Ho comprato il dvd di 'The song remains the same', il film, datato 1976, tratto dai concerti che i Led Zeppelin fecero a New York nel 1973.
1973... ero piccoletta, all'epoca! Non mi rendevo proprio conto di quel che poi si sarebbe raccontato!
Probabilmente vedevo ma non ci facevo caso.
Sono convinta, però che certe immagini, nel fondo della mia memoria, ci siano.
Non in particolare dei Led Zeppelin - o magari anche di essi, chissà! - ma di quel che indossava quella generazione, si. Un certo tipo di persone, almeno.
E sarà per quello che guardo con disappunto certi abiti moderni.
Non parlo di quelli eleganti, classici, che fanno figura e stile sempre, ma di quelli caratterizzanti la vita di tutti i giorni.
Insomma, si, preferisco i jeans a pelle piuttosto che i pantaloni col cavallo alle ginocchia!
La vita bassa sagomata sui fianchi di allora alla brutta copia di oggi che ne sforma il disegno e butta su la pancia!
Pancia che poi, all'epoca, era prerogativa di una certa età e di una certa condizione sociale.
Luogo comune, senza dubbio, ma la sua assenza era una goduria per gli occhi, che le giovani generazioni conoscono solo in negativo.
(Fisico tonico e snello non è per niente uguale a fisico anoressico! Così come un po' di ciccia ben distribuita non è confrontabile col grasso sproporzionato e spropositato che c'è in giro!)
Certo, si, ognuno si veste come vuole... ma l'occhio è fatto per guardare, e vuole farlo provandone piacere.
(Ed è questo l'unico senso in cui 'grasso è bello'.)
Ora, la questione dell'epoca era anche il sottojeans...
Beh, in quel campo, oltre ai regressi (v. IL PIANTO e LA RISATA, dicembre 2010), la modernità ci ha fornito anche di qualche progresso, e il davvero invisibile è ormai una realtà (unisex) per cui ognuno si può sentire intimamente a suo agio.
Riguardo poi ai Led Zeppelin (che, altrimenti, verrebbero nominati principalmente a sproposito, anche se a superbo esempio), mi sa che, sempre all'epoca, la loro musica (come quella di tanti altri, intendiamoci), mi deve essere entrata nel cervello (e nel cuore), perché il mio corpo è come se la riconoscesse parte di sé.
Come un qualcosa di atavico, di succhiato col latte (Eh, gia! ;DDD).
Mi sono resa conto, che, in un modo o nell'altro, dev'essere stato così, perché mi trovo completamente a mio agio con un certo tipo di musica di quegli anni (pure con quella un po' precedente, però, come quella dei The Doors!), anche se, in verità, non so come sia stato possibile, visto che, a quell'età, l'indipendenza musicale non ce l'avevo!
Mah! Misteri della contemporaneità!
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