lunedì 27 aprile 2015

Rifletto (a volte)

Non li amo, i miei capelli bianchi.
Però posso fare con convinzione quello che prima facevo con leggerezza.

CITAZIONE MUSICALE n°76

"Oh whatever makes her happy,
whatever makes it alright..."
 
[Suede - Saturday night]
 
(Amore. O devozione.)
 
 

CITAZIONE LETTERARIA n°76

"Niente più mi pesava. Camminavo per la strada leggero come nei sogni."
 
[R. Radiguet - Il diavolo in corpo - Einaudi]
 
(Amore. O felicità.)
 
 

martedì 21 aprile 2015

Anne B. Ragde

La casa editrice Neri Pozza, ha pubblicato, di questa scrittrice norvegese, due volumi: 'La casa delle bugie' e 'I fratelli Neshov'. Il titolo inglese della terza e ultima parte della storia è 'Pastures green' (quelli dei precedenti sono: 'Berlin poplars' e 'Hermit crabs'), ma, attualmente non ne è programmata l'uscita.
Quindi, per ora, non possiamo sapere (in lingua italiana) cosa succederà a ciascuno dei protagonisti di questa storia, raccontata con sapienza e leggerezza, che coinvolge e incuriosisce, che ti fa affezionare ed essere solidale con tutti i personaggi, senza eccezioni. Beh, forse, una eccezione c'è, ma si tratta di una figura che pur nella sua pochezza d'essere, riesce, proprio per questo, addirittura simpatica, pur se non empatica.
La storia, un momento essenziale nella vita dei Neshov, questa famiglia norvegese in cui non tutto quello che appare corrisponde a verità, ma che, pur se inserite in una specifica realtà, in pratica racconta tante piccole verità con cui siamo a contatto ogni giorno, è una di quelle che non si possono raccontare, perché il racconto è la trama stessa, e questa deve essere vissuta, assieme ai protagonisti, leggendo.
Per questo, la trilogia poteva essere un bel volumone, corposo sì, anche se non esageratamente, ma leggero a quella lettura che la bravura di narratrice di Anne B. Ragde sollecita, stuzzicando e appagando.

giovedì 16 aprile 2015

Albicocco

E finalmente sembra un po' primavera!
 
 
(N.B.: l'altro albero che si vede è un ulivo!)

lunedì 13 aprile 2015

Storie in vagone

Entri nel vagone, ti siedi, e, sul sedile di fronte, te li trovi davanti: giovanissimi, appena usciti da scuola, si dividono l'auricolare legato al telefono di lei, su cui, ogni tanto, guardano qualcosa.
Lei non è più una ragazzina, lui è ancora un ragazzino. Ma sono in confidenza.
Forse, anche se lei è una classe più avanti, si conoscono da tanto, e, sì, lui sembra proprio innamorato di lei.
Lei lo sa. Probabilmente le fa pure piacere, ma... vuole lasciarsi il tempo di decidere.
E arrivano loro: compagni di classe di lei.
Alla lei appena arrivata piace il lui appena arrivato.
Aspetta che si sieda sul gradino più in alto, vicino al sedile, e apra le gambe per far sedere lei su quello più in basso.
Anche questo lui conosce i sentimenti di questa lei, ma prende gli occhiali velato-scuri della prima, che con annoiata condiscendenza lo lascia fare, e li indossa.
La nuova lei se ne accorge e il viso le si scurisce, ma non cambia posizione, non si muove, tanto lui non la guarda.
Il treno parte, sale, i posti in piedi sono vuoti, ma, anche se non lo fossero, cambierebbe poco: tutti e quattro continuano le loro attività senza variarle di un movimento.
Non ci sono fermate intermedie: è il diretto, che pochi minuti dopo si arresta e si svuota.
Li lasci uscire tutti prima, perdersi nella folla sulle scale.
E ti chiedi quanto, di quello che hai ritenuto li riguardasse, corrisponda a verità e quanto siano tue fantasie.

giovedì 2 aprile 2015

Merlo a caccia

Si accaniva la creatura!
Ma non so se l'abbia avuta vinta lui o il verme (o chi per esso) che resisteva elasticamente al suo provare a tirarlo fuori dal terreno, perchè, mentre mi accertavo se la foto era stata effettuata, il merlo non era più lì!
In compenso penso sempre alla merla che deve essersi mangiata al volo la lumaca nuda che, tempo fa, ogni notte entrava nella veranda a nutrirsi con la foglia di insalata che le lasciavo... l'ho vista zampettare nella zona dove la creatura poteva rifugiarsi, dare una decisa beccata d'acchiappo e fuggire via. Difficile che si sia salvata, visto che non l'ho vista più!
(La lumaca nuda, intendo! Le merle continuano a cercare lumache e vermi nei vasi e i merli a cantare!)