lunedì 25 novembre 2013

Cinque


 

Già, cinque.
E chi ci credeva? Eppure, fra alti e bassi, cose dette e non dette (perchè in fondo qualcuno ti legge, e allora... :P ) il tempo è passato e l'impegno c'è stato. E allora, poichè non mi dispiace affatto, si continua. :D

CITAZIONE MUSICALE n°59

"Sai hello,
you're a beautiful girl
say hello to the lunatic men..."

[David Bowie - Love is lost]

(risata - consapevole e divertita)

CITAZIONE LETTERARIA n°59

"Fa' con me ciò che vuoi. Prendimi. Chiedimi se voglio, e senti che risposta ti darò, solo non permettermi di dirti no."
 
[Andrè Aciman - Chiamami col tuo nome - Guanda]
 
(risata -languida e sensuale-)
 
 

'The weight of your love'

Certe volte bisogna farsene una ragione: quei brani ti piacciono proprio perchè te ne ricordano altri.
A tal punto da confondere le voci e andare in panico, per poi scoprire che no, non sono quelli là! (L'orecchio lo diceva, però... :P )
E tirare un sospiro di sollievo e correre a comprare il disco, quindi sentirlo e canticchiarlo soddisfatti, consapevoli, una volta di più, che quella canzone ti ricorda quell'altra, e questa quella là, e che forse pure la successiva ha qualcosa che.
Ma non importa, va bene così.
'The weight of your love' degli Editors è un lavoro gradevole e accattivante, armonico e ben costruito, e se pur ricorda tanti e tante cose, decisamente non è la copia di niente e di nessuno.
Tutte le canzoni sono belle e distinguibili, anche se qualche associazione mentale resta.
(Ma non stiamo qui ad indicarle, anche se sarebbe interessante.)
Te le ricordi perchè sono loro, perchè ti avvolgono come un manto tiepido nel vento freddo e ti cullano un po'.
C'è bisogno anche di questo.
Bella è anche l'immagine di copertina: la rosa bianca che nasce e si consuma nei vapori acquosi e fiammanti di terra e d'inchiostro in uno sfumato forse albeggiare.

giovedì 21 novembre 2013

Le anatre al porto

L'altro ieri  il treno, questa volta forse a causa dei tempestosi temporali, era in ritardo, e non sono passata subito sull'altro binario. Mi godevo il mare tempestoso e l'assembramento di gabbiani in cielo da una postazione leggermente più riparata, poi, però, speranzosamente, ho attraversato i binari.
E mi sono affacciata sulla banchina.
E' durato solo un attimo, l'incredulo sbigottimento, e le ho riconosciute come tali prima ancora di formulare il loro nome nel mio cervello: cinque esemplari di germano reale (Anas platyrhynchos) quattro femmine e un maschio, si abbeveravano alle pozzanghere e poi hanno cominciato a nutrirsi delle erbe e dei picoli arbusti cresciuti alla base del muro della ferrovia.
Una quinta femmina, più piccola, nuotava e ogni tanto diceva qualcosa, non si sa se alle altre, a se stessa o agli spettatori in attesa del treno.
Strano ed insolito spettacolo, perchè, se è pur vero che nel laghetto artificiale del bosco, un centinaio di metri più in là, le anatre ci sono, giù al porto non le avevo viste mai!
E neanche i gatti della colonia portuale!
Due di loro, spavaldi e arzilli si sono mossi verso di loro con fare sicuro e baldanzoso, ma, quando si sono resi conto della stazza, nonchè, probabilmente, del poderoso becco, dei volatili, hanno battuto entrambi, uno prima e l'altro dopo, in saggia ma dignitosa, ritirata.
Il terzo ha tentato l'accostamento laterale, ma, resosi conto anche lui della sproporzione, ha tirato, sprezzantemente, dritto.
Mentre le anatre si sgranchivano le zampe dopo lo spuntino è arrivato il treno...
Inutile dire che -macchinetta fotografica ancora fuori uso- non avevo nulla, se non la memoria, per riprendere la scena! :P
 

(L'immagine è di repertorio -ci sono pure ancora i fichi sull'albero- e ritrae il luogo in oggetto in un'altra piovosa giornata. Di fine aprile-inizio maggio, però!)
 

giovedì 7 novembre 2013

Dell'acqua...

E può accadere che, in treno, sopra le spesse nuvole grigie del temporale, si stagli, improvvisamente, un maestoso arcobaleno.
Così come pure che, dei  malesseri di stagione, la colpa venga attribuita "all'umidità della pioggia"!
 
 

venerdì 1 novembre 2013

November memory

Ci sono domande che non avranno mai una risposta.
Ci sono affermazioni di cui non capirai mai il significato.