venerdì 26 settembre 2014

CITAZIONE MUSICALE n°69

"Maybe, maybe it's the things we say,
The words we've heard and the music we play,
Maybe it's our cheapness..."

[Suede - Trash]

(Maybe!)

CITAZIONE LETTERARIA n°69

"E' un vero supplizio vedere certe cose.
I pubblicitari animano qualsiasi cosa ai giorni nostri.
Qualcuno dovrebe sparargli ai piedi. Ci sono dei limiti all'idiozia."
 
[Erlend Loe - Naif.Super - Iperborea]
 
(No, all'idiozia non ci sono limiti.)
 
 

Altre (ri)letture

Certi libri si rileggono per amore, altri non lo si fa senza un motivo.
Così, dopo anni passati in un certo tipo di ricerche, e una discreta pausa da questa attività, ho avuto voglia di rileggere 'Il nome della rosa' [U.Eco, ed. Bompiani].
E' stata la curiosità, il ricordo, la voglia di verifica che mi hanno spinto a riprendere in mano, dopo un trentennio, più o meno, questo libro. E l'ho dovuto comprare, perchè quello dell'epoca non era mio, ritrovandomi così fra le mani una versione 'riveduta e corretta' datata 2013.
Non che, dopo tutto questo tempo, le differenze le noti. Quello che ne pensavo allora continuo a pensarlo anche adesso, fatto salvo il fatto che, rileggerlo è più piacevole che leggerlo, perché, il conoscere la storia ti permette di scremare mentalmente lo scritto, anche senza saltare alcuna parola.
Rileggerlo ha confermato i ricordi, le sensazioni, le impressioni, che da letterarie diventavano reali, che hanno accompagnato il mio lavoro per anni, e che per una sorta di terrore inconscio non ho mai voluto concretizzare e portare in superficie: dal medioevo ad oggi, nel particolare settore che è argomento del libro, nulla è cambiato.
Sto parlando seriamente e con anni di esperienza e esperienze alle spalle.
E non è che avessi bisogno di una conferma da parte di Eco, quanto, piuttosto, del supporto letterario a uno stato di fatto che non è finzione da romanzo.
Nonostante non sia una fan di Eco, e continuo a non esserla tutt'ora, presa dalla buona volontà ho comprato, e letto, anche 'Il cimitero di Praga' [ed. Bompiani], e, utilizzando la tecnica 'scremativa' di cui sopra, la prima lettura non è andata male, ma devo ammettere che anche così è la messa in pratica della storia, l'uso del 'narratore' che non mi piace. Non penso che cambierò idea fra trent'anni, quando, forse, lo rileggerò.
Nel frattempo spero di riprendere un certo altro tipo di ricerche e di non trovarmi in mezzo ai falsari! ;)

Vacanze

Può sembrare strano, ma... non è il caldo dell'estate che mi fa venire voglia di viaggiare, piuttosto questa pioggia, anche se fredda, leggera, accompagnata da un po' di vento che appena smuove le nuvole nel cielo scuro di una serata di fine settembre.
In fondo si viaggia leggeri anche in questo periodo: basta programmare la presenza di un paio di scarpe chiuse e di una giacca calda e impermeabile!
E se, -ennesima ripetizione di citazione- i giardini sono più belli sotto la pioggia, anche le città, a meno di tempeste e tornado, non sono da meno.
Quello 'stare al chiuso' ti permette di capirle meglio.
Del resto la pioggia, altrove, è di casa.
Siamo noi, qui (e magari in Spagna), abituati al sole perenne, che sentiamo la mancanza di questo e la presenza di quella.
E, certo, un raggio caldo, che illumina le gocce, fa sempre il suo effetto, ma un cielo azzurro è piatto senza nuvole!
La meta? Non lo so, davvero, ho solo voglia di vacanze.
L'Europa, l'Europa, ovviamente, ma anche, forse, l'Italia, perché la California è un po' troppo lontana.

lunedì 22 settembre 2014

Promemoria musicale

E' buona usanza, quando una canzone (o più di una, in questo caso) ti tormenta, andarla a cercare fra i dischi (cd) che hai, prima di tentare l'impossibile in qualcuno dei pochi negozi di una certa consistenza rimasti. Potresti scoprire che non solo hai 'Still loving you' degli Scorpions, e 'Real wild child' di Iggy Pop, ma chissà quante altre di cui ti sei completamente dimenticata! :D

domenica 14 settembre 2014

Riletti!

Tratto essenziale, ma attenzione estrema al dettaglio.
Quello che conta, non quello che serve a fare scena, che è diverso da quello che serve a caratterizzare.
Colori decisi, precisi, e che si integrano, quando non lo sostituiscono, al tratto.
Ne nascono disegni ammalianti, ipnotici a volte, che restano vividi e sfumati nella mente così come le storie che raccontano.
Storie di ragazzi e ragazze, storie d'amore di tutti i giorni, storie uniche e speciali.
Così ne 'Il gusto del cloro' [Black Velvet], Bastien Vivès ci parla, coi colori di una piscina coperta, di una storia d'umida e vaporosa simpatia che sconfina nell'amore, probabilmente non corrisposto, e 'Nei miei occhi' [Black Velvet], di un più terreno, universitario, corteggiamento, che viene accettato e incoraggiato finché non viene ufficializzato con un'uscita che forse si rivela fatale.
Storie semplici ma intense, come lo sono tutte quelle vere, del resto, a cui il cervello si lega per mezzo degli occhi, catturati da ogni singola, bellissima, immagine.

:) (:

Si dice che i cani assomiglino ai padroni (e i padroni ai cani!),
e del resto si dice la stessa cosa di coloro che vivono insieme...
ma si tratta pur sempre di esseri viventi, che, comunicando fra loro, in un modo o nell'altro, imparano a conoscersi e, chissà come, chissà perché, a comportarsi alla stessa maniera (l'amore? ;) ).
E' sconvolgente, invece, vedere come, talvolta, gli automobilisti assomiglino alla loro vettura!
Si guardano allo specchio e poi vanno a comprarla? Mah!

lunedì 8 settembre 2014

Cose belle e brutte

Cose belle:
 
Bambine dai due ai quattro anni che vanno coi padri a Fonoteca e si siedono con loro a tavolino.
 
Bambina intorno ai nove anni che racconta  segreti all'orecchio del cane, il quale ascolta paziente e partecipe, seduto con lei sulla panchina.
 
Cose brutte:
 
Indossare la canottiera, colorata e merlettata, a mo' di gilet, sopra la camicia!
 
Il tipo che non si fa i fatti suoi e, interpretando a modo suo la richiesta del turista, forse gli ha fatto attraversare a piedi, invece che dall'esterno in tram, tutto il porto!