio corpo.
Che appartiene a loro, ma su cui gli altri, nel bene o nel male, si sentono autorizzati ad intervenire.
In entrambe le situazioni, di questa questa ingerenza si sente il peso, anche se il prevalere del buonsenso, collettivo ed individuale, determina la soluzione migliore per entrambe, ma la vera libertà di scelta, di autodeterminarsi, risulta sottomessa ad essa, pur se, razionalmente, essa salva la vita di Iris e fa accettare a Rika i cambiamenti della propria.
In definitiva, un dare-avere dai confini molto labili, in equilibrio su un filo molto sottile.

'Butter'

 Asako Mizuki  - Butter -  HarperCollins  tr. Bruno Forzan

Rika Machida: una giornalista che lavora per una rivista maschile.
Reiko: un'amica di Rika dai tempi dell'università che ha lasciato il lavoro in previsione di una futura maternità.
Manako Kajii: una donna appassionata di cucina accusata di aver provocato il decesso di tre degli uomini con cui si accompagnava.
In una Tōkyō dove il burro, anch'esso protagonista indiscusso della storia, scarseggia, la vita delle due amiche, entrambe giovani moderne, pur se, soprattutto Reiko, assuefatte alle tradizioni, si intreccia con quella della detenuta, misogina e dedita ad attrarre su di sé l'interesse degli uomini attraverso il cibo.
Rika, che vuole intervistare Manako per capirne la personalità e svelare i fatti che si nascondono dietro le azioni di cui è indiziata, la contatta. Riuscirà nella sua impresa, ma ci saranno alcune conseguenze di non poco conto.
Reiko, ingelosita dalla frequentazione delle due, prima cercherà di riportare a sé Rika, e poi contatterà, a sua volta, Manako, lasciandosi coinvolgere a sua volta.
Manako si comporta, con entrambe, in maniera distante, anche se acconsente alle loro richiese, finendo, però, più o meno consapevolmente, con l'affascinare entrambe così come ha sempre fatto con gli uomini.
In una storia dove il cibo ha un ruolo fondamentale, per la sua valenza sociale in quanto fonte di potere e di condizionamento, le personalità delle tre donne risaltano come esempi emblematici del posizionarsi in una società che all'apparenza ne accetta pensieri e azioni, ma, in sostanza, rimane giudicatrice di essi.
Tutte e tre trarranno beneficio da questo momento trascorso in correlazione, chi adattandosi ad una nuova forma fisica e ad un nuovo modo di relazionarsi con gli altri; chi rimodellando le priorità della propria vita; chi raggiungendo l'illusione palpabile di un desiderio a lungo inseguito.
'Butter' è un romanzo di piacevole lettura, che tiene avvinto il lettore dalla prima all'ultima pagina, trasportandolo in un Giappone moderno e goloso, dove però il cibo, se da un lato è fonte di piacere, dall'altro è, nella quantità di esso consumato, metro di valutazione da parte degli altri.
Ci mette poi davanti alla difficoltà di rompere definitivamente con le usanze del passato per adattarle alla modernità e alla diversità di appartenenza al tessuto sociale di uomini e donne.
Non lancia, però, un messaggio negativo, è solo una constatazione dei fatti che spinge verso l'indifferenziazione dei diritti, pure se con esigenze specifiche diverse.
Quando i vari tipi di burro saranno di nuovo sugli scaffali sembrerà strano non ci siano stati.
Notevole, per quanto sottile e velato, è il racconto dei rapporti umani fra donne, complessi e vari, fatti di amore, amicizia, comunanza, invidia e gelosia.
Ben delineati anche tutti i personaggi maschili, che, come in tutte le preparazioni alimentari, qui sono il condimento che fa risaltare il gusto della pietanza.

domenica 21 settembre 2025

'30 giorni'

 Elen T.D.  - 30 giorni -  self by Amazon Italia Logistica

30 giorni. Il limite che si concede Iris per vivere l'esperienza amorosa che, nei suoi trent'anni, non ha vissuto. Non ha potuto vivere. Per una serie di ragioni.
L'incontro casuale, nel club che la donna ha scelto per dare luogo alla cosa, con Dennis, si rivela, però, più importante del previsto, perché la frequentazione fra i due prosegue, volontariamente e con reciproca soddisfazione.
Dennis è il terzo in un rapporto a tre con Set e Gus, e il suo portare all'interno di esso Iris provocherà reazioni diverse da parte degli altri due.
La storia è, ovviamente, incentrata sui personaggi, costruiti e rappresentati nei minimi dettagli, e sul rapporto che si instaura fra loro.
Ma i trenta giorni del titolo si riferiscono solo a Iris, ed è in questo limite temporale che vanno cercati contesto, motivazioni, spiegazioni e conclusione della storia.
Alcune cose si intuiscono fin dall'inizio, ma senza avere né conferme, né spiegazioni.
E questo accresce la voglia di sapere, nel lettore.
Nessuno dei quattro protagonisti è una persona 'comune'.
Ognuno di essi ha una storia personale ricca di sfaccettature più o meno problematiche, ma il racconto delle loro vite intrecciatesi, li rende 'comuni' nei sentimenti, nei comportamenti, nelle emozioni.
Il racconto dà voce ad ognuno di essi, legando a volte due punti di vista in un dialogo a distanza o chiamando esplicitamente in lettore in causa.
La scrittura è elegante anche dove le situazioni richiedono l'esplicito, che, però, non è mai descrittivo fine a se stesso.
E' una storia che sottintende e evidenzia problemi importanti, e su cui sarebbero necessarie una presa di coscienza e una attenta riflessione.
Al di là di questo (o forse anche per questo), è un romanzo godibilissimo, coinvolgente e partecipativo, uno di quelli che lasciano il segno nel cuore e nel cervello.

ecliss*

 Non proprio in tempo.



Settembre in rosa

        

 





 

Nella notte

Le luci, i suoni, avvolti dal buio e dal silenzio della notte, mi hanno sempre affascinato.
Così come le attività notturne, che li producono o ne usufruiscono.
E allora, uno dei ricordi della prima giovinezza è il motore del filobus notturno che percorre la strada dove abitavo in discesa.
A quell'ora non faceva, non fa, tutte le fermate se non ce n'è richiesta, e il rumore era, è, costante sulla carreggiata. Aveva un che di rassicurante, e, allo stesso tempo, era preludio -mentale, solo mentale- di avventure. Quando riuscivo a sentirlo, lo trovavo sempre troppo breve. Immagino, visto che il suo percorso non è cambiato, come pure la zona, che da casa vecchia lo si senta ancora.
In questa nuova, per un lungo periodo, quel suono familiare, così come quella piacevole sensazione, è stato sostituito da quello dei treni notturni finché il servizio non si è ridotto e poi annullato.
In compenso ci sono le sirene e il frastuono dei camion che ritirano la spazzatura.
Non hanno lo stesso fascino: li preferivo silenziosi a lampeggiante giallo, ma tant'è, il progresso è anche desiderare di chiudere il balcone, d'estate, per non sentire.
Le luci, invece, quelle dei porti, delle stazioni di servizio, delle strade, sono più o meno le stesse.
Un po' più 'discrete', forse, queste ultime, magari più d'atmosfera, ma pure fonte di maggiore insicurezza per chi cammina, almeno nel nostro angolo di mondo, in ogni mese dell'anno.

Canzone del mese

Settembre

Skunk Anansie  - I can dream -  album: Paranoid &Sunburnt

"Oh, who's  so special now
No one's more special, more than me,
Morw than me..."

Citazione del mese

Settembre

BananaYoshimoto  - Le strane storie di Fukiage -  Feltrinelli

"Ogni inizio è sempre anche la fine di qualcosa."