giovedì 31 dicembre 2009

DA CAPO

A far due conti non ci vuole molto: sono passati dieci anni da quando è iniziato il nuovo millennio!
Entriamo nell'undicesimo e sembra ieri quella notte da cifra tonda tonda!
Anche questa lo è.
'Giocare' con i numeri mi ha sempre divertito, ma non ci ho mai dato peso.
2010 è carino, però! ;)))
Ma fa riflettere e tirare le somme sul decennio andato!
Non male, per quello che mi riguarda, ma forse pure non benissimo, perché cose lasciate in sospeso o abbandonate ce ne sono state e i rimpianti e i rimorsi, ogni tanto, si fanno sentire.
Ogni anno s'inizia da capo. Pure ogni decennio.
E così andiamo avanti.
Portando nel cuore il ricordo di chi se ne è andato e la gioia per chi è arrivato in questo strano mondo.
Mi ha colpito l'augurio di 'Buon anno nuovo' in lingua russa: ci si augura la fortuna!
Non è sbagliato! Come dice Sebastian: "...di fortuna c'è sempre bisogno!".
Quindi:


(per il nuovo anno, per nuova fortuna)

ps: Sebastian... spero abbiate presto occasione di conoscerlo! ;DDD

giovedì 24 dicembre 2009

NATALE

Già... Natale.
E allora: AUGURI! E basta!
Visto che, per di più, il disegno allegato è mio! ;DDD

domenica 20 dicembre 2009

CITAZIONE MUSICALE n°12

"Resta amico accanto a me...
Resta e parlami di lei, se ancora c'è...
L'amore muore disciolto in lacrime, ma noi,
Teniamoci forte e lasciamo il mondo ai vizi suoi!!!"

[Renato Zero - Amico]

(L'amicizia è forte e importante quanto l'amore. ;))) Forse di più. :))) )


CITAZIONE LETTERARIA n°12

"Bisogna volere ciò che si vuole."

[André Gide - I falsari - Bompiani]

(ovvero: fatti e non chiacchiere! ;DDD impegnativo! ;PPP)


martedì 15 dicembre 2009

POMERIGGI AL CINEMA

Se il digitale terrestre ha peggiorato il mio rapporto col televisore, quello col lettore delle videocassette o dei dvd non è, però, migliorato, perché, se, scelta del soggetto a parte, i gesti di inserire e far partire il film sono semplici e noti, non è altrettanto facile creare la situazione di tranquillità e isolamento al contorno adatta a seguire anche la più semplice storia!
L'atmosfera da cinema, insomma!
Quella che si crea solo lì!
E allora c'è un'unica cosa da fare: andarci, al cinema!
Solo che... beh, non erano giorni da Almodovar, e allora l'hanno avuta vinta 'New Moon' e 'Dorian Gray'!
Mettiamo da parte, per il momento, la mia passione per i vampiri, e pure la letteratura su di essi, e prendiamo in considerazione solo il film.
Secondo volume della saga, secondo film.
Fedele alla narrazione letteraria, devo dire, e il fatto non mi sconvolge né mi sorprende: la storia è quella e non c'è -né ci potrebbe essere- altro.
Diciamo solo che mi ha fatto passare un pomeriggio ...coinvolgente! ;DDD
Perché era da tanto che, di mercoledì, nel primo pomeriggio, non trovavo la sala, anche se piccola, piena, e, soprattutto, un pubblico così uniformemente partecipe! :)))
Se i protagonisti sono Bella e Edward, 'costruiti' apposta per attirare le simpatie degli spettatori sulla loro problematica e sofferta storia d'amore, in pratica, invece, essi risultano, coi loro comportamenti, irreali e noiosi (oltre che lagnosi!), e proprio per questo vengono completamente annientati dalla vitalità, e, diciamolo pure, dalla fisicità, del bel licantropo Jacob, a favore del quale, e delle cui spettacolari prestazioni, il pubblico, femminile al 95% e di un'età compresa tra i 7 e i 55 anni (occhio e croce! ;P), ha tributato commenti e applausi tali da azzittire, ripetutamente, il sonoro! ;DDD
Devo ammettere il mio uniformarmi alla -raziocinante- massa! ;DDD
Una tale uniformità di consenso da parte della sala (per di più a sfavore dei protagonisti principali) non la vedevo dai tempi di Jurassic Park, quando la massa dei ragazzini sanguinari che facevano il tifo per il T-rex invitavano lo stesso a mangiare l'impaurito -giustamente, per altro!- funzionario rifugiatosi nel fragile gabinetto, e esultavano al compimento del gesto in questione da parte del suddetto animale! ;PPP ;DDD
Un discorso diverso va fatto per Dorian Gray.
Anch'esso fedele alla storia, pure se con la variante della presenza della figlia di Wotton che risveglia, in questo Dorian Gray cinematografico, una parvenza di sentimenti positivi di cui l'originale è sprovvisto.
Una variante coerente e non fuori luogo, bisogna ammettere, che aggiunge un imprevisto possibile a una storia ben conosciuta.
Il film portava la dicitura 'V.M.14 anni'.
Dovevo avere poco più di quell'età, quando l'ho letto.
E mi piace pensare che, più che per le immagini di sesso da bordello che facevano da sfondo a qualche scena, il divieto sia dovuto alle implicazioni di certe azioni compiute dai protagonisti.
Ciò indurrebbe a presupporre spettatori pensanti, e, al di là della possibilità da parte di chi che sia di imporre divieti a qualcuno, questo l'ho interpretato come un avviso intelligente (e 'avvisi' dovrebbero essere, non divieti!), quasi un complimento alle facoltà intellettive del pubblico.
Del resto Dorian Gray non è una storia 'facile'.
Tralasciando la concezione della vita intesa come opera d'arte e il culto della giovinezza, essa ti pone davanti, anche se in maniera indiretta, proprio questa questione: le conseguenze, sugli altri, del nostro agire.
Non è l'argomento principale del racconto, ma ne tesse il fondo.
E voglio immaginare si sia riflettuto su di essa, per dichiarare il film non adatto a coloro che, a quell'età, dovrebbero essere in grado di rendersi conto delle conseguenze delle loro azioni, o, almeno, essere in grado di cominciare a farlo!
Ancora, a pensarci bene, un filo sottile lega i due film, o meglio, i miti che essi rappresentano: l'eterna giovinezza -o l'immortalità, preferibilmente legata ad un'età non troppo matura- e la liceità di ogni azione che le appartiene.
Non sarà stato per caso, allora, che, recandomi a vedere Dorian Gray, abbia incontrato, in treno, un giovane che, nell'aspetto e nei modi, mi ha fatto pensare potesse essere un pronipote del personaggio la cui storia stava attentamente leggendo mentre io ascoltavo 'Vampire Heart' degli HIM negli auricolari: Dracula! ;[[[
Alla stazione è corso via, ma ho sperato ardentemente di ritrovarlo nella sala cinematografica...
Così non è stato, putroppo!
Magari, però ritornavo a casa con un morso sul collo! ;PPP


domenica 6 dicembre 2009

TECNOLOGIA

E' un periodo in cui sono insofferente nei confronti della tecnologia e dei suoi problemi!
Un lungo periodo, in verità!
Credo sia cominciato quando, mesi fa, dopo l'ultimo suo rifiuto a funzionare, abbiamo deciso di cambiare il computer di casa.
Messo in uso il nuovo, abbiamo dato una ulteriore possibilità al vecchio e, sarà perché non conosceva il tecnico, è resuscitato!
La cosa non mi meraviglia molto perché quel computer è sempre stato inspiegabilmente anomalo, e forse le giornate passate a cercare di farlo funzionare come si deve (cosa che mi è riuscita innumerevoli volte!) hanno esaurito la mia scorta di pazienza!
E per quanto cerchi di ricostituire questa scorta, tutte le volte che bisogna far riparare qualcosa da qualcuno, il livello scende vertiginosamente!
Qualcosa di tecnologico, voglio dire!
Quei 'non ne vale la pena' mi imbestialiscono!
Soprattutto quando 'ne' vale la pena! (v. computer di casa, anche se averne uno nuovo non mi dispiace affatto!)
La prossima battaglia che mi aspetta è quella per cambiare la piattina che porta la corrente al cassetto del lettore dischi del portatile fuori garanzia! (dal quale sto testè scrivendo!)
Posso mai buttare un computer funzionante e relativamente nuovo perché un cavo piegandosi male si è rotto?
Per me è follia!
E se parliamo di radio-registratore(-lettore cd) la situazione si fa ancora più tragica!
Ma se cambi quel pezzettino l'oggetto in questione, nonostante i loro 'compratene uno nuovo, costa di meno!', funziona di nuovo! E non è detto che ti debba costare tanto! Perché se loro utilizzassero i pezzi buoni dell'usato, quelli che servono non dovrebbero venire da chissà dove!
Ammesso che sia solo quello il problema, e non, come penso, che chi dovrebbe saper aggiustare, non lo sa fare più!
Ormai c'è solo da sperare che quel che si rompe lo faccia in modo tale da non poter essere più riparato, o, in alternativa, imparare a fare da soli queste riparazioni! (tanto questi materiali vanno smaltiti a parte e se la casa diventa un deposito di rigattiere, qual'è il problema?)
Adesso c'è pure l'opportunità di creare, sempre in casa, un Piccolo Museo degli Oggetti In Disuso Forzato!
I primi OIDF sono i televisori senza la presa scart, diventati soprammobili dalla sera alla mattina!
Compratevi la televisione col decoder incorporato, siamo nel 2010!
Certo! Perché no?
Sarà che la televisione ormai non mi dà più, non dico molto, ma neanche abbastanza, ma io questa faccenda del digitale terrestre non l'ho presa troppo bene, e il decoder l'ho montato solo una settimana prima del passaggio definitivo e totale dei programmi, giusto per imparare ad usarlo in tempo per non perdere una delle poche cose che ancora guardo: i cartoni animati giapponesi su MTV!
Quella cosa del doppio telecomando, della sintonia, del segnale che inquadrettisce e blocca improvvisamente l'immagine non lo sopporto, e capisco fin troppo bene le proteste delle vecchiette! Sono pure le mie! Ma se a loro la televisione è indispensabile, a me no! E, tranquillamente, la guardo meno di prima!
Magari poi questo momento passa e quella mezz'ora in più ricomincerò ad accenderla... chissà!
Nel frattempo, spero che passi il rifiuto che ho, attualmente, per l'accudimento degli oggetti tecnologici.
E' come una necessità di mettere una distanza tra me e loro!
Però il computer e la macchina fotografica digitale continuo ad usarli e la mancanza dello scanner e dell'altra stampante la sento!
Allora, forse, è il caso di farsi una bella camomilla al miele e darsi da fare per metterli in funzione!
Domani, però! ;PPP



PS: ditemi voi come si fa a buttar via un gioiello simile! ;DDD

mercoledì 25 novembre 2009

COMPLEANNO


Annettaebasta oggi compie un anno. :)))
78 (79 con questo!) post in 12 mesi... chi l'avrebbe mai pensato!
Eppure lo scopo di aprire un blog è quello di scriverci dentro, no? Però, in pratica, sono pochi quelli che lo fanno ogni giorno.
Io scrivo, 'citazioni' a parte che è una specie di 'rubrica fissa' mensile, quando voglio che la memoria di qualcosa resti.
E venga letta!
Perché, si, l'altro scopo di avere un blog è essere letti!
Per avere appena un anno di presenza nel web Annettaebasta viene letta!
Mi fa piacere!
La cosa che più mi ha colpito, al proposito, è stata che la musica è, una volta di più, un veicolo di comunicazione attivo ed efficace! Bene! :DDD
Quello che mi lascia sorpresa è, invece, perché gli amici che mi leggono, ad eccezione di qualcuno, non mi lascino mai commenti!
Non è una cosa così difficile! E a me fa piacere che mi diciate anche qui che ci siete! ;)))
Diventa un giustificabile pretesto, al di là della pura vanità letteraria, per continuare a scrivere! ;DDD
La chiamo 'vanità letteraria', ma, ormai, in effetti, è praticamente un bisogno! ;PPP ;DDDD
"Ma quanto scrivi?!", mi ha detto una volta ElleGGì, vedendo uno dei blocchetti che ho sempre in borsa.
Non lo so più! :DDD
Sto sempre con carta e penna fra le mani! Anche quello che arriva nel web passa di lì!
Forse perché carta e penna sono più pratiche e a immediata disposizione ovunque, quando ti viene un'idea!
In pratica, però, un mezzo vale l'altro! L'importante è poter appagare una necessità ormai primaria.
Sempre a patto di aver qualcosa da dire! Sempre senza dimenticare:

"...la domanda che bisogna porsi e a cui bisogna rispondere indagando dentro di sé fino in fondo prima di scrivere 'capitolo uno' in cima alla pagina iniziale: 'Perché scrivo questo libro? ...' ..."

[Christopher Isherwood - Ottobre - ed.SE]

Me la sono fatta tante volte, questa domanda. Finché saprò darmi una risposta, continuerò a scrivere.
Preparatevi! Inizia il secondo anno del blog! ;DDD

lunedì 23 novembre 2009

FACEFOOD

Sto cercando di mettere ordine nei miei 'possedimenti', così da far perdere alla mia stanza l'aspetto di un 'deposito merci in transito' e renderla più vivibile.
Non che io sia disordinata (anzi!), ma lo spazio è quello che è, e le cose si accumulano. ;PPP
E allora, in attesa di montare le Billy by IKEA che aspettano da qualche giorno, giù in garage, una collocazione stabile e precisa, metto in ordine (più che altro decido) quello che ci andrà dentro. ;)))
Durante questo 'inventario', mi è capitato sotto gli occhi un libricino che comprai alla mostra su Hiroshige [v.maggio2009] : 'FACE FOOD the visual creativity of japanese BENTO BOXES', by Christopher D Salyers, Mark Batty Publisher New York City.




Perché proprio questo, fra tutte le pubblicazioni che c'erano, e che, forse, mi sarebbero interessate ugualmente, se non di più? Perché io sono golosa di immagini! :DDD Anche di immagini di cibo! (E i libri di cucina li scelgo pure in funzione di questa cosa! ;))) ) Quindi, quando la creatività, in questo caso figurativo-culinaria, arriva a questi livelli, il desiderio di guardare si confonde con quelli di assaggiare e di ricreare (ma anche di variare, migliorare, personalizzare) la pietanza riprodotta. I bento, pure se conosciuti solo tramite anime e manga, mi hanno sempre incuriosito! :)) Non sono creazioni per invogliare a mangiare i bambini! Sono un modo di intendere il cibo!
Un ristoro per la mente, un piccolo rifugio per la fantasia nel tran-tran quotidiano!
Magari li vedo io così e i Giapponesi la pensano diversamente... (non credo troppo 'diversamente', però! ;P)
Fatto sta che, personaggi rappresentati come categoria a parte, i bento sono delle vere e proprie 'installazioni temporanee'!
Anche da noi 'all'ovest', un certo tipo di cucina presta attenzione all' 'immagine' dei suoi piatti, ma non è la stessa cosa: la attenta giocosità pittorica del bento non è il 'gioiello' preparato dallo 'chef'(che spesso ti lascia in dubbio su cosa mangiare e cosa lasciare nel piatto! ;PPP). E' una cosa più 'viva' e diversamente pensata!
Non abbiamo un equivalente: il nostro pranzo al sacco è inteso in maniera completamente differente: altre forme, altro significato! :DDD
Una sorta di 'bento nostrano', lo ritrovo, però, forse, nei panini multicolore e multigusto, delle paninerie, almeno nelle presentazioni degli stessi, e... si, in certe occasionali creazioni paterne, quando il genitore, con tempo e buon umore a disposizione, si impegna in fantasiose elaborazioni, che, non fossero 'da piatto', potrebbero tranquillamente competere con quelle giapponesi! ;DDD


martedì 17 novembre 2009

CITAZIONE MUSICALE n°11

"I'd like to watch you sleep at night, to hear you breathe by my side
and although sleep leaves me behind, there's nowhere I'd rather be..."

[Dido - All I want]

(fantasia o desiderio, poco importa...)


CITAZIONE LETTERARIA n°11

"...flirtare è sempre flirtare, indipendentemente dall'orientamento sessuale."

[Stella Duffy - Bocche di donna - Marsilio]

(ed è un'attività soddisfacentemente appagante! ;DDD)


SLOW ATTACK

Succede sempre così! :PPP
Tu pensi non arriverà mai nel negozio e lo mandi a prendere via internet, e invece... eccolo lì: in bella mostra sullo scaffale!
Una sola copia, però, invece delle solite tre, di cui, subito, si accasano la mia e quella di qualcun altro.
Quindi, i miei timori di scarsa reperibilità non erano infondati!
E ora sono curiosa di sapere se, quella arrivata, rimarrà invenduta, nel caso il 'qualcun altro' abbia fatto la mia stessa pensata!
Sto parlando di 'Slow attack', terzo (capo)lavoro di Brett Anderson. :***
L'esperienza 'in solitaria' ha giovato alla sua musica (anche se non alla distribuzione!): tanto ho amato gli Suede (e mi hanno lasciato indifferente i The Tears, non essendo mai stata una fan di Bernard Butler), quanto adesso mi piace questa sua dimensione intima e 'lirica'.
Se gli Suede erano perfetti, nel walkman, in giro per le strade della città (provare per credere! e, aggiungo, lo sono anche i Guns n' Roses, ma devo ancora verificare 'Chinese Democracy'!!!), i tre dischi da solista di Brett Anderson suonano al meglio in un attico panoramico, tiepido e buio, affacciato sulla città illuminata dalla luna.
Estate o inverno non fa differenza.
[Adesso non fatevi strane idee: l'attico non ce l'ho! l'ho immaginato soltanto!]
Una cosa sola, devo confessarlo, non mi è andata giù di 'Slow attack': la dedica!
"For my wife".
Aaaaarrrrggghhhhhhh!!!!!!!!
Ma chi è 'sta wife?
Non ne sapevo niente!!!!!!!
Ho cercato su internet, ma le notizie non sono molte e, soprattutto, sono vaghe.
Vero pure che non ho approfondito troppo, ma non resistevo!
Perché, si, lo ammetto... è da tanto, veramente tanto, che sono innamorata di Brett Anderson, e sono gelosa, ma farò finta di non averla letta, la dedica, e continuerò ad ascoltarlo come se cantasse, sempre, solo per me! ;))) :DDD


domenica 8 novembre 2009

Lucca comics


Non ci ho messo una settimana per riprendermi! ;DDD
Non quest'anno, almeno, che ho avuto appena il tempo di comprare qualcosa e salutare gli amici, dovendo dividere il finesettimana -stretto fra due lezioni di russo- tra la manifestazione e i nipoti (e la gatta, e mia sorella e mio cognato) ad Arezzo.
Primo 'Lucca comics' anche per tutti loro (gatta esclusa) comunque, e, se abbiamo dovuto far parte della lunghissima fila di auto che entravano in città, almeno c'era il sole! (Che l'anno scorso scarseggiava! ;PPP)
Una visita veloce il sabato, dicevo (dopo c'era la festa di Halloween a cui presenziare!), e qualche acquisto potenziale lasciato sui banchetti: due manga decisamente troppo cari per avere più di altri solo l'avvertenza 'vietato ai minori di 18 anni', e il solito 'Il gusto del cloro' [by Bastien Vivès, Black Velvet Editrice], a cui anche questa volta ho promesso "ti vengo a prendere dopo" e di cui, invece, causa stavolta lo scontro coi prezzi dei dvd, mi sono poi scordata!
(Poiché è la seconda volta che mi succede, e quel libro lo voglio, penso che me lo manderò a prendere via internet! così me lo portano fino a casa! :PPP ;))) )
Nonostante queste piccolezze la giornata è andata bene, e il sole sembra aver giovato anche all'umore delle persone che ho incontrato. Erano tutte più luminose del solito! :)))
Mi spiace non essere riuscita, per il mare di folla impossibile da attraversare, a salutarne altre!
(Qualcuno mi ha detto, dopo, gli è successa la stessa cosa con me! ;PPP)
Va beh.... il fatto è che quando hai uno stand di riferimento, o ci sei dietro, come mi è successo l'anno scorso, ospite di Self Comics, i contatti sono facilitati, perché è la gente che viene da te! :DDD
E, si, devo ammettere (senza alcuno sforzo, in verità) che quella bella esperienza, quest'anno mi è mancata!
Ma il manifesto di Lucca Comics and Games 2009 proclamava: 'L'evoluzione della specie'...
Anche le situazioni si evolvono!

martedì 27 ottobre 2009

ISKRA

Per un motivo o per un altro, anche quest'anno niente vacanze.
E allora mi sono detta: perché non 'viaggiare' in un'altra maniera? ;DDD
In un 'mondo' e in un 'modo' che mi piacciono tanto quando recarmi di persona nei luoghi di cui voglio, almeno per qualche giorno, sentirmi parte! :)))
Quindi, a inizio mese mi sono iscritta all'ISKRA, e, ieri sera, prima lezione di lingua russa!
L'alfabeto, qualche parola, e qualche frase.
Alcune le sapevo, perché la voglia di conoscere questa lingua risale ai miei tredici-quattordici anni, e dopo il viaggio in Russia è aumentata, e qualche piccola cosa, da sola, l'ho imparata! ;DDD
Ma la buona volontà non basta, ci vuole la costanza che ti dà solo il seguire un corso! ;)))
Quindi: giovedì seconda lezione!
Vado a fare i compiti... :PPP


domenica 25 ottobre 2009

DONNE

Giovedì pomeriggio sono andata a cinema: Viola di mare, un film di donne per un pomeriggio di donne.
Iniziato sul treno.
[Per andare a cinema devo prendere almeno due mezzi di trasporto, e, se consideriamo il fatto che, quand'ero bambina, qui c'erano almeno dieci sale cinematografiche, e che, adesso, c'è solo un cinemateatro che fa quel che vuole, la si può solo ritenere una vera indecenza!]
Dove, cuffiette dell'mp3 (è strana, da dire, questa cosa! ;DDD) nelle orecchie e penna sul blocchetto (le situazioni me le ricordo sempre, ma, a volte, le battute, se non le scrivo subito, me le perdo, anche se il senso no), una signora, sedutamisi a fianco dall'altro lato del corridoio, prima mi chiede indicazioni per raggiungere la metropolitana attraverso gli impedimenti dei lavori in corso, poi se sto scrivendo un romanzo.
Ho risposto anche alla seconda domanda.
(In verità la scena non apparteneva al romanzo, ma a uno dei racconti, solo... non era il caso di star lì a dare tante spiegazioni!)
Ed è nata una amichevole discussione, proseguita anche in metropolitana, su letteratura e scrittori, antichi e moderni, e sul fatto se valga o no la pena di leggere questi ultimi.
Secondo me, per alcuni di loro, la risposta è si.
Secondo lei, no.
Ma le sue motivazioni per aver, a detta sua, smesso di leggere, sono più complesse della semplice qualità dello scritto.
In effetti, la signora, elegante e di una sensualità intrigante, la si potrebbe considerare un personaggio da romanzo, solo che è reale.
[E quindi, quel che mi ha detto di sé, rimarrà una confidenza! ;))) ]
Sul treno della metropolitana, causa la folla, è salita prima di me, e, gentilmente, mi ha conservato un posto. :)))
I restanti due del settore erano occupati da altre donne, e, mentre lei mi diceva che la gente non legge, la ragazza di fronte a me ha tirato fuori un libro, così la discussione è proseguita a quattro.
Sono stata la prima a scendere, e, mentre mi preparavo a farlo, la signora mi ha chiesto come mi chiamavo, nell'eventualità un giorno pubblicassi qualcosa.
Gliel'ho detto.
Poi ho raggiunto il cinema.
E mi sono accorta di essere andata a quello sbagliato!
Fortunatamente, quello giusto era poco lontano ed ero in anticipo anche lì! ;DDD
Non che la mini avventura non valesse la pena dell'uscita, ma volevo vedere Viola di mare!
Nelle presentazioni mi avevano conquistato l'espressione nel farlo e la frase stessa che la madre pronuncia davanti al prete.
E' stato questo, più che l'argomento, che pure mi stuzzicava, a farmi venire la voglia di vedere il film!
La storia regge e non si fa fatica, né a seguirla, né a solidarizzare coi personaggi.
E non parlo solo delle due ragazze, Angela/Angelo e Sara, ma di tutti.
Questa, però, è una delle cose che fa riflettere!
Ognuno ha le sue ragioni per agire come agisce, e sono tutte valide, anche se alcune non condivisibili.
E' il ruolo occupato da ciascuno nella società che determina e guida i comportamenti di tutti, ma, allo stesso tempo, permette l'artificio in grado di consentire alle due protagoniste di vivere, quasi alla luce del sole, la loro storia d'amore.
Proprio tutto l'amore che, attraverso una serie di comportamenti, gli altri personaggi riversano sulle due ragazze, però, mi fa chiedere: è possibile che, salvate le 'apparenze', siamo tutti buoni e tolleranti davanti alla sessualità 'non convenzionale'?
Certo, qualche dimostrazione di vaga ostilità viene rappresentata, ma il suo peso sulla vicenda è praticamente nullo.
E a me sembra irreale!
Forse perché mi guardo intorno oggi e quello che vedo mi sconcerta, e, allora, posso solo pensare che il mondo è peggiorato!
Anche se non sono a conoscenza di un qualsiasi periodo in cui gli omosessuali se la siano passata bene!
Nonostante l'intolleranza non sia legge per ognuno di noi, Viola di mare ha il sapore di una favola.
Amara, ma con un tristissimo lieto fine.
La scena conclusiva, nella chiesa, con ciò che sottintende, è quella che mi è piaciuta di più.
Ma di 'sottintesi' lasciati alla fantasia di chi guarda, di argomenti accennati e abbandonati, nella narrazione, ce ne sono stati un po' troppi: dalle 'pratiche' del prete (che sembravano esercitarsi in una direzione diversa da quella che era), all'amicizia che lega i protagonisti più giovani (senza la quale, tutta una serie di azioni successive non me le spiego!), alle 'abitudini' del padre di Angela (di cui non c'era possibilità di accorgersi).
Le donne, nonostante tutto, la fanno da padrone, e questo, se può essere inteso positivamente, richiama, però, l'attenzione sul fatto che la realtà è diversa.
In linea di massima, non nei casi particolari.
Sull'immagine finale, una nota indica che il film è ispirato ad una storia vera, ma, dopo i titoli di coda, una dicitura avverte che 'ogni riferimento a fatti o persone realmente esistiti è puramente casuale', quindi una ricerca su internet (qui) mi segnala che la sceneggiatura è liberamente tratta dal romanzo di Giacomo Pilati 'Minchia di Re'.
E allora mi viene voglia di dire la mia: se siete capaci di spiegare il motivo per cui una donna che ne ama un'altra dev'essere rinchiusa in cantina finché non cambia idea, portatelo a vedere ai vostri figli, maschi e femmine, perché si rendano conto al più presto di una cosa che mi piace riportare con le parole di uno scrittore che è riuscito a renderla in maniera superbamente semplice:

"Come può un pensiero o un sentimento che trasfigura il mondo e lo vivifica e rende ogni giornata importante, pur colmandomi dolorosamente di malinconia e di desiderio, come può essere altrimenti che buono?"

[Alan Bennett - Scritto sul corpo - Adelphi]


martedì 20 ottobre 2009

'77

Mi è tornato in mente stanotte, quando, poco prima che gli ululati della bestia meccanica mangiacarta (la più silenziosa del branco, devo ammettere) raggiungessero la mia zona, mi sono svegliata.
(E' una sincronia che, il più delle volte, mi salva dagli incubi!)
Sognavo.
Che qualcuno mi aveva ridato il suo numero di telefono in una forma strana (cosa per altro vera), e, dopo averlo io digitato sul cellulare, questa persona, ovviamente, mi rispondeva, e mi faceva presente che, la prossima volta, me l'avrebbe fornito in cinese. (!)
Al che ho replicato che la cosa non mi dispiaceva, perchè stavo appunto convertendo i caratteri della tastiera in quella lingua!
(Per la cronaca: un telefono di casa ha le cifre cinesi accanto a quelle arabe! ;PPP ;DDD)
Dopo aver preso appunto del sogno, spenta la luce, mi è tornato in mente il '77.
Che, si, è pure un numero che mi fa venire in mente la persona del sogno, ma, in effetti, è -era- il nome di un negozio di abbigliamento che c'era al Viale (Leonardo da Vinci).
Apertosi prima del 1977, forse nel 1975-1976, perchè avevo il concetto temporale di 'anno', e quindi andavo a scuola (ci sono andata presto!), sicuramente passandoci davanti, ricordo che mi chiedevo cosa avrebbe fatto dopo quell'anno!
Nella mia logica non aveva senso mantenere quella denominazione già nel '78!
E a nulla valevano le giustficazioni dei 'grandi' che fosse solo un nome, uno come un altro!
Mi è tornata in mente la vetrina con le finiture metallizzate e la scritta in blu elettrico plastificato.
(Magari i colori non erano esattamente quelli, non così netti, almeno, chissà?!)
Ho rivisto pure qualche vestito... poi la bestia ha cominciato a ululare e mi ha distratto.
Ce n'è voluto perchè mi riaddormentassi! :PPP
Non ricordo quando il '77 abbia chiuso.
Sicuramente è rimasto aperto per tutti gli anni '80. E forse oltre.
Con mia somma meraviglia! ;DDD

CITAZIONE MUSICALE n°10

"I'm crazy for you
touch me once and you'll know it's true..."

[Madonna - Crazy for you]

('Sana' pazzia? ;DDD)


CITAZIONE LETTERARIA n°10

"Quando si è innamorati si vive sempre sul marciapiede di una stazione."

[Violette Leduc - Therese e Isabelle - Baldini & Castoldi]

(...e il treno non arriva mai! :PPP)


RICICLARE???

Su Internazionale n°817 (che si fa per una Cartolina da Zagabria! ;DDD), nella rubrica dedicata alla scienza, c'è un articolo, che ha per argomento l'Ethical living, dal titolo 'Meglio i cd o gli mp3?', dove si mette a confronto, in termini di consumo energetico e di materiali, i due tipi di supporto per la musica.
Ovviamente l'mp3 è più 'ecologico'.
Non ci volevano i ricercatori universitari per decretarlo! E, onestamente, trovo il loro studio una perdita di tempo e di denaro.
Perchè non è per qualche cd+libretto+custodia che il mondo andrà in rovina.
Dovremmo fare a meno di tante altre cose molto più 'inquinanti', allora!
Qualsiasi imballaggio lo è, ma serve!
E qualsiasi notizia scritta su carta ha il suo valore!
In fondo all'articolo ci si rammarica di non avere dati relativi ai dischi in vinile, tranne il rilevamento che la copertina di carta è più 'ecologica' (come se non venisse da un albero pure quella!), ma i dischi stessi sono in pvc e quindi difficili da riciclare.
Più del perchè -per altro ovvio- si perda tempo in questi 'studi', invece di utilizzarlo in altri, volti a modificare i mezzi di produzione o di riutilizzazione dei materiali, mi domando: perchè mai si dovrebbero riciclare i dischi???
Chi proprio è capace di farne a meno può, convenientemente, venderseli! Qualcuno disposto a comprarli c'è sempre! :)))


mercoledì 14 ottobre 2009

SOPPRESSIONI

Veder scomparire il tuo programma preferito non è piacevole.
Soprattutto quando i motivi addotti per l'azione lasciano perplessi e amareggiati.
Uno di questi è il famigerato 'calo di ascolti', ma il mio parere di ascoltatore non è stato richiesto!
D'accordo, non erano tenuti a consultarmi... ma, allora, questi dati da cosa li ricavano?
Siamo forse controllati di nascosto al punto che, se uno, per una settimana, non accende la radio viene classificato come 'utente non frequentante'? Non voglio neanche pensarlo!
E non voglio neanche prendere in considerazione l'associazione in rima 'cultura=seccatura'.
Tanto resta solo il fatto che un programma di rara intelligenza, eleganza e piacevolezza come 'Alle 8 della sera' non viene più trasmesso.
Non mi basta la solidarietà su Facebook, non mi basta il podcast!
Mi manca la sua presenza, a quell'ora, alla radio.


giovedì 8 ottobre 2009

GUIDE TURISTICHE

Ieri sono stata nel capoluogo: dovevo prendere un paio di cose alla FNAC, e ritirarne un altro paio in fumetteria.
Il percorso prevedeva di passare prima a ritirare i fumetti (anche perché, quando ne esce un volumetto all'anno, l'attesa è dura! ;PPP) e poi andare su.
Insomma: autobus-piedi-funicolare.
Vado al terminale ad aspettare la partenza di uno ancora vuoto e mi ci siedo.
C'erano un paio di persone, dentro, e, dopo di me, sale un gruppetto che non fatico ad identificare come famigliola di turisti (lui, lei, la figlia) e guida da strada improvvisata, a conoscenza del minimo indispensabile di inglese da strada.
Pochi secondi dopo, un autista ci comunica che dobbiamo cambiare autobus: quello in partenza è la vettura ferma due file più in là. [n.b.: su quel mezzo, fino a pochi minuti prima, c'era scritto: 'vettura in prova'. (!!!)]
Scendiamo e saliamo sull'altro, e noto che la guida improvvisata non segue i suoi 'assistiti'.
Non faccio in tempo a sedermi, che lei si avvicina, e, occupato, in laterale, il posto unico davanti al mio, mi chiede, in buon italiano, dove scendere per andare a Castel Nuovo e un altro posto lì vicino, se ben ricordo, Palazzo Reale.
Ora, poiché attorno a Castel Nuovo ci sono i cantieri per i lavori inerenti la nuova metropolitana e si può dire che l'area e la forma degli stessi cambino di settimana in settimana, ho cercato di spiegare alla signora, sprovveduta di mappa, dove fossero le cose da lei cercate e dove le relative fermate dell'autobus, sia a voce, sia facendole uno schema sulla mia mano.
Quando ho parlato di 'ultima fermata' del giro dell'autobus, un vecchi-etto (-accio), dall'altra fila di sedili, mi ha interrotto, e, dopo un 'ma come fanno a capire!', di una gentilezza e una considerazione per le capacità intellettive di tutti gli interessati alla vicenda veramente eccezionali, ha aggiunto, tronfio e soddisfatto 've lo dico io, dove scendere!', e, poiché io e la signora, pur avendo assentito, continuavamo a parlare, lo ha ripetuto, in tono stizzito e autoritario, per zittirmi.
La signora mi ha messo una comprensiva mano sulla spalla e via così.
Ma non ci potevo pensare!
E allora, senza tener conto delle parole della prima guida improvvisata, perché è ormai grossolana abitudine rivolgersi in inglese a qualsiasi straniero, le ho chiesto: "Do you speak English?".
Mi aveva infatti detto di venire dal Canada: avevo il 50% delle possibilità di continuare a conversare e ci ho preso! Alla faccia dell'impiccione! ;PPP ;DDD
In prossimità della prima delle fermate incriminate (quella scelta da lui, per visitare prima il castello), ho detto, ironicamente, alla signora, che li affidavo alla guida autopropostasi, ma, quando questi, alla domanda di lei, ha fatto, appena, il gesto di 'si, è qui', sono scesa con loro (per me era buona lo stesso), e li ho accompagnati, fra le reti di delimitazione dei cantieri (i cartelli con le indicazioni di percorso non sembrano essere ritenuti necessari), all'attraversamento pedonale per raggiungere il castello, quindi ho indicato loro la direzione degli altri posti che volevano visitare e li ho salutati.
Mi hanno lasciato andare solo dopo baci e abbracci! :)))
A riprova della espansività, già sperimentata in altra occasione, dei Canadesi. ;))) :DDD


sabato 3 ottobre 2009

IL CHIODO FISSO


Ognuno ha il proprio!
Quello di Arthur de Pins sono le donne, il mio è Arthur de Pins! ;DDD
Arthur de Pins e le sue signorine!
Formose, sexy e irresistibili! :)))
Pure i maschietti, però, mi stanno simpatici! ;)))
Arthur, soprattutto! (E ovviamente!) Protagonista maschile quasi assoluto di questa prima (si spera di una lunga serie) raccolta in lingua italiana di argute ed esilaranti avventure, edite dalla BMedizioni.
Sono storie frizzanti e giocose, in cui il rapporto col sesso, dei personaggi, è molto reale, ma anche molto 'leggero'.
(Beh, certo, quando la ragazza di turno scopre che, alla dicitura 'amore' nella rubrica del cellulare, non corrisponde il suo numero, ma quello dell'amante di turno, Arthur non se la passa troppo bene e, dolorante, è costretto a ricorrere all'aiuto di un, più che perplesso, curioso, dottore, però.... ;PPP ;))) ;DDD)
Soprattutto, poi, 'vissuto'.
Sfido chiunque a non essersi trovato in una delle situazioni descritte!
O, quantomeno, in una simile! ;)))
Solo che, qui, ci si può ridere sopra e accettarla per quello che è! :)))
Non fa male vedersi rappresentati, anche se in altri panni, a fumetti: si sdrammatizza e si va avanti.
A rifare quello per cui si è riso! :DDD
Consiglio una visita al http://www.arthurdepins.com/.
E' completamente nuovo, nell'impostazione e nella grafica, da quello a cui, dopo una piccola ricerca, sono giunta anni fa, seguendo la scia delle sue signorine, su internet.
Le chiamo (e l'ho sempre fatto) signorine, per la loro eleganza, che si manifesta anche in quei momenti che potrebbero essere di puro imbarazzo, così come chiamo maschietti i suoi protagonisti maschili, perché, nonostante potrebbero fregiarsi anch'essi dell'appellativo di 'signorini' (sempre per una certa eleganza), in loro prevalgono quelle caratteristiche più proprie del 'maschio'.
Fa piacere ritrovarsi fra le mani 'Il chiodo fisso'!
Ieri sera l'ho letto tutto d'un fiato, incapace di fermarmi, pur sapendo che il numero delle pagine non si sarebbe, per puro desiderio, moltiplicato.
E adesso devo aspettare (e sperare) nel seguito... ;PPP ;DDD


lunedì 28 settembre 2009

CELEBRATION


Appena varcata la soglia della FNAC, le note hanno raggiunto le mie orecchie, e i miei piedi hanno cominciato a muoversi ad un ritmo diverso.
Trenta secondi dopo avevo già deciso: 'lo compro!'.
Cosa importa se gran parte (si, qualcuna mi manca!) delle canzoni le ho già?
E una hits collection in 2 cd è una tentazione troppo grande per osare resistere!
Lo so, ero andata lì per 'No Baggage' di Dolores O'Riordan, ma...
Madonna è Madonna!
E a me piace! Da sempre!
Certo, non sono la fan tipica: non mi sono mai vestita come lei, non sono mai riuscita ad esternare alla sua maniera il mio modo di essere trasgressiva, ma l'ho sempre ammirata.
E ho sempre pensato che chi la critica l'invidia!
Fermo restando che i gusti non sono gli stessi per tutti e che nessuno, men che mai lei, è perfetto!
Ma del resto... perché dovrebbe esserlo al di fuori del personaggio che si è costruita addosso e che la fa essere quel che è?
Vera e unica.
Imitata e inimitabile.
Irraggiungibile!

(L'acquisto di 'No Baggage' è solo rimandato! ;))) )

martedì 15 settembre 2009

CITAZIONE MUSICALE n°9

"September's here again
September's here again..."

[David Sylvian - September]

(-sospiro-)


CITAZIONE LETTERARIA n°9

"Sono gli stati d'animo che costituiscono la bellezza della vita. Abbandonarsi a tutti gli stati d'animo è vivere realmente."

[Robert Hichens - Il garofano verde - Longanesi & co.]

(E' vero! Belli o brutti che siano! :))) )


giovedì 10 settembre 2009

E ancora Amélie...

Nothomb, sempre e soltanto lei! :)))
Ben prima di comprare, e leggere, 'Né di Eva né di Adamo', avevo trovato sulle bancarelle Sylvie (testo originale a fronte e traduzione di U. Eco), e Le figlie del fuoco/La Pandora/Aurelia, entrambi della casa editrice Einaudi, di Gerard de Nerval.
Come al solito, nonostante la curiosità, nata sulle pagine e nella rubrica di posta 'dal buio...' di Dampyr (Sergio Bonelli Editore), non avevo letto subito questi racconti.
Erano lì, in attesa del solito 'momento giusto'! ;PPP ;DDD
Amélie Nothomb, non ricordo a quale proposito, in 'Né di Eva né di Adamo', nomina Nerval.
Non è stato tanto il percepire la venuta del fatidico 'momento giusto', che pure si è manifestato, prepotentemente, al termine di 'Né di Eva né di Adamo', quanto la sensazione di familiarità, quel "Ah, si, lui!", (seguito da un soddisfatto "Ce l'ho!") nel leggere questo nome, che mi ha fatto aprire, senza indugio, Le figlie del fuoco (Sylvie è uno dei racconti).
E scoprire, per di più, in esso, vicinanze geografiche, fisiche e mentali, inaspettate! ;DDD
Mi piace ritrovare i libri nei libri! :)))
O scoprirne di nuovi attraverso essi! ;)))
Ho due debiti immensi di questo genere con Napoleone (Sergio Bonelli Editore) per Manuel Vazquez Montalban, e con Generation of love di Matteo B.Bianchi per una serie di autori fra cui Christopher Isherwood.
Ma, tornando a Amélie Nothomb... la settimana scorsa, alla FNAC, un libro (anzi due in uno!) ha attirato la mia attenzione: Chéri e La fine di Chèri (ed. Adelphi), di Colette.
Senza pensarci troppo, l'ho preso.
E l'altro ieri, finalmente, ho cominciato L'entrata di Cristo a Bruxelles, in attesa già da un po'.
Nel primo dei due racconti da cui è costituito, quello che dà, appunto, il titolo al volume, Amélie Nothomb nomina... Colette! :DDD
Ecco, questa è una di quelle 'coincidenze' che mi piacciono particolarmente, che mi divertono, che mi rendono felice! :)))
Magari non leggerò adesso Colette, passerà qualche giorno (e qualche libro), ma la sensazione che c'è un legame tra tutti i libri, e tra i pensieri di chi li scrive e di chi li legge, sarà, una volta di più, presente e forte.
Sempre a proposito di 'L'entrata di Cristo a Bruxelles', devo ammettere che, nonostante Colette e la genialità del racconto omonimo, quello che mi è piaciuto di più è stato l'altro brano: Senza nome.
Titolo ambiguo, questo, applicabile sia al racconto in sé, sia a quel che succede dentro di esso.
Più che mai, quindi, è vietato svelarne la trama! No, no, e assolutamente no!
Sciuperei il piccolo capolavoro che è! ;))) :DDD

sabato 5 settembre 2009

Sempre a proposito degli A-HA...

Mai avrei immaginato che un commento a un post mi avrebbe convinto a vincere la pigrizia! Eppure è stato così!
Mi sono iscritta al fan club italiano : a-ha Italia . :)))
E ho scoperto che piacciono pure a Francesca!
Strano come, pure parlando con lei del mio romanzo, questo fatto non sia mai venuto fuori!
Probabilmente la questione 'colonna sonora' non è mai stata toccata... :PPP
Altro effetto immediato del post è stato farmi tornare in mente la storia dei cd!
Perché ognuno di essi ne ha una, che racconta quando, come, e dove è stato comprato.
(sono storie diverse da quelle legate alla musica che contengono!)
Ovvio che la cosa riguardi tutti i miei dischi, ma, vedere quelli, tutti insieme, in posa, ha fatto riaffiorare alla memoria le loro.
Dal 'corteggiamento' di Headlines and deadlines in un negozio di elettrodomestici, all'acquisto, a Mosca, di Lifeline, (E, fra Mosca e S.Pietroburgo, Take on me raggiungeva le mie orecchie almeno una volta al giorno! ;DDD) alla ricerca, fra negozi di nuovo e di usato, di tutti gli altri.
Perché è vero che gli a-ha li ho sempre seguiti, ma i dischi ho cominciato a prenderli quando ho potuto!
(Eh, che gran cosa è stata per me la radio! :))) )
Comunque, riflettendoci, è strano come, certi soggetti musicali, li trovi, di preferenza, in determinati negozi! E parlo pure, adesso che tanti hanno chiuso, per i megastore!
Gli a-ha, per esempio, tranne quei due, li ho presi tutti fra Fonoteca dell'usato (i vecchi) e la FNAC (i nuovi)!
Non mi è mai venuto in mente di chiederli in altri posti, tipo Fonoteca del centro storico, (venti metri lontana da quella dell'usato) dove pure ho preso gli Stereophonics che non avrei mai trovato all'usato!
Misteri del mercato!
Però, questa ricerca mirata mi piaceva, e la portavo avanti senza problemi e senza fretta!
Da quando Fonoteca del centro storico (sigh!), Fonoteca dell'usato, la mitica Telia, e tanti altri non ci sono più, la caccia prosegue per i negozi rimasti e per i megastore. I miei preferiti sono sempre Fonoteca (la prima) e la FNAC.
E un motivo c'è! ;)))
Qualunque cosa chieda loro (e talvolta le mie richieste sono veramente strane, da Divine a Sheila, da Alex Ubago a Dima Bilan, passando per i Vacuum e i Deine Lakaien!), cercano sempre di accontentarmi senza uscirsene con meravigliati, sprezzanti, e quanto meno insulsi 'Chi?' 'Che cosa?', con cui hanno risposto, da dietro ad altri più quotati per fama (immeritata) banconi, alle mie precise e dettagliate richieste.
E se non possono farlo mi indirizzano altrove.
Certo, potrei cercare direttamente su internet, ma il piacere della ricerca, da cui vengono fuori impensabili e casuali 'ritrovamenti' (come un singolo dei giapponesi L'Arc-en-Ciel), è per me irrinunciabile!
A internet, farebbero bene ad attingere, per recuperare informazioni, anche seduta stante, certi commessi, così da evitare figuracce indimenticabili! (Ma loro sono tipi 'tosti'! Impermeabili a queste cose! ;PPP)



domenica 30 agosto 2009

A-HA

Si, proprio loro, quelli di Take on me! ;DDD
Fossi in loro mi offenderei ad essere ricordata solo per quello, ma l'associazione di idee è immediata e inevitabile.
Del resto, Take on me, la si ascolta, la si balla, ancora.
Ovunque vada, quando esco dall'Italia la ritrovo.
O è lei che trova me!
Così ho imparato che è superfluo portarmela dietro. (Però, per ogni evenienza, sull'mp3 c'è! ;))) )
E, del resto, per me, gli a-ha sono anche quelli di Manhattan skyline, della temporalesca versione di Crying in the rain, di Slender frame, di Lifelines, Dark is the night, Celice... di tutte le loro canzoni, insomma! :)))
Mi piacciono, gli a-ha.
(E, in argento e nero, pure se ci sorrido su, trovo Morten, Magne e Pal, affascinanti come sempre! ;))) ;PPP :DDD )
Mi piace la tranquilla allegria della loro musica. La sensazione, ascoltandoli, di essere sempre in vacanza!
(In letteratura questo effetto me lo fa Dostoevskij! ;))) )
Mi piace il loro attraversare il tempo così come sono: sempre uguali, ma mai identici, a se stessi.
Con la capacità di farti provare quelle sensazioni, farti vivere quelle atmosfere, senza dover, per forza, ascoltare sempre lo stesso disco.
Anche il nuovo, 'Foot of the mountain', è così.
E il vento norvegese, in questa afosa estate mediterranea, è particolarmente gradito! :DDD
Sono due settimane (è arrivato alcuni giorni prima di Ferragosto) che, quando lo ascolto... beh, il caldo non lo sento, e, davanti agli occhi e nelle orecchie, mi scorrono immagini e parole dei capitoli ancora da scrivere del romanzo!
(Un perché c'è: gli a-ha costituiscono parte della colonna sonora del romanzo, e non solo! Ma è troppo presto per le spiegazioni! ;))) )
Posso dire che questo è un altro dei loro dischi con il quale mi sento pienamente in sintonia.
(Come con East of the sun west of the moon o Lifeline)
O forse lo è lui con me, perché... ecco... niente e nessuno me ne aveva segnalato l'uscita, ma mi trovavo alla FNAC, reparto musica, settore R-Z (cioè quello diametralmente opposto alla A, e con due file di espositori a separarli), e una voce all'orecchio, (il sinistro, direi! ;P) o meglio, all'interno dell'orecchio, (perché non è stato nessuno dei commessi, che pure conoscono i miei gusti) mi ha detto: "Vai a vedere: c'è il disco nuovo degli a-ha.".
Non ci ho creduto, ovviamente. Ho continuato a guardare negli altri settori, però, poi, la curiosità mi ha spinto ad andare a controllare.
'Foot of the mountain' era lì.
Non volevo crederci! L'ho preso in mano e ho cominciato a ridere come una matta! Contenta, però! ;DDD
E mi sono guardata attorno: davvero, in quel momento, non c'era nessuno!
E allora ho capito: a segnalarmelo è stata proprio la voce della sintonia! ;))) ;PPP :DDD
Comunque, magari, alla mailinglist mi iscrivo... :DDD



venerdì 21 agosto 2009

RUMORE 2


Un altro rumore estivo a cui ci siamo dovuti abituare, è quello dei canadair che sorvolano la nostra area per andare a rifornirsi di acqua a mare e poi ripassano per andare a scaricarla sulle zone incendiate.
Fanno su e giù per ore. A volte per l'intera giornata! :P
Volano talmente bassi che ti sembra di poter guardare negli occhi i piloti! (quando non che vadano ad impigliarsi nelle antenne! :S)
Ovviamente non mi riesce mai di scattare la foto in quel momento! ;DDD
Davvero però, in certi momenti, sembra che l'acqua la stiano venendo a prendere sul terrazzo!
Certo, se serve... :PPP ;))) :DDD

VARIAZIONI DI COLORE


Ok, giallo fa uno strano effetto... un po' da elfo, non so perché! (e dire che volevo usare il verde!) ;D
Ma trovo che sempre e solo bianco annoi!
Me, quanto meno! ;)))
(infatti il monocolore è bandito dalle mie unghie! ;P)
Quindi, a parte le lunette di colore diverso per ogni dito della mano che vidi, tantissimo tempo fa, su un giornale, pubblicizzare non ricordo più quale smalto per unghie, ho in mente di sperimentare, coi materiali a disposizione, altre fantasiose possibilità!
Niente disegnini, però! Per quelli, la pazienza manca! ;DDD
Piuttosto... questa cosa delle lunette colorate, bianche soprattutto, mi ha fatto tornare in mente un episodio di tanti anni fa, quando i professori si meravigliavano di come potessi disegnare con le unghie lunghe, (si può farlo benissimo! anche se erano davvero lunghe! ;DDD) ma smalto, proprio per salvaguardare i disegni, non ne usavo.
Qualcuno mi chiese, osservandomi le dita, perché le unghie avessero quel doppio colore: essendo abituato a rosicchiare le sue, il soggetto in questione non si era mai reso conto della parziale trasparenza, dovuta all'essere libera dalla carne, dell'area superiore! :DDD
Chissà se se la ricorda, questa cosa! :)))
In compenso, io, la consistenza della sue mani, me la ricordo ancora benissimo! ;*

venerdì 14 agosto 2009

CITAZIONE MUSICALE n°8

"It is a lovely thing that we have
It is a lovely thing that we
It is a lovely thing, the animal
The animal istinct..."
[Cranberries - Animal istinct]

(Ecco, una cosa su cui dovremmo fare più affidamento! ;))) )


CITAZIONE LETTERARIA n°8

"La lingua dice una cosa giusta: darsela a gambe vuol dire salvarsi. Se stai morendo, scappa. Se stai soffrendo, datti una mossa. Non esiste altra legge che il movimento."

[Amélie Nothomb - Nè di Eva nè di Adamo - Voland]

(Da mettere in pratica in qualunque situazione lo richieda! ;))) )


BUON ESEMPIO



Per una volta sono riuscita a darlo! Il 'buon esempio', intendo! :DDD
O forse dovrei, più realisticamente, ammettere: 'veder bloggare, viene la voglia'! ;)))
Comunque sia, la settimana scorsa, F.C. ha dato (finalmente) un'occhiata al mio, e anche a lei è venuta la voglia di averne uno. :)))
Così, detto fatto, adesso, in rete c'è: 'Disegni di niente'! :DDD
Mi fa piacere che, fra, appunto, un disegno e l'altro, Francesca abbia trovato il tempo di realizzare questa cosa e lo stia facendo con entusiasmo.
Poiché la causa di tutto è stata, probabilmente, la citazione letteraria n°7, che mi ha chiesto di poter riportare sulla sua pagina di Facebook, voglio dedicargliene una, adatta a questo piccolo evento che la riguarda.
E' presa da uno dei libri di uno scrittore che è anche un caro amico e mi sembra colga in pieno un aspetto, che sembra di minore importanza ma non lo è affatto, di una realtà che tutti cercano ma che pochi riescono a definire, concretamente, a parole.
Eccola:


"... in cosa consiste, in fondo, la libertà se non nel ritagliare, con forbici invisibili, un pezzetto di tempo tutto per noi?"


[Francesco Costa - La volpe a tre zampe - Biblioteca Universale Rizzoli]