giovedì 8 ottobre 2009

GUIDE TURISTICHE

Ieri sono stata nel capoluogo: dovevo prendere un paio di cose alla FNAC, e ritirarne un altro paio in fumetteria.
Il percorso prevedeva di passare prima a ritirare i fumetti (anche perché, quando ne esce un volumetto all'anno, l'attesa è dura! ;PPP) e poi andare su.
Insomma: autobus-piedi-funicolare.
Vado al terminale ad aspettare la partenza di uno ancora vuoto e mi ci siedo.
C'erano un paio di persone, dentro, e, dopo di me, sale un gruppetto che non fatico ad identificare come famigliola di turisti (lui, lei, la figlia) e guida da strada improvvisata, a conoscenza del minimo indispensabile di inglese da strada.
Pochi secondi dopo, un autista ci comunica che dobbiamo cambiare autobus: quello in partenza è la vettura ferma due file più in là. [n.b.: su quel mezzo, fino a pochi minuti prima, c'era scritto: 'vettura in prova'. (!!!)]
Scendiamo e saliamo sull'altro, e noto che la guida improvvisata non segue i suoi 'assistiti'.
Non faccio in tempo a sedermi, che lei si avvicina, e, occupato, in laterale, il posto unico davanti al mio, mi chiede, in buon italiano, dove scendere per andare a Castel Nuovo e un altro posto lì vicino, se ben ricordo, Palazzo Reale.
Ora, poiché attorno a Castel Nuovo ci sono i cantieri per i lavori inerenti la nuova metropolitana e si può dire che l'area e la forma degli stessi cambino di settimana in settimana, ho cercato di spiegare alla signora, sprovveduta di mappa, dove fossero le cose da lei cercate e dove le relative fermate dell'autobus, sia a voce, sia facendole uno schema sulla mia mano.
Quando ho parlato di 'ultima fermata' del giro dell'autobus, un vecchi-etto (-accio), dall'altra fila di sedili, mi ha interrotto, e, dopo un 'ma come fanno a capire!', di una gentilezza e una considerazione per le capacità intellettive di tutti gli interessati alla vicenda veramente eccezionali, ha aggiunto, tronfio e soddisfatto 've lo dico io, dove scendere!', e, poiché io e la signora, pur avendo assentito, continuavamo a parlare, lo ha ripetuto, in tono stizzito e autoritario, per zittirmi.
La signora mi ha messo una comprensiva mano sulla spalla e via così.
Ma non ci potevo pensare!
E allora, senza tener conto delle parole della prima guida improvvisata, perché è ormai grossolana abitudine rivolgersi in inglese a qualsiasi straniero, le ho chiesto: "Do you speak English?".
Mi aveva infatti detto di venire dal Canada: avevo il 50% delle possibilità di continuare a conversare e ci ho preso! Alla faccia dell'impiccione! ;PPP ;DDD
In prossimità della prima delle fermate incriminate (quella scelta da lui, per visitare prima il castello), ho detto, ironicamente, alla signora, che li affidavo alla guida autopropostasi, ma, quando questi, alla domanda di lei, ha fatto, appena, il gesto di 'si, è qui', sono scesa con loro (per me era buona lo stesso), e li ho accompagnati, fra le reti di delimitazione dei cantieri (i cartelli con le indicazioni di percorso non sembrano essere ritenuti necessari), all'attraversamento pedonale per raggiungere il castello, quindi ho indicato loro la direzione degli altri posti che volevano visitare e li ho salutati.
Mi hanno lasciato andare solo dopo baci e abbracci! :)))
A riprova della espansività, già sperimentata in altra occasione, dei Canadesi. ;))) :DDD


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