domenica 21 settembre 2025

'30 giorni'

 Elen T.D.  - 30 giorni -  self by Amazon Italia Logistica

30 giorni. Il limite che si concede Iris per vivere l'esperienza amorosa che, nei suoi trent'anni, non ha vissuto. Non ha potuto vivere. Per una serie di ragioni.
L'incontro casuale, nel club che la donna ha scelto per dare luogo alla cosa, con Dennis, si rivela, però, più importante del previsto, perché la frequentazione fra i due prosegue, volontariamente e con reciproca soddisfazione.
Dennis è il terzo in un rapporto a tre con Set e Gus, e il suo portare all'interno di esso Iris provocherà reazioni diverse da parte degli altri due.
La storia è, ovviamente, incentrata sui personaggi, costruiti e rappresentati nei minimi dettagli, e sul rapporto che si instaura fra loro.
Ma i trenta giorni del titolo si riferiscono solo a Iris, ed è in questo limite temporale che vanno cercati contesto, motivazioni, spiegazioni e conclusione della storia.
Alcune cose si intuiscono fin dall'inizio, ma senza avere né conferme, né spiegazioni.
E questo accresce la voglia di sapere, nel lettore.
Nessuno dei quattro protagonisti è una persona 'comune'.
Ognuno di essi ha una storia personale ricca di sfaccettature più o meno problematiche, ma il racconto delle loro vite intrecciatesi, li rende 'comuni' nei sentimenti, nei comportamenti, nelle emozioni.
Il racconto dà voce ad ognuno di essi, legando a volte due punti di vista in un dialogo a distanza o chiamando esplicitamente in lettore in causa.
La scrittura è elegante anche dove le situazioni richiedono l'esplicito, che, però, non è mai descrittivo fine a se stesso.
E' una storia che sottintende e evidenzia problemi importanti, e su cui sarebbero necessarie una presa di coscienza e una attenta riflessione.
Al di là di questo (o forse anche per questo), è un romanzo godibilissimo, coinvolgente e partecipativo, uno di quelli che lasciano il segno nel cuore e nel cervello.

ecliss*

 Non proprio in tempo.



Settembre in rosa

        

 





 

Nella notte

Le luci, i suoni, avvolti dal buio e dal silenzio della notte, mi hanno sempre affascinato.
Così come le attività notturne, che li producono o ne usufruiscono.
E allora, uno dei ricordi della prima giovinezza è il motore del filobus notturno che percorre la strada dove abitavo in discesa.
A quell'ora non faceva, non fa, tutte le fermate se non ce n'è richiesta, e il rumore era, è, costante sulla carreggiata. Aveva un che di rassicurante, e, allo stesso tempo, era preludio -mentale, solo mentale- di avventure. Quando riuscivo a sentirlo, lo trovavo sempre troppo breve. Immagino, visto che il suo percorso non è cambiato, come pure la zona, che da casa vecchia lo si senta ancora.
In questa nuova, per un lungo periodo, quel suono familiare, così come quella piacevole sensazione, è stato sostituito da quello dei treni notturni finché il servizio non si è ridotto e poi annullato.
In compenso ci sono le sirene e il frastuono dei camion che ritirano la spazzatura.
Non hanno lo stesso fascino: li preferivo silenziosi a lampeggiante giallo, ma tant'è, il progresso è anche desiderare di chiudere il balcone, d'estate, per non sentire.
Le luci, invece, quelle dei porti, delle stazioni di servizio, delle strade, sono più o meno le stesse.
Un po' più 'discrete', forse, queste ultime, magari più d'atmosfera, ma pure fonte di maggiore insicurezza per chi cammina, almeno nel nostro angolo di mondo, in ogni mese dell'anno.

Canzone del mese

Settembre

Skunk Anansie  - I can dream -  album: Paranoid &Sunburnt

"Oh, who's  so special now
No one's more special, more than me,
Morw than me..."

Citazione del mese

Settembre

BananaYoshimoto  - Le strane storie di Fukiage -  Feltrinelli

"Ogni inizio è sempre anche la fine di qualcosa."

venerdì 22 agosto 2025

di stare al mondo

Due personaggi che, da soli, si prendono la scena, nonostante la presenza forte dei coprotagonisti.
Due personaggi, uno mitologico e uno reale, significativi.
Due racconti che li valorizzano, portandoli all'attenzione del lettore.
Henry David Thoreau, quello reale, è un uomo semplice ma con idee grandi e complesse, che influenzeranno la percezione del mondo quale entità che ci circonda, di cui facciamo parte e con cui siamo chiamati a rappresentarci in termini di scambio e convivenza.
Lucifero, quello mitologico, è anch'esso alla ricerca di un rapporto stabile, definitivo e, soprattutto, degno di significato, con ciò che lo circonda, e, tentando di trovare se stesso quale parte del mondo, finisce nell'accettare e rafforzare la sua personalità attraverso il tentativo di dominio di esso.
Il punto di contatto che è, allo stesso tempo, la differenza fondamentale fra i due soggetti, è proprio nella percezione di se stessi in quel che li circonda: l'integrazione contro il controllo, per affermare l'appartenenza.
Due maniere di stare al mondo e interpretare questo atto eterne ed eternamente in conflitto fra loro.