domenica 27 novembre 2016

CITAZIONE MUSICALE n°95

"Can you imagine a love that is so proud?
It never has to question why or how..."
 
[Placebo - Loud like love]
 
(Love!)
 
 

CITAZIONE LETTERARIA n°95

"... Enid vorrebbe dire a Rose che adesso ha capito che l'amore non è mai uguale a se stesso. Nell'arco di una vita si possono amare più persone ma mai allo stesso modo, e a dirla tutta alcune le si amerà di più. Anche molto di più."
 
[Helen Humphreys - Il canto del crepuscolo - Playground]
 
(Vero.)
 
 

Stelle

Quando ti capita di rileggere, come fossero di un altro, brani che hai scritto tanto tempo fa, e questi ti commuovono, per quel che dicono, per come lo dicono, forse significa che erano stati scritti bene.

'A place for us to dream'

Placebo, 'A place for us to dream'.
 
Placebo: venti anni di storia, trentasei fra le più belle canzoni, una dedica che da sola vale l'acquisto dell'album (doppio).
Non ci sono parole, per descrivere la storia dei Placebo, migliori di quelle usate da Brian Molko.
Non c'è modo migliore per comprenderli che ascoltare la loro musica.
E allora, poiché 'This album is for you, not for me.', non resta che replicare : 'Thanks, Brian.' 💗

venerdì 25 novembre 2016

Otto

🎉 Gli anni di Annetta e basta! 😃
 
 
 

martedì 22 novembre 2016

Birthday

💖🎆🎉 Happy 40th Birthday, Ville Valo!🎈🎆💖

sabato 19 novembre 2016

Scusa, ma...

Scusa, non volevo.
E ho cercato pure di mascherare la cosa leccandomi le labbra, pronta a  giustificarmi con i residui dello zucchero caramellato della barretta che avevo in borsa, mangiata a metà.
E magari tu neanche ti sei accorto dell'intera cosa.
Ma guardarti, e ravvisare la tua somiglianza col protagonista della fiscion al quale ho riso in faccia per tutte le puntate, ha reso istintivo, non sono riuscita ad evitarlo, ripetere quella cosa. 😇

Perla regionale

Arrivo alla fermata dell'autobus, dove c'è gente che aspetta già da un po', e un vecchietto mi accoglie con le proteste per il ritardo cronico dei mezzi  di trasporto pubblici.
Poi mi invita a sedermi, e, prima di ricominciare l'invettiva contro chi di dovere e contro chi non controlla, sicuramente per calibrare la protesta, mi domanda: "Ma voi siete italiana o napoletana?".
[Ho ritenuto opportuno rassicurarlo sulla mia nazionalità. 😉 😊]

domenica 13 novembre 2016

Fazzolettini

E' da un po' di tempo che li vedo usare per reggersi negli autobus, ma col caldo e il sudore li ho trascurati, memore di chi, avendo il problema delle mani sudate, li utilizzava per evitare di lasciare tracce di sé.
E poi c'è sempre il raffreddore, che non ha stagione e che chiede il loro uso e la loro richiesta improvvisa.
Ma una di queste volte mi si è svelata, per diretto ascolto, l'atroce verità: i fazzoletti di carta vengono usati perché nell'autobus ci salgono anche altre persone, persone che vengono da fuori, persone che non sono come noi, che, per carità, ma... .
Sono rimasta impietrita, la mano sulla cerniera della tasca dello zaino dov'è il pacchetto dei fazzoletti, ma ben decisa a far arrangiare la persona che lo chiedeva in giro per questo scopo, dichiarato poi, pur se a bassa voce per la presenza dei soggetti da cui proteggersi, ai vicini.
Se siamo tornati ai tempi di Rosa Parks, (e poco ci manca, ormai) la situazione è grave.
E triste, di una tristezza che ti si insinua dentro e non se ne va più.

domenica 6 novembre 2016

Charly

E' davanti al portone.
Imbocco il vicolo e mi guarda.
Mi avvicino seguendo la strada e mi guarda, poi guarda il portone e mi guarda di nuovo.
Cerca il mio sguardo e mi fa segno verso l'entrata.
Sono ad un passo e gratta con la zampa la porta.
"Sei rimasto chiuso fuori?", gli chiedo.
Fa un cenno canino di assenso e mi indica di nuovo di voler entrare.
Così premo una sola volta il campanello e aspetto con lui.
"Charly!", esclama la ragazza che apre, cercando di tener lontano dall'ingresso il suo cane agguinzagliato.
"Scusa,", le dico, "mi ha chiesto di entrare...".
"Avevo quasi pensato avesse bussato da solo: ci manca poco!".
La guardo perplessa e mortificata.
"Sta appresso alla mia!", spiega lei, quindi esce, tirandosi dietro la cagnolina e chiudendo la porta.
Charly va in visibilio e a nulla servono le esortazioni a lasciar perdere la bestiola.
Arrivano altre due donne.
"Charly! Stai tradendo la nostra! Fino a ieri le facevi la corte sotto la finestra, e adesso?".
Charly, dongiovanni a quattro zampe di quartiere, fa il finto sordo, ma si rassegna a non seguire né l'amata di turno, né chi lo ha aiutato, né chi lo ha smascherato.