30 giorni e Butter: due romanzi scritti da donne che hanno per protagonisti principali donne.
Donne reali, coi loro problemi, con le loro aspirazioni, col loro vissuto quotidiano.
Iris si trova alle prese con un problema fisico notevole ed invalidante, che la spinge ad una risoluzione estrema, benché voglia prima togliersi delle soddisfazioni legittime.
Rika vuole dare una svolta alla sua carriera con una intervista esclusiva che inciderà sulla sua forma fisica.
Due donne alle prese col proprio corpo.
Che appartiene a loro, ma su cui gli altri, nel bene o nel male, si sentono autorizzati ad intervenire.
In entrambe le situazioni, di questa questa ingerenza si sente il peso, anche se il prevalere del buonsenso, collettivo ed individuale, determina la soluzione migliore per entrambe, ma la vera libertà di scelta, di autodeterminarsi, risulta sottomessa ad essa, pur se, razionalmente, essa salva la vita di Iris e fa accettare a Rika i cambiamenti della propria.
In definitiva, un dare-avere dai confini molto labili, in equilibrio su un filo molto sottile.
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