giovedì 24 novembre 2011

'Black Rainbows'

Quarto album solista. Quattro in cinque anni, se non ricordo male.
Si vede che la carriera solista gli giova!
Può suonare ironico, ma è una semplice constatazione.
E' come se Brett Anderson avesse finalmente trovato una dimensione sua propria in cui poter esprimere quel che non poteva negli Suede.
Lì diceva altro. E mi piaceva, e gli Suede mi mancano. Tutti.
(Beh, la formazione di 'Coming up' per essere precisi e onesti! ;) )
Ma il Brett Anderson solista mi piace in modo diverso!
Sarà una questione di età, di esigenze cambiate, di bisogno di indipendenza.
Sarà che così lo sento più vicino. Sarà...
'Black rainbows' ha un suono più 'aperto' dei precedenti, e, in certi momenti, ricorda davvero gli Suede.
Non tanto quelli dei singoli di testa, ma quelli delle b-side, dove veniva fuori una quotidianeità più pacata ma non meno bella.
Qui sembrano ritornare questi temi e quella voce.
La sua.
Che mi scorre nel sangue, mi accarezza la pelle e mi fa venire da piangere e da ridere nello stesso momento.
Sono di parte, lo so, lo ammetto.
Me la sento sul collo, quella 's' sibilata e strascicata, e non gli direi mai di scostarsi, semmai...
Però 'Black Rainbows' non è un ricordo, piuttosto, è un'evoluzione.
E', percorrendo un cammino, trovare, oggetti che ci fanno pensare a quel che siamo stati e che ci fanno sorridere, e decidere che era buono anche quello, ma indietro non si torna, e allora ce li si butta alle spalle e si continua a camminare, ma usando il ricordo per illuminare il futuro.
Com'è un arcobaleno nero? La gradazione parte dal centro o dalla periferia? O è una striscia compatta?
Quale luce illumina le goccioline d'acqua? Quelle della luna nuova? Chissà!
E poi, qui, ce n'è più di uno! Dieci in verità. Dieci arcobaleni neri che colorano la notte, formando un album che, temporalmente dura quanto un arcobaleno, ma i cui colori -per niente cupi, in verità- ti rimangono negli occhi (ehm, nelle orecchie! :P ).
Al primo ascolto, nonostante l'uniformità nelle differenze (i toni di nero?), mi piacevano in particolare alcune canzoni, adesso mi piacciono tutte, e potrei mettere loro il nome del tono più adatto!
Una preferita, però, resta: Actors. La mia goccia d'oro che brilla nel buio.
Come brilla quella cosa, pure d'oro che hai al dito, Brett! Credevi non la notassi?
(Continuerò a far finta di niente, però! ;P )


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