martedì 27 ottobre 2009

ISKRA

Per un motivo o per un altro, anche quest'anno niente vacanze.
E allora mi sono detta: perché non 'viaggiare' in un'altra maniera? ;DDD
In un 'mondo' e in un 'modo' che mi piacciono tanto quando recarmi di persona nei luoghi di cui voglio, almeno per qualche giorno, sentirmi parte! :)))
Quindi, a inizio mese mi sono iscritta all'ISKRA, e, ieri sera, prima lezione di lingua russa!
L'alfabeto, qualche parola, e qualche frase.
Alcune le sapevo, perché la voglia di conoscere questa lingua risale ai miei tredici-quattordici anni, e dopo il viaggio in Russia è aumentata, e qualche piccola cosa, da sola, l'ho imparata! ;DDD
Ma la buona volontà non basta, ci vuole la costanza che ti dà solo il seguire un corso! ;)))
Quindi: giovedì seconda lezione!
Vado a fare i compiti... :PPP


domenica 25 ottobre 2009

DONNE

Giovedì pomeriggio sono andata a cinema: Viola di mare, un film di donne per un pomeriggio di donne.
Iniziato sul treno.
[Per andare a cinema devo prendere almeno due mezzi di trasporto, e, se consideriamo il fatto che, quand'ero bambina, qui c'erano almeno dieci sale cinematografiche, e che, adesso, c'è solo un cinemateatro che fa quel che vuole, la si può solo ritenere una vera indecenza!]
Dove, cuffiette dell'mp3 (è strana, da dire, questa cosa! ;DDD) nelle orecchie e penna sul blocchetto (le situazioni me le ricordo sempre, ma, a volte, le battute, se non le scrivo subito, me le perdo, anche se il senso no), una signora, sedutamisi a fianco dall'altro lato del corridoio, prima mi chiede indicazioni per raggiungere la metropolitana attraverso gli impedimenti dei lavori in corso, poi se sto scrivendo un romanzo.
Ho risposto anche alla seconda domanda.
(In verità la scena non apparteneva al romanzo, ma a uno dei racconti, solo... non era il caso di star lì a dare tante spiegazioni!)
Ed è nata una amichevole discussione, proseguita anche in metropolitana, su letteratura e scrittori, antichi e moderni, e sul fatto se valga o no la pena di leggere questi ultimi.
Secondo me, per alcuni di loro, la risposta è si.
Secondo lei, no.
Ma le sue motivazioni per aver, a detta sua, smesso di leggere, sono più complesse della semplice qualità dello scritto.
In effetti, la signora, elegante e di una sensualità intrigante, la si potrebbe considerare un personaggio da romanzo, solo che è reale.
[E quindi, quel che mi ha detto di sé, rimarrà una confidenza! ;))) ]
Sul treno della metropolitana, causa la folla, è salita prima di me, e, gentilmente, mi ha conservato un posto. :)))
I restanti due del settore erano occupati da altre donne, e, mentre lei mi diceva che la gente non legge, la ragazza di fronte a me ha tirato fuori un libro, così la discussione è proseguita a quattro.
Sono stata la prima a scendere, e, mentre mi preparavo a farlo, la signora mi ha chiesto come mi chiamavo, nell'eventualità un giorno pubblicassi qualcosa.
Gliel'ho detto.
Poi ho raggiunto il cinema.
E mi sono accorta di essere andata a quello sbagliato!
Fortunatamente, quello giusto era poco lontano ed ero in anticipo anche lì! ;DDD
Non che la mini avventura non valesse la pena dell'uscita, ma volevo vedere Viola di mare!
Nelle presentazioni mi avevano conquistato l'espressione nel farlo e la frase stessa che la madre pronuncia davanti al prete.
E' stato questo, più che l'argomento, che pure mi stuzzicava, a farmi venire la voglia di vedere il film!
La storia regge e non si fa fatica, né a seguirla, né a solidarizzare coi personaggi.
E non parlo solo delle due ragazze, Angela/Angelo e Sara, ma di tutti.
Questa, però, è una delle cose che fa riflettere!
Ognuno ha le sue ragioni per agire come agisce, e sono tutte valide, anche se alcune non condivisibili.
E' il ruolo occupato da ciascuno nella società che determina e guida i comportamenti di tutti, ma, allo stesso tempo, permette l'artificio in grado di consentire alle due protagoniste di vivere, quasi alla luce del sole, la loro storia d'amore.
Proprio tutto l'amore che, attraverso una serie di comportamenti, gli altri personaggi riversano sulle due ragazze, però, mi fa chiedere: è possibile che, salvate le 'apparenze', siamo tutti buoni e tolleranti davanti alla sessualità 'non convenzionale'?
Certo, qualche dimostrazione di vaga ostilità viene rappresentata, ma il suo peso sulla vicenda è praticamente nullo.
E a me sembra irreale!
Forse perché mi guardo intorno oggi e quello che vedo mi sconcerta, e, allora, posso solo pensare che il mondo è peggiorato!
Anche se non sono a conoscenza di un qualsiasi periodo in cui gli omosessuali se la siano passata bene!
Nonostante l'intolleranza non sia legge per ognuno di noi, Viola di mare ha il sapore di una favola.
Amara, ma con un tristissimo lieto fine.
La scena conclusiva, nella chiesa, con ciò che sottintende, è quella che mi è piaciuta di più.
Ma di 'sottintesi' lasciati alla fantasia di chi guarda, di argomenti accennati e abbandonati, nella narrazione, ce ne sono stati un po' troppi: dalle 'pratiche' del prete (che sembravano esercitarsi in una direzione diversa da quella che era), all'amicizia che lega i protagonisti più giovani (senza la quale, tutta una serie di azioni successive non me le spiego!), alle 'abitudini' del padre di Angela (di cui non c'era possibilità di accorgersi).
Le donne, nonostante tutto, la fanno da padrone, e questo, se può essere inteso positivamente, richiama, però, l'attenzione sul fatto che la realtà è diversa.
In linea di massima, non nei casi particolari.
Sull'immagine finale, una nota indica che il film è ispirato ad una storia vera, ma, dopo i titoli di coda, una dicitura avverte che 'ogni riferimento a fatti o persone realmente esistiti è puramente casuale', quindi una ricerca su internet (qui) mi segnala che la sceneggiatura è liberamente tratta dal romanzo di Giacomo Pilati 'Minchia di Re'.
E allora mi viene voglia di dire la mia: se siete capaci di spiegare il motivo per cui una donna che ne ama un'altra dev'essere rinchiusa in cantina finché non cambia idea, portatelo a vedere ai vostri figli, maschi e femmine, perché si rendano conto al più presto di una cosa che mi piace riportare con le parole di uno scrittore che è riuscito a renderla in maniera superbamente semplice:

"Come può un pensiero o un sentimento che trasfigura il mondo e lo vivifica e rende ogni giornata importante, pur colmandomi dolorosamente di malinconia e di desiderio, come può essere altrimenti che buono?"

[Alan Bennett - Scritto sul corpo - Adelphi]


martedì 20 ottobre 2009

'77

Mi è tornato in mente stanotte, quando, poco prima che gli ululati della bestia meccanica mangiacarta (la più silenziosa del branco, devo ammettere) raggiungessero la mia zona, mi sono svegliata.
(E' una sincronia che, il più delle volte, mi salva dagli incubi!)
Sognavo.
Che qualcuno mi aveva ridato il suo numero di telefono in una forma strana (cosa per altro vera), e, dopo averlo io digitato sul cellulare, questa persona, ovviamente, mi rispondeva, e mi faceva presente che, la prossima volta, me l'avrebbe fornito in cinese. (!)
Al che ho replicato che la cosa non mi dispiaceva, perchè stavo appunto convertendo i caratteri della tastiera in quella lingua!
(Per la cronaca: un telefono di casa ha le cifre cinesi accanto a quelle arabe! ;PPP ;DDD)
Dopo aver preso appunto del sogno, spenta la luce, mi è tornato in mente il '77.
Che, si, è pure un numero che mi fa venire in mente la persona del sogno, ma, in effetti, è -era- il nome di un negozio di abbigliamento che c'era al Viale (Leonardo da Vinci).
Apertosi prima del 1977, forse nel 1975-1976, perchè avevo il concetto temporale di 'anno', e quindi andavo a scuola (ci sono andata presto!), sicuramente passandoci davanti, ricordo che mi chiedevo cosa avrebbe fatto dopo quell'anno!
Nella mia logica non aveva senso mantenere quella denominazione già nel '78!
E a nulla valevano le giustficazioni dei 'grandi' che fosse solo un nome, uno come un altro!
Mi è tornata in mente la vetrina con le finiture metallizzate e la scritta in blu elettrico plastificato.
(Magari i colori non erano esattamente quelli, non così netti, almeno, chissà?!)
Ho rivisto pure qualche vestito... poi la bestia ha cominciato a ululare e mi ha distratto.
Ce n'è voluto perchè mi riaddormentassi! :PPP
Non ricordo quando il '77 abbia chiuso.
Sicuramente è rimasto aperto per tutti gli anni '80. E forse oltre.
Con mia somma meraviglia! ;DDD

CITAZIONE MUSICALE n°10

"I'm crazy for you
touch me once and you'll know it's true..."

[Madonna - Crazy for you]

('Sana' pazzia? ;DDD)


CITAZIONE LETTERARIA n°10

"Quando si è innamorati si vive sempre sul marciapiede di una stazione."

[Violette Leduc - Therese e Isabelle - Baldini & Castoldi]

(...e il treno non arriva mai! :PPP)


RICICLARE???

Su Internazionale n°817 (che si fa per una Cartolina da Zagabria! ;DDD), nella rubrica dedicata alla scienza, c'è un articolo, che ha per argomento l'Ethical living, dal titolo 'Meglio i cd o gli mp3?', dove si mette a confronto, in termini di consumo energetico e di materiali, i due tipi di supporto per la musica.
Ovviamente l'mp3 è più 'ecologico'.
Non ci volevano i ricercatori universitari per decretarlo! E, onestamente, trovo il loro studio una perdita di tempo e di denaro.
Perchè non è per qualche cd+libretto+custodia che il mondo andrà in rovina.
Dovremmo fare a meno di tante altre cose molto più 'inquinanti', allora!
Qualsiasi imballaggio lo è, ma serve!
E qualsiasi notizia scritta su carta ha il suo valore!
In fondo all'articolo ci si rammarica di non avere dati relativi ai dischi in vinile, tranne il rilevamento che la copertina di carta è più 'ecologica' (come se non venisse da un albero pure quella!), ma i dischi stessi sono in pvc e quindi difficili da riciclare.
Più del perchè -per altro ovvio- si perda tempo in questi 'studi', invece di utilizzarlo in altri, volti a modificare i mezzi di produzione o di riutilizzazione dei materiali, mi domando: perchè mai si dovrebbero riciclare i dischi???
Chi proprio è capace di farne a meno può, convenientemente, venderseli! Qualcuno disposto a comprarli c'è sempre! :)))


mercoledì 14 ottobre 2009

SOPPRESSIONI

Veder scomparire il tuo programma preferito non è piacevole.
Soprattutto quando i motivi addotti per l'azione lasciano perplessi e amareggiati.
Uno di questi è il famigerato 'calo di ascolti', ma il mio parere di ascoltatore non è stato richiesto!
D'accordo, non erano tenuti a consultarmi... ma, allora, questi dati da cosa li ricavano?
Siamo forse controllati di nascosto al punto che, se uno, per una settimana, non accende la radio viene classificato come 'utente non frequentante'? Non voglio neanche pensarlo!
E non voglio neanche prendere in considerazione l'associazione in rima 'cultura=seccatura'.
Tanto resta solo il fatto che un programma di rara intelligenza, eleganza e piacevolezza come 'Alle 8 della sera' non viene più trasmesso.
Non mi basta la solidarietà su Facebook, non mi basta il podcast!
Mi manca la sua presenza, a quell'ora, alla radio.


giovedì 8 ottobre 2009

GUIDE TURISTICHE

Ieri sono stata nel capoluogo: dovevo prendere un paio di cose alla FNAC, e ritirarne un altro paio in fumetteria.
Il percorso prevedeva di passare prima a ritirare i fumetti (anche perché, quando ne esce un volumetto all'anno, l'attesa è dura! ;PPP) e poi andare su.
Insomma: autobus-piedi-funicolare.
Vado al terminale ad aspettare la partenza di uno ancora vuoto e mi ci siedo.
C'erano un paio di persone, dentro, e, dopo di me, sale un gruppetto che non fatico ad identificare come famigliola di turisti (lui, lei, la figlia) e guida da strada improvvisata, a conoscenza del minimo indispensabile di inglese da strada.
Pochi secondi dopo, un autista ci comunica che dobbiamo cambiare autobus: quello in partenza è la vettura ferma due file più in là. [n.b.: su quel mezzo, fino a pochi minuti prima, c'era scritto: 'vettura in prova'. (!!!)]
Scendiamo e saliamo sull'altro, e noto che la guida improvvisata non segue i suoi 'assistiti'.
Non faccio in tempo a sedermi, che lei si avvicina, e, occupato, in laterale, il posto unico davanti al mio, mi chiede, in buon italiano, dove scendere per andare a Castel Nuovo e un altro posto lì vicino, se ben ricordo, Palazzo Reale.
Ora, poiché attorno a Castel Nuovo ci sono i cantieri per i lavori inerenti la nuova metropolitana e si può dire che l'area e la forma degli stessi cambino di settimana in settimana, ho cercato di spiegare alla signora, sprovveduta di mappa, dove fossero le cose da lei cercate e dove le relative fermate dell'autobus, sia a voce, sia facendole uno schema sulla mia mano.
Quando ho parlato di 'ultima fermata' del giro dell'autobus, un vecchi-etto (-accio), dall'altra fila di sedili, mi ha interrotto, e, dopo un 'ma come fanno a capire!', di una gentilezza e una considerazione per le capacità intellettive di tutti gli interessati alla vicenda veramente eccezionali, ha aggiunto, tronfio e soddisfatto 've lo dico io, dove scendere!', e, poiché io e la signora, pur avendo assentito, continuavamo a parlare, lo ha ripetuto, in tono stizzito e autoritario, per zittirmi.
La signora mi ha messo una comprensiva mano sulla spalla e via così.
Ma non ci potevo pensare!
E allora, senza tener conto delle parole della prima guida improvvisata, perché è ormai grossolana abitudine rivolgersi in inglese a qualsiasi straniero, le ho chiesto: "Do you speak English?".
Mi aveva infatti detto di venire dal Canada: avevo il 50% delle possibilità di continuare a conversare e ci ho preso! Alla faccia dell'impiccione! ;PPP ;DDD
In prossimità della prima delle fermate incriminate (quella scelta da lui, per visitare prima il castello), ho detto, ironicamente, alla signora, che li affidavo alla guida autopropostasi, ma, quando questi, alla domanda di lei, ha fatto, appena, il gesto di 'si, è qui', sono scesa con loro (per me era buona lo stesso), e li ho accompagnati, fra le reti di delimitazione dei cantieri (i cartelli con le indicazioni di percorso non sembrano essere ritenuti necessari), all'attraversamento pedonale per raggiungere il castello, quindi ho indicato loro la direzione degli altri posti che volevano visitare e li ho salutati.
Mi hanno lasciato andare solo dopo baci e abbracci! :)))
A riprova della espansività, già sperimentata in altra occasione, dei Canadesi. ;))) :DDD


sabato 3 ottobre 2009

IL CHIODO FISSO


Ognuno ha il proprio!
Quello di Arthur de Pins sono le donne, il mio è Arthur de Pins! ;DDD
Arthur de Pins e le sue signorine!
Formose, sexy e irresistibili! :)))
Pure i maschietti, però, mi stanno simpatici! ;)))
Arthur, soprattutto! (E ovviamente!) Protagonista maschile quasi assoluto di questa prima (si spera di una lunga serie) raccolta in lingua italiana di argute ed esilaranti avventure, edite dalla BMedizioni.
Sono storie frizzanti e giocose, in cui il rapporto col sesso, dei personaggi, è molto reale, ma anche molto 'leggero'.
(Beh, certo, quando la ragazza di turno scopre che, alla dicitura 'amore' nella rubrica del cellulare, non corrisponde il suo numero, ma quello dell'amante di turno, Arthur non se la passa troppo bene e, dolorante, è costretto a ricorrere all'aiuto di un, più che perplesso, curioso, dottore, però.... ;PPP ;))) ;DDD)
Soprattutto, poi, 'vissuto'.
Sfido chiunque a non essersi trovato in una delle situazioni descritte!
O, quantomeno, in una simile! ;)))
Solo che, qui, ci si può ridere sopra e accettarla per quello che è! :)))
Non fa male vedersi rappresentati, anche se in altri panni, a fumetti: si sdrammatizza e si va avanti.
A rifare quello per cui si è riso! :DDD
Consiglio una visita al http://www.arthurdepins.com/.
E' completamente nuovo, nell'impostazione e nella grafica, da quello a cui, dopo una piccola ricerca, sono giunta anni fa, seguendo la scia delle sue signorine, su internet.
Le chiamo (e l'ho sempre fatto) signorine, per la loro eleganza, che si manifesta anche in quei momenti che potrebbero essere di puro imbarazzo, così come chiamo maschietti i suoi protagonisti maschili, perché, nonostante potrebbero fregiarsi anch'essi dell'appellativo di 'signorini' (sempre per una certa eleganza), in loro prevalgono quelle caratteristiche più proprie del 'maschio'.
Fa piacere ritrovarsi fra le mani 'Il chiodo fisso'!
Ieri sera l'ho letto tutto d'un fiato, incapace di fermarmi, pur sapendo che il numero delle pagine non si sarebbe, per puro desiderio, moltiplicato.
E adesso devo aspettare (e sperare) nel seguito... ;PPP ;DDD