giovedì 26 febbraio 2015

CITAZIONE MUSICALE n°74

"E mi sono promesso che non ti cercherò
forse mai più..."

[Tiziano Ferro - Lo stadio ]

(Forse...!)

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CITAZIONE LETTERARIA n°74

"La giovinezza non è l'età in cui si seduce, è l'età in cui si è sedotti."
 
[Colette - Il puro e l'impuro - Adelphi]
 
(Ad ogni età il suo ruolo.)
 
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sabato 21 febbraio 2015

'Napoli appesa a un filo'

'Napoli appesa a un filo', Francesco Costa, iemme edizioni.
Otto racconti, otto 'voce solista' che raccontano la propria storia di 'appeso'.
In senso fisico o psicologico. O in entrambi.
E, a volte, gli 'appesi' sono più di uno a storia.
E le 'corde' hanno tante forme, perché tanti sono i modi di impigliarcisi e rimanere a penzolare nel vuoto, sopra una città che non ti permette di tagliarla, questa corda. O quell'altra.
Perché, quando la tagli, cadi. Sempre.
E indietro, in alto, non si torna.
Otto storie legate da un filo robusto (una corda, appunto) e da un cognome, assolutamente non scelto a caso, che non implica una parentela di sangue, ma di vita, pur nei diversi modi di vedere, di agire, di relazionarsi con gli altri.
Otto storie che, in effetti, sono una sola, perché Napoli è unica e inimitabile (oltre che insostituibile).
Otto voci diverse che provengono da una bocca sola: quella di Francesco Costa, più disilluso, deluso, fantasioso, crudele, acuto, claustrofobico, scatenato, audace, che mai.
Otto aggettivi che, con le rispettive controparti (positivo, risoluto, malinconico, divertente, tenero, disinibito, romantico, surrealistico), riassumono il tenore di ogni storia raccontata, anche se, grazie a quella 'corda', possono riferirsi ciascuno ad ognuna, e confluire e riassumersi, pure, nella nona 'storia', quella costruita nella presentazione, situata nelle alette dei risvolti di copertina, dove l'autore racconta, oggettivo e innamorato, la sua creatura.

Ancora!

Guardare due volte in una settimana 'Funeral Party', senza possedere il dvd, può forse cominciare a chiamarsi dipendenza...

giovedì 19 febbraio 2015

Preferenze televisive

E' quanto meno sconcertante rilevare che, da un po' di tempo a questa parte, l'unico film in prima serata, balzellante come una biglia pazza da un canale televisivo all'altro, che abbia una qualche certezza di essere seguito, senza noia e con divertimento, sia 'Funeral Party'.
Ho richiesto il dvd... si romperà l'incantesimo?

Pudici

Quando fa loro comodo, i colombi vengono ad amoreggiare sul balcone, sicuri di essere lasciati in pace nello scambiarsi quelle smancerie che fanno di loro un simbolo dell'amore corrisposto.
"E va be',", mi sono detta, "per una volta facciamo i valentiniani e mettiamo in giro un'immagine 'vera' delle bestiole!".
Detto-fatto, mi sono armata di telefono fotografante e pazienza.
Il primo è durato, la seconda no, perché la coppietta 'solita', quel giorno non era disposta ad esternare con effusioni l'affetto che di solito manifesta.
O comunque non a portata di foto! (Non era il caso ritrarre l'intero vicinato!)
Così niente colombi di sanvalentino.
Che però continuano ad amoreggiare, incuranti delle mie dimostrazioni vocali di dissenso, sul tetto della veranda!

lunedì 16 febbraio 2015

Paragone (in)volontario

Signora anziana con borsa della spesa alla figlia/amica equipaggiata allo stesso modo: "Noi che siamo abituati a camminare, non ci possimo fermare!".
"Vero!", ho pensato io, "Ormai facciamo concorrenza a ' L'uomo della folla ' (E.A. Poe) !".

mercoledì 11 febbraio 2015

Malinteso

 
Quando, da lontano, li ho visti così, fermi, immobili, le mani aperte a mantenere pagine aperte davanti al viso, per prima cosa ho pensato: "No, non anche qui!", e subito dopo: "Perché ieri sera ho cambiato la selezione di colori sulle unghie?". (Formavano un bell'arcobaleno che avrei fatto passare  sulle pagine, davanti ai loro occhi!)
Poi ho visto il tipo che teneva loro una lezione, di arte o forse di storia, in una lingua che non mi sono sforzata di comprendere, troppo presa com'ero, dopo aver constatato anche la presenza di penne per prendere scarsi appunti, a tirare un sospiro di sollievo.
Un po' più avanti c'era pure un altro gruppo con un'altra insegnante.
Meno male. Per tutti.
Mi resta però la curiosità di sapere da che paese venissero, quale scuola frequentassero: erano troppo attenti! Troppo!