venerdì 30 gennaio 2009

VACANZE

Non è ancora finito gennaio, ieri è stata la prima vera giornata di sole da dieci giorni a questa parte, la cima della Montagna era bianca di neve (anche se il sole, sul lato sud, stava cominciando a scioglierla) e tutta la gente che ho incontrato in giro parlava di... vacanze! Quelle estive!
Ora, capisco che, con questo tempo (non solo atmosferico), l'unica cosa che resta da fare è pensare al sole, al mare, alle vacanze appunto (e soprattutto a come permettersele), ma... non è davvero troppo presto?
Eppure sia le ragazzette in fumetteria che i giovincelli al fastfood si stavano davvero organizzando! Portafoglio alla mano, a dire il vero, perché i ragazzetti d'oggi sono concreti nelle loro cose!
Insomma, si, mi sono messa ad ascoltare! ;DDD
Le ragazzette, di vista, le conoscevo, e forse, proprio per questo, al di là del discorso in sé, non mi interessava troppo seguire quel che dicevano.
I giovincelli, invece, sono stati, proprio perché sconosciuti, più interessanti!
Non riferirò i fatti loro! ;))) Quelli li tengo per me! ;PPP ;))) Però certe considerazioni che hanno fatto sulle vacanze, sulla convivenza in vacanza, sugli amici in vacanza valgono universalmente!
Eravamo vicini di tavolo: anche volendo, non potevo non sentire! E comunque non stavano parlando in segreto!
Insomma per farla breve, quando uno di loro mi ha coinvolto con un 'dico bene?' a proposito del 'fare i servizi in vacanza', non ho potuto far altro che dare il mio incondizionato assenso! ;DDD (a cercare una soluzione vacanziera che permetta di non farli, ovviamente!)
Per non parlare del 'mettere d'accordo più di tre teste' sul da fare! Ma il commento, questa volta, non l'ho esternato. Memore di passate esperienze la pensavo esattamente come loro! La compagnia è bella, ma stressante! In parole povere (e bieche): 'più si è, peggio è'!
Ma se non c'è tolleranza e spirito comunitario anche in due o tre la vacanza può diventare un inferno!
Detto questo, quando, dopo averli educatamente salutati, augurando loro, con tutta l'ovvietà possibile, un sincero 'buone vacanze', sono uscita dal fastfood, un pensiero, anzi un paio, mi si sono affacciati alla mente: dove vado in vacanza quest'estate? con chi ci vado? e soprattutto: quando mi sbrigo a decidere?
Una mezza idea ce l'ho... ma è davvero troppo presto per pensare di realizzarla! ;DDD
O no? ;)))

mercoledì 21 gennaio 2009

BATTAGLIE QUOTIDIANE

Fra due mesi è primavera.
Bisogna dirlo, crederci, altrimenti è dura, la mattina, mettere la testa fuori al balcone!
Non è una questione di pioggia, o di neve, per chi ce l'ha! E', piuttosto, un problema di 'atmosfera'.
Quella che ci avvolge da un po' è cupa. Umida.
Ma 'umida' non nel senso caldo e languoroso che intende un amico... è umida di acqua stagnante nell'aria, invisibile, impalpabile, fredda.
E uscire da sotto il piumone per affrontarla diventa la prima delle battaglie quotidiane.
La seconda sono le aree pedonali!
Chiudere al traffico automobilistico alcuni tratti di strada per forzare la gente a strabordare dai marciapiedi non è creare un'area pedonale. E' caos cittadino.
Le aree pedonali vanno pensate, progettate. Costruite appositamente. E in maniera da non creare disagio a nessuno. Invece questa, a quel che vedo in giro, non è la regola. Partendo innanzitutto dal fatto che le stesse non vengono percorse dai mezzi pubblici, causando disagio, quando non vero e proprio danno, alle persone che li utilizzano per spostarsi. Se le auto intasano le nostre città limitiamone l'uso e potenziamo i mezzi pubblici! Le distanze ci sono, non possiamo ignorarle e impedire alla gente di percorrerle agevolmente!
Sembra però che la maggioranza delle persone approvi queste disposizioni...
Qual'è il motivo, non lo so. Io, intanto, e più che mai convinta, continuo a camminare sul marciapiedi.

mercoledì 14 gennaio 2009

CITAZIONE MUSICALE n°1

"Protect me from what I want
Protect me from what I want
Protect me from what I want
Protect me
Protect me..."

[Placebo - Protège moi - ]

(speriamo...!)

CITAZIONE LETTERARIA n°1

"Cosa sai fare Paqui Sans? mi domandai. Leggere. Vedere. Viaggiare. Ascoltare. Nulla da offrire in un mercato del lavoro sempre più duro."

[Manuel Vazquez Montalban - Gli allegri ragazzi di Aztavara - ed. Frassinelli]

(mi sa che mi ci identifico troppo! ;PPP)

mercoledì 7 gennaio 2009

ANNO NUOVO

Finalmente l'Anno Nuovo è iniziato e le Feste sono finite!
E si può mettere da parte l'usanza masochista dei 'buoni propositi', la cattivissima abitudine, cioè, che serve ad angosciarti i 360 restanti giorni dell'anno coi peggiori sensi di colpa!
Rendiamoci conto, una volta per tutte, che quel che si fa, si fa, a dispetto di tutte le intenzioni! E quel che non viene fatto, resta tale!
Comunque, in ogni caso, meglio agire che pensare di fare!
(La 'programmazione' lasciamola per mettere in pratica al meglio quel che stiamo facendo!)
E allora, in questa ottica, dando libero sfogo all'istinto, il primo dell'anno ho preso in mano "Cry to Heaven", by Anne Rice, e ho cominciato a leggerlo!
Da troppo tempo, dopo una lunga attesa per averlo tra le mani, stazionava nella pila dei 'da leggere'!
Ma, in questi mesi che ha preso il sole sul comodino, il 'suo' momento non era ancora arrivato! Perché si, se un libro non lo leggi al momento giusto, non te lo godi! E non aveva importanza averlo cercato per anni nelle librerie -in italiano o in inglese era indifferente- e averlo trovato e avuto, in pochi giorni, tramite internet, doveva crearsi quella 'vicinanza' che adesso non mi permette di staccarmici! ;PPP ;DDD
Come in molti altri libri di Anne Rice, la musica qui ha un ruolo importante, direi, nello specifico, fondamentale, ma, trattandosi di Opera, non sono sicura, alla fine del libro, di sentire la necessità, come precedentemente è successo, di voler conoscere i brani citati.
Certo, all'inizio della seconda parte, la curiosità di saperne di più sui personaggi e sull'argomento in generale c'è già, ma l'Opera è un genere musicale col quale non sono troppo in sintonia... probabilmente va davvero ascoltata a teatro, e i dischi, per quanto fedeli, non possono riprodurre quel mondo di personaggi, luci, colori, movimenti, che ne è parte essenziale. Ci sono i filmati, è vero, ma se tra lo schermo del cinema e quello di un televisore o di un qualsiasi altro riproduttore di immagini c'è differenza, questa diventa abissale quando li si confronta con un teatro!
Detto questo, rimane il fatto che, quel tipo di cantato, non è fra i miei preferiti, però, dopo il precedente dei Radiohead, non posso escludere, prima o poi, inizi a piacermi!
Del resto, non essendo riuscita a staccarmi dal video di un concerto a teatro degli HIM, allegato all'ultima raccolta... beh, chi lo sa che non mi venga finalmente voglia di 'vederla' pure, la musica!
(Per l'Opera a teatro c'è ancora tempo, credo, anche se l'idea comincia a piacermi! Vedremo... ;PPP ;))) ;DDD)