martedì 2 dicembre 2008

AGENDE

Sto riscrivendo alcune storie, adattandole a un contesto più generale, e, l'ambientazione reale, in un tempo passato, mi ha creato qualche problema di memoria storica dei luoghi.
Quante volte di fronte a un negozio ci siamo chiesti: 'cosa c'era, prima, qui?'.
Bella domanda! Ma la risposta non è sempre immediata! La vita che si evolve immagazzina i cambiamenti, lasciando solo tracce parziali degli stessi nella nostra memoria. Tracce che, a volte, hanno bisogno di aiuto per tornarci presenti.
Avevo bisogno di informazioni relative ad alcuni negozi, alla durata del loro tempo di esercizio, ad acquisti avvenuti negli stessi.
L'unica fonte certa e attendibile, per reperire tali informazioni, mi risulta essere gli scontrini. Uniti al buon senso e incrociati con altri ricordi, ovviamente!
Il problema è, che, tranne quelli utilizzabili come garanzia, quali scontrini vengono conservati? Nessuno! O quasi. Perché io, qualcuno lo conservo! Quelli delle spese all'estero, una sorta di nostalgico promemoria, o quelli legati ad occasioni particolari.
Ma nel caso specifico non ce n'era nessuno!
E allora mi è venuta un'idea: l'agenda delle spese!
Secondo il criterio d'uso che utilizzo, è la stessa da una decina d'anni a questa parte, e, specie all'inizio, anche se con mezza parola, gli acquisti potevano essere identificati, uno per uno, senza il minimo dubbio. C'erano titoli di dischi e libri, colore delle scarpe, tipologia del regalo. Una vera manna, insomma, che mi ha fatto venire a capo di alcuni problemi.
Per altri ci sarebbe voluto un altro tipo di agenda. Quella dove ci si segna tutto, dall'appuntamento, alla spesa, all'umore del giorno. Un tipo di agenda che non ho mai usato!
Tranne due volte. Ma pure in quei casi se le annotazioni assommano ad una ventina, in tutti e due gli anni, è assai.
Una però era dell'anno 'giusto'.
E le poche annotazioni sono servite.
Per una mezz'ora ho invidiato chi usa l'agenda, chi sfrutta ogni sua riga come promemoria, chi ne è dipendente. Ho capito la disperazione di chi la perde.
Poi ho guardato la pila di quelle inutilizzate (non le butto mica! sempre carta per scrivere sono! ;))) ) e mi sono detta: 'E' inutile, non fa per te! I foglietti volanti sono sempre stati e sempre saranno la tua agenda! Non ci pensare più! Vai avanti così che va bene lo stesso!'.
Ho solo promesso a me stessa, che, con l'anno nuovo, torno a 'dettagliare' gli acquisti. Per necessità future.

3 commenti:

ElleGGì ha detto...

eheheheheh!!!
eccoti!
linka linka...

cinawski ha detto...

non sai quante volte, per anni, mi sono ripromesso di iniziare a tenere una 'contabilità' della vita usando un'agenda: le prendevo prima dell'inizio dell'anno, di quelle ke ti regalano le banke o altri istituti simili, belle nelle loro copertine di cuoio, le pagine intonse di un bianco ke faceva male agli okki e ke nn vedevi l'ora di riempire di cose tue, anke futili... a volte iniziavo anke, con costanza, ma la cosa durava poki giorni, qualke settimana al massimo: dopo un po' dimenticavo di averla mai avuta, un'agenda, e tornavo immediatamente ad usare la testa come unico promemoria, scordando inevitabilmente appuntamenti, luoghi, fatti e numeri di telefono... ecco, forse l'unica cosa ke riesco ad aggiornare puntualmente sono le rubrike telefonike, anke se lì faccio una fatica bestiale a ricordare di ki cavolo è quel numero se affianco c'ho messo solo il nome oppure a collegare i dati anagrafici ad una faccia... quindi comincio a scrivere affianco ai nomi degli appunti improbabili, ke dovrebbero farmi ricordare di ki si tratta e fino a quando posso identificarlo con la professione va tutto bene (idraulico, ad es. :PP), ma quando si tratta di conoscenze vaghe o appena appena approfondite, lì cominciano i guai, vere e proprie contorsioni mentali per creare delle annotazioni mentali ke poi finisco inevitabilmente per confondere: magari scrivo accanto a, facciamo il caso, Alberto, ''amico di Marco'' e poi, quando mi serve di kiamarlo, mi trovo puntualmente a pensare: ??sì, va bene, ma... Marco ki?''
insomma, un disastro...
cmq continuo ostinatamente a cercare di affidarmi solo alla memoria o, al max, a qualke appunto volante come fai tu: gli scontrini servono a poco, neanke per la dikiarazione dei redditi: dopo un po', grazie alla carta kimica, svaniscono e ti trovi a cercare di interpretarli mettendoli controluce, come vekkie pergamene egizie... tokkerebbe fotocopiarli, sì va bene, ma allora diventa un lavoro...
come te riesco a conservare quelli dei viaggi, le spese fatte all'estero, piccoli momenti nostagici ke, stranamente, nn sbiadiscono... sono arrivato persino a conservare le tessere telefonike comprate all'estero, kissà poi perkè...
cmq, questo voleva essere il mio personalissimo saluto al tuo nuovo blog :))) lo so ke ti aspettavi qualke commento al pezzo sui Radiohead, ma nn temere, arriverà...:))) baci***

annetta ha detto...

ElleGGì... detto fatto! ;))))))
Cincin... dico: non sarebbe ora te ne aprissi uno anche tu? ;DDDDDD