martedì 28 gennaio 2014

Tristissima

Non so chi fosse questa signora, ma mi ha colpito l'annuncio della sua dipartita da questo mondo sul manifesto affisso per strada, da parte:
delle nipoti, dei nipoti, del compagno.
Non credo questa sequenza fosse casuale.
Si possono ipotizzare tutte le motivazioni, tutte le storie, possibili, resta sempre, però, l'attestazione di un sovvertimento dei valori.
Per non dar spazio a fraintendimenti ed equivoci, chiariamo: può mai essere più importante la famiglia di origine, rispetto alla persona con cui si è scelto di trascorrere la vita?
Mah!
E se questi due 'compagni' fossero stati dello stesso sesso?
Il/la sopravvissuto/a sarebbe diventato/a (ove non censurata la sua esistenza) l'amico/a Tal/a dei Tali?
Non mi è piaciuta, questa cosa, non mi è piaciuta proprio.
In compenso, però, più tardi, gli occhi mi si sono soffermati su un altro manifesto mortuario, dove il defunto veniva pianto:
dalla compagna, dai figli, dalla ex moglie,
e da tutta una serie di parenti dal più stretto al più lontano.
Come è giusto che sia.

2 commenti:

Andrebbasta ha detto...

Amen. Provo la stessa tristezza, penso tu possa immaginare. L'amore è un diritto sacrosanto e non ne esiste uno di serie A e uno si serie B.

annetta ha detto...
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