sabato 24 settembre 2011

Storie di romanzi

L'altro ieri sera ho finito di leggere 'Il corpo di Jonah Boyd' di David Leavitt -Mondadori-, la storia di una famiglia americana e del manoscritto di un romanzo che si 'incontrano' per la Festa del Ringraziamento.
Detto così è un po' poco e un po' vago, e sembra pure strano, ma di un certo tipo di romanzi non si può svelare troppo, altrimenti... ;)))
Quello che si sa da ogni quarta/secondo risvolto di copertina è che questo manoscritto viene perso dall'autore, la cui storia, rispetto a quella del manoscritto stesso è poca cosa. Ma non posso dilungarmi! ;DDD
Gradevolezza e intrigo (letterario e mentale) del libro a parte, c'è un punto in cui mi sono fermata a pensare a lungo e seriamente, anzi due: quando editor e scrittore contrattano per i cambiamenti e quando si parla della compravendita, tra gli stessi, del libro.
Cose ovvie, di tutti i giorni, in questo ambito lavorativo, ma che mi hanno messo di fronte a una realtà che, sebbene conoscessi, deliberatamente evitavo: mi sono resa conto, cioè, che sono morbosamente gelosa del romanzo (lungo) che sto scrivendo!
Eppure racconti in giro ne sono andati... ma non è la stessa cosa!
Quelli erano stati scritti apposta -e pure un altro romanzo più breve non subisce questa sorte- .
Questo... non lo so!
Pensare di 'vendere' i miei piccoletti (i personaggi) e le loro storie mi mette i brividi!
E non perché non voglia che altri leggano di loro! Anzi! Ma il pensiero di questa intermediazione e di questa cessione non lo tollero! No, proprio no.
Magari poi mi passa e penso che non sia una cosa così brutta come sembra ed è così che si fa, ma nel frattempo...
Sarà pure che non mi viene di considerarlo un lavoro, per quanto mi ci impegni (sarà pure che ogni lavoro non l'ho mai considerato troppo tale!). Anzi, mi rifiuto proprio di chiamarlo così!
Per questo, per quanto oltre al manoscritto (a penna su carta) ci sia la copia corretta computerizzata stampata e quella archiviata (non ho mai capito chi NON prende questo tipo di 'precauzioni') è come se queste non fossero altro che i quaderni di Jonah Boyd, e se non me lo impedissi, porterei sempre con me la chiavetta USB (cmq ci sono anche i floppy disk! ;))) ) che li contiene.
Paranoia, lo so! ;DDD
Una piccola curiosità che mi riguarda a proposito del libro -di cui ho detto veramente poco, ma certe cose vanno lette e basta!- : perché l'ho sempre chiamato 'Il corpo di Jonathan  Boyle', non l'ho mai capito! Mah!
(E cosa faccia questo corpo si scopre solo nell'ultima pagina! Per cui il silenzio è necessario quanto la segnalazione!)


25a ora

Finalmente l'ho visto.
Finalmente non solo rispetto a quando è uscito, ma anche, dati i miei casi personali in relazione ad esso, a quando ne ho trovata e comprata una copia.
Ovviamente sto parlando di 25a ora. :)))
Beh... insomma... non posso dire non mi sia piaciuto, tutt'altro! ;)))
Però continuo a preferire il libro.
Perché è una storia semplice ma allo stesso tempo difficile da rendere fuori dall'immaginazione, fuori dalla poesia delle parole raccontate. (Per quanto ad onor del vero Spike Lee c'è riuscito benissimo.)
Il fatto che lo sceneggiatore sia lo stesso David Benioff aiuta tantissimo, perché solo chi conosce i personaggi può far fare loro cose diverse, anche se in minima parte, da quelle che hanno fatto.
La differenza con un 'estraneo' è proprio nella possibilità di queste piccole variazioni coerenti.
[Un po' quello che è successo con Anne Rice e Intervista col vampiro.]
E opportune e ovvie, se si vuole dare un taglio leggermente diverso alla storia filmata.
Il perché di questo è, come in tanti altri film, tutto da interpretare, in quanto, se pure nel particolare la mancanza delle Torri Gemelle voleva esser fatta notare, le scene iniziali e il discorso tra Frank e Jakob nell'appartamento di Frank sarebbero stati sufficientemente bastevoli. E se variante doveva esserci, avrei fatto rimpiangere con più sentimento e partecipazione Montgomery Brogan di aver scelto la strada che ha scelto invece di perseverare nel sogno di ogni bambino di voler fare il pompiere. Magari proprio alla fine del monologo famoso che si è allungato troppo di parole e immagini perdendo la sua incisiva, efficace, crudezza.
Sempre continuando a preferire il libro, il vantaggio del dvd, rispetto al cinema, è che puoi rivedere il film quante volte vuoi, ma soprattutto che, molte volte, ci sono i contenuti speciali.
In questo caso i commenti al film (intero) di Spike Lee e David Benioff.
Mi sono (ri)vista per intero il film col commento di David Benioff.
(Lo farò anche con quello commentato da Spike Lee, ma in questo momento mi interessava l'alttro.)
E... beh, mi sono divertita un sacco!
Retroscena, spiegazioni -di fatti e variazioni-, commenti appunto.
I motivi per cui. Motivi a cui, il più delle volte, ero arrivata. Curiosità.
Anche la sceneggiatura era praticamente finita, prima dell'11 settembre 2001, tra l'altro, ed è stata adattata.
Questo mi fa maggiormente piacere, perché la storia è bella di per sé, e se si è potuta adattare ad una certa situazione, tanto meglio, fermi comunque i punti che ho evidenziato prima.
Alla fine David Benioff invita a leggere il libro.
"Già fatto, tesoro!", gli ho detto (si, mi sono presa la libertà di chiamarlo 'tesoro', va bene?!),  "Se non lo avessi fatto non avrei potuto apprezzare tanto le tue parole!" :)))
Ah, una parolina sugli attori: tutti professionalmente 'presi' dalla loro parte, ma -l'ha detto anche David Benioff, fatta eccezione, secondo lui, per Montgomery Brogan e Mary D'Annunzio- un immaginario fisico completamente diverso da quello del libro! :DDD


CITAZIONE MUSICALE n°33

"Life is just a lullaby
Oh and everything will flow
Oh you know everything will flow..."

[Suede - Everything will flow]

(I hope so...)

CITAZIONE LETTERARIA n°33

"Le persone sagge sanno che è meglio non pensare."

[Jonathan Ames - Io e Henry - Baldini Castoldi Dalai editore]

(La saggezza s'impara?)

lunedì 19 settembre 2011

Pioggia

Finalmente stanotte è piovuto!
(Le foto di repertorio avranno fatto da danza della pioggia? ;) )
Un po' a tempesta fra vento e fulmini, ma... sii! :DDD
Peccato non mi sia potuta godere la vista più di tanto! In piedi, nella veranda, più di qualche minuto non era cosa, e a letto, o chiudevo i balconi e alzavo tapparelle e veneziane, o rimanevo com'ero stata fino a due minuti prima e mi godevo il fresco sotto il piumoncino.
Ho scelto la seconda!
Comunque il rumore, l'unico che ammetto di notte, me lo sono ascoltato in tutta tranquillità, perché le differenziate avevano già dato il loro meglio e gli urlatori notturni se la sono presa di botto tutta in testa! (E hanno urlato, una volta tanto, con loro diritto e mia soddisfazione!)

venerdì 16 settembre 2011

Nuvole

Mi piacciono, sono una delle cose più affascinanti del mondo!
E, sarà perchè sono mesi che non ne vedo una, mi mancano.
Così mi rifaccio con le immagini di repertorio! ;DDD







Cercasi isola

Mi ci vuole un'isola deserta.
Magari con un collegamento internet satellitare.
(Mi serve fare qualche ricerca, ogni tanto!)
Perché non posso scrivere circondata da distrazioni!
Voglio poter pensare solo ai personaggi e a quel che succede loro.
Mettere per iscritto e per esteso la marea di appunti e di scene memorizzate.
Perché rileggere la parte finita e completa è come svegliarsi dopo un bel sogno, e pensare a tutto quel che c'è ancora da portare su carta è sconvolgente.
Soprattutto perché è lì che aspetta!
E il tempo, perché le cose assumano la forma che mi piace, ci vuole.
Sdoppiarmi? Scrivere la notte, visto che la sera non basta? Se non fosse, però, così rumorosa!
E poi, sognare a occhi aperti prima di addormentarmi mi serve!
No, no, l'unica è l'isola! Ma dove la trovo? Argh!