martedì 28 gennaio 2014

Quasi vero

"Vuole donare un po' di sangue, signora?"
"E tu, bel giovane?"
"Aaaargh!"
"Ahh!"
 
Poco dopo sono entrata in libreria, e, dato che mi stava aspettando probabilmente da un anno, ho finalmente comprato Tom Holland 'Il vampiro. La storia segreta di Lord Byron' Tre editori.

Tristissima

Non so chi fosse questa signora, ma mi ha colpito l'annuncio della sua dipartita da questo mondo sul manifesto affisso per strada, da parte:
delle nipoti, dei nipoti, del compagno.
Non credo questa sequenza fosse casuale.
Si possono ipotizzare tutte le motivazioni, tutte le storie, possibili, resta sempre, però, l'attestazione di un sovvertimento dei valori.
Per non dar spazio a fraintendimenti ed equivoci, chiariamo: può mai essere più importante la famiglia di origine, rispetto alla persona con cui si è scelto di trascorrere la vita?
Mah!
E se questi due 'compagni' fossero stati dello stesso sesso?
Il/la sopravvissuto/a sarebbe diventato/a (ove non censurata la sua esistenza) l'amico/a Tal/a dei Tali?
Non mi è piaciuta, questa cosa, non mi è piaciuta proprio.
In compenso, però, più tardi, gli occhi mi si sono soffermati su un altro manifesto mortuario, dove il defunto veniva pianto:
dalla compagna, dai figli, dalla ex moglie,
e da tutta una serie di parenti dal più stretto al più lontano.
Come è giusto che sia.

domenica 26 gennaio 2014

CITAZIONE MUSICALE N°61

"It's a very, very mad world.
Mad world..."

[Tears for fears - Mad World]

(Triste, troppo triste.)

CITAZIONE LETTERARIA n°61

"Questa continua repressione della creatività mi snerva. Ti ostacolano, ti incanalano, vogliono sempre uniformarti alla massa."
 
[Matthias Frings - L'ultimo comunista - Voland]
 
(Vero, troppo vero.)
 

 

martedì 21 gennaio 2014

For fans only

L'autobus si ferma davanti al sexyshop (automatico) e l'mp3 fa partire 'Wicked game' cantata da Ville Valo, live at the Orpheum Theatre [Digital Versatile Doom].
Può mai essere un caso? :D  No, vero? ;)
"Ah, so sad is it...!"

Felinamente molesto

C'è una canzone, napoletana, di quelle 'vecchie', che, facendomi tornare in mente una persona che ebbe la stoltezza di cantarmela un po' modificata -e ho già detto troppo-, non sempre sono dell'umore giusto per risentire. L'ultima volta che è successo mi ha fatto sognare 'sto tipo, e non è cosa che possa ripetersi. Assolutamente no. Quando poi l'accattone violinista te la suona in funicolare facendo sembrare il tutto 'na jatta co' mal' 'e panza, il tragitto somiglia molto all'ascensione all'inferno! :(

giovedì 9 gennaio 2014

La causa di tutto!

Anno 2014 dell'era moderna...
Si ferma il tram che ci precede, si ferma quello su cui siamo.
Qualcosa 'si è rotto', si sente nel parlottare fra i due autisti e scendo.
Attraverso l'incrocio e, constatato che i filobus, invece, camminano regolarmente, vado alla fermata precedente sulla perpendicolare: ai mali estremi si raggiunge uno dei treni.
Anche qui, però tram bloccati alla fermata, ma il resto, pure nel senso di marcia opposto -fortunatamente non ci sono tram a bloccare completamente il transito- funziona.
Il treno più vicino verso la destinazione desiderata, ovviamente, non c'è; per le ffss qui c'è ancora cammino da fare e all'arrivo pure, ma sul display i filobus sono presenti, e allora si aspetta.
Il marciapiedi della fermata è lungo, e, quando qualche autobus riesce a superare l'ormai sempre più cospiqua fila di tram fermi, i passeggeri man mano vengono portati via.
C'è chi resta, però, ed è in vena di conversare.
"Parlando con rispetto -di me lì presente a cui il tipo ha rivolto la parola-, lo sapete perchè i tram sono fermi?".
Non è il 'si è rotto qualcosa' di cui si è parlato e protestato fino a quel momento con gli autisti, la risposta giusta, e infatti non gliela do.
"Ditemi!", lo invito, piuttosto.
"Quelli (i tram) li hanno fatti guidare alle femmine." (pausa ad effetto) .
"Ma...", riesco a malapena ad articolare, che quello continua: "Non ci hanno l'abitudine e li hanno rotti!" (silenzio).
No, eh, questo no! E' veramente troppo!
"Questi tram, come i treni qui di fronte, non hanno mai funzionato bene!", gli ricordo.
Obietta qualcosa sulla provenienza nazionale degli stessi, ma il cattivo funzionamento (oltre alla poca praticità d'uso da parte degli utenti) degli elementi rotabili in questione è un dato di fatto alla portata di tutti. Del resto, uno dei vecchi, debitamente ridipinto coi nuovi colori, per quanto inspiegabilmente, è l'unico con le luci accese della fila. Probabilmente non è mai stato toccato da un'autista donna...

Spettacolo preliminare

Primo spettacolo del mercoledì, biglietteria vuota: la cassiera è dentro, probabilmente a recuperare gli spiccioli, poi arriva e comincia ad armeggiare col computer.
La segue quello che poi si rivelerà essere (forse) il barista-maestro di sala.
Tutti e due giovani: lei in posa da cassiera di cinema, lui in quella di barista-maestro di sala.
L'attività dietro al vetro prosegue mentre noi aspettiamo.
Arriva un tipo, gestore, proprietario, tuttofare, uno che sembra il 'capo' insomma, e dopo un "ciao, ragazzi" da fuori al cubicolo vetrato, ci entra e saluta lei con baci sulle guance.
Lui obietta qualcosa che al di qua del vetro non arriva (probabilmente un "e a me?") e il 'capo' replica, fra gesti e parole che per lui va bene, che "aspetta solo quello da lui", quindi, resosi conto del pubblico al di là del vetro, aggiunge: "Noi ci amiamo, ma nel senso..." poi, conscio di aver peggiorato la situazione da lui stesso e solo per lui stesso creata, non continua e, un secondo dopo, esce.
Finalmente, senza che nessuno, nè protagonisti, nè spettatori, ha dato apertamente importanza alla cosa, possiamo fare i biglietti, mentre, però, mi ronza in testa un pensiero: "L'amore è amore, signor mio, e non conosce nè 'se' nè 'ma'. Altrimenti è un'altra cosa e ha un altro nome.".

'Cani selvaggi'

Se non me lo avessero caldamente consigliato i giovanotti allo stand della Playground a 'Più libri più liberi', data parte dell'argomento, non lo avrei mai comprato, figuriamoci letto!
Helen Humphreys, però, già la conoscevo e senza riandare oltre le cinque-sei righe del risvolto di copertina, ho accettato il loro suggerimento e ho preso 'Cani selvaggi'.
L'ho letto adesso.
E' bello, veramente bello.
Insolita e coinvolgente la trama, intriganti e corposi i personaggi, umani e canini.
Vita -di tutti i giorni, di tanti- e amore -per e tra gli esseri umani, gli animali- che sfaldano la loro convivenza e allacciano -a volte per un periodo, a volte per sempre- un nuovo legame.
Un incrocio di destini dato da un denominatore comune: il tentativo di far tornare a casa i propri cani, inselvatichitisi dall'abbandono degli stessi operato da altri.
E se 'l'amore è come quei cani selvaggi', non puoi essere sicuro che torni al tuo richiamo, non lo sai, ma lo speri.
A volte basta anche che, nel frattempo, torni il cane.

Vecchi pirati in nuove dimensioni

Chi si aspettava di rivedere, di rivivere, le avventure che conosciamo del Capitan Harlock con cui  (noi di una certa generazione) siamo cresciuti, probabilmente sarà rimasto deluso.
Peggio ancora chi ha scambiato -e ce ne sono stati- l'animazione in 3d con la visione in 3D!
Se, invece, ci si è lasciati coinvolgere da un personaggio (una serie di personaggi) eterno, allora, invece, si è potuta apprezzare questa versione, magari semplificata, ma pur sempre tridimensionale nei sentimenti, della storia.
L'ocra bruciato e il nero e il metallico rendono perfettamente l'atmosfera che si immagina nei colori più accesi della tradizionale animazione 2d, e Harlock, l'Arcadia, Kei, Yattaran, Meeme e l'uccellaccio, sono loro, e pure se il contorno cambia un bel po', li segui senza pensarci troppo, anzi, senza pensarci proprio.
E Yama mi è stato, fin dall'inizio, molto più simpatico di Tadashi!
Potenza del 'tutto tondo'? Forse! :D
So solo che mi sono entusiasmata tanto quanto (come mi è stato riferito) mio nipote il piccolo, che è un patito dei pirati (beh, del resto lo ero anch'io, e quando giocavamo a 'Capitan Harlock' quel ruolo era il mio e solo il mio), e me ne sono tornata a casa canticchiando allegramente, e probabilmente con aria sognante, le indimenticate parole della sigla della serie tv!