mercoledì 21 gennaio 2009

BATTAGLIE QUOTIDIANE

Fra due mesi è primavera.
Bisogna dirlo, crederci, altrimenti è dura, la mattina, mettere la testa fuori al balcone!
Non è una questione di pioggia, o di neve, per chi ce l'ha! E', piuttosto, un problema di 'atmosfera'.
Quella che ci avvolge da un po' è cupa. Umida.
Ma 'umida' non nel senso caldo e languoroso che intende un amico... è umida di acqua stagnante nell'aria, invisibile, impalpabile, fredda.
E uscire da sotto il piumone per affrontarla diventa la prima delle battaglie quotidiane.
La seconda sono le aree pedonali!
Chiudere al traffico automobilistico alcuni tratti di strada per forzare la gente a strabordare dai marciapiedi non è creare un'area pedonale. E' caos cittadino.
Le aree pedonali vanno pensate, progettate. Costruite appositamente. E in maniera da non creare disagio a nessuno. Invece questa, a quel che vedo in giro, non è la regola. Partendo innanzitutto dal fatto che le stesse non vengono percorse dai mezzi pubblici, causando disagio, quando non vero e proprio danno, alle persone che li utilizzano per spostarsi. Se le auto intasano le nostre città limitiamone l'uso e potenziamo i mezzi pubblici! Le distanze ci sono, non possiamo ignorarle e impedire alla gente di percorrerle agevolmente!
Sembra però che la maggioranza delle persone approvi queste disposizioni...
Qual'è il motivo, non lo so. Io, intanto, e più che mai convinta, continuo a camminare sul marciapiedi.

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