venerdì 25 novembre 2011

CITAZIONE MUSICALE n°35

"Oh every Monday morning
Comes every Monday morning
Yeah..."

[Suede - Every Monday morning comes -]

(Meno male che ci sono pure il martedì, il mercoledì, ... :P )

CITAZIONE LETTERARIA n°35

"Le incombenze fastidiose aiutano a vivere, l'ho notato spesso."

[Amélie Nothomb - Una forma di vita - Voland]

(Tengono a freno cervello e altre frattaglie! ;P )

TRE

Tre è il numero perfetto (si dice)...
ma è passibile di miglioramento! ;)))


giovedì 24 novembre 2011

'Black Rainbows'

Quarto album solista. Quattro in cinque anni, se non ricordo male.
Si vede che la carriera solista gli giova!
Può suonare ironico, ma è una semplice constatazione.
E' come se Brett Anderson avesse finalmente trovato una dimensione sua propria in cui poter esprimere quel che non poteva negli Suede.
Lì diceva altro. E mi piaceva, e gli Suede mi mancano. Tutti.
(Beh, la formazione di 'Coming up' per essere precisi e onesti! ;) )
Ma il Brett Anderson solista mi piace in modo diverso!
Sarà una questione di età, di esigenze cambiate, di bisogno di indipendenza.
Sarà che così lo sento più vicino. Sarà...
'Black rainbows' ha un suono più 'aperto' dei precedenti, e, in certi momenti, ricorda davvero gli Suede.
Non tanto quelli dei singoli di testa, ma quelli delle b-side, dove veniva fuori una quotidianeità più pacata ma non meno bella.
Qui sembrano ritornare questi temi e quella voce.
La sua.
Che mi scorre nel sangue, mi accarezza la pelle e mi fa venire da piangere e da ridere nello stesso momento.
Sono di parte, lo so, lo ammetto.
Me la sento sul collo, quella 's' sibilata e strascicata, e non gli direi mai di scostarsi, semmai...
Però 'Black Rainbows' non è un ricordo, piuttosto, è un'evoluzione.
E', percorrendo un cammino, trovare, oggetti che ci fanno pensare a quel che siamo stati e che ci fanno sorridere, e decidere che era buono anche quello, ma indietro non si torna, e allora ce li si butta alle spalle e si continua a camminare, ma usando il ricordo per illuminare il futuro.
Com'è un arcobaleno nero? La gradazione parte dal centro o dalla periferia? O è una striscia compatta?
Quale luce illumina le goccioline d'acqua? Quelle della luna nuova? Chissà!
E poi, qui, ce n'è più di uno! Dieci in verità. Dieci arcobaleni neri che colorano la notte, formando un album che, temporalmente dura quanto un arcobaleno, ma i cui colori -per niente cupi, in verità- ti rimangono negli occhi (ehm, nelle orecchie! :P ).
Al primo ascolto, nonostante l'uniformità nelle differenze (i toni di nero?), mi piacevano in particolare alcune canzoni, adesso mi piacciono tutte, e potrei mettere loro il nome del tono più adatto!
Una preferita, però, resta: Actors. La mia goccia d'oro che brilla nel buio.
Come brilla quella cosa, pure d'oro che hai al dito, Brett! Credevi non la notassi?
(Continuerò a far finta di niente, però! ;P )


venerdì 18 novembre 2011

'This must be the place'

Può bastare una canzone, un'immagine (meglio la combinazione delle due) a farti decidere di andare a cinema a vedere un film di cui conosci a malapena il titolo?
Ovviamente si, quando la canzone è The passenger, cantata da Iggy Pop, e l'immagine è il volto di Sean Penn truccato da sfatta rockstar.
"Se pure il film non mi dovesse piacere, ne sarà sempre valsa la pena vederlo per la colonna sonora.", ho pensato, ma, infondo infondo (non troppo, direi), il rossetto e il rimmel su quel caleidoscopio indecifrabile che è il volto di Cheyenne mi avevano già conquistata.
E in effetti la colonna sonora -in cui la presenza di David Byrne è predominante- è talmente bella che me la sono comprata!
Melodie da ascoltare al chiar di luna così come su un'auto in corsa in un pomeriggio deserto e assolato, ma che si sposano perfettamente alle situazioni della storia in cui sono inserite.
Non è il primo film che vedo, di Paolo Sorrentino, ma certe volte non basta la fama o la trama, a convincerti.
E infatti, questa volta è stato il film! ;)))
Ma l'ho detto: se non fosse stato per quella fusione riuscita di Robert Smith e Ozzy Osbourne con gli occhioni azzurri di Sean Penn (si,si, ce li ha proprio così! :DDD) e per la mia (forse insana) passione per la voce di Iggy Pop (e pure per i suoi occhioni!), beh, forse 'This must be the place' non me lo sarei andato mai a vedere.
E sarebbe stato un peccato! ;)))
La storia in sè è semplice, ma, attraverso i personaggi, secondo me più potenti della storia stessa, tratta, con ironia e intelligenza, temi non proprio leggeri.
E una malinconia dolce, che si fonde con il ridicolo quotidiano (e questa mia espressione è da prendere in senso positivo), rende il tutto molto personalmente vissuto. Ti fa entrare facilmente in sintonia col protagonista, pur se da lontano, perché, nella totalità, non è semplice immedesimarsi in una inattiva rockstar che se ne va in giro con un carrellino per la spesa come una vecchietta con la sciatica. Eppure, paradossalmente, ci si riesce, e i suoi sentimenti diventano automaticamente i nostri, così come le scelte che fa. (Certe, non tutte, anche se, in effetti, giudicare le idiosincrasie degli altri è presuntuoso e ingiusto.)
Cheyenne è una persona buona e normale, in fin dei conti positiva, seppure con le sue stranezze; soprattutto per i suoi rimpianti.
Adeguati a lui sono gli altri: dalla moglie alla figlia dell'amica -forse un ex amore di gioventù- a questa donna stessa, al cameriere innamorato (della ragazzina!), quelli che costituiscono il 'suo' quotidiano.
Poi ci sono gli altri, coloro che è costretto dai fatti improvvisi della vita, a dover affrontare, a doversi confrontare con.
Si matura a tutte le età, se ci si rende conto di volerlo fare: e Cheyenne lo fa, e chi gli sta attorno lo accetterà ancora.
Come ho già detto: i personaggi e le loro storie mi piacciono più della storia nel film.
Questo vale pure per il criminale nazista, carnefice (morale), ma allo stesso tempo vittima, del padre di Cheyenne.
'This must be the place'. Talking Heads. Speaking in tongues.
L'ho canticchiata tutte le volte che veniva suonata, ma solo una volta a casa mi sono resa conto che la conoscevo non solo perché la conoscevo, ma anche e soprattutto perché il disco ce l'ho! ;PPP