venerdì 22 agosto 2025

di stare al mondo

Due personaggi che, da soli, si prendono la scena, nonostante la presenza forte dei coprotagonisti.
Due personaggi, uno mitologico e uno reale, significativi.
Due racconti che li valorizzano, portandoli all'attenzione del lettore.
Henry David Thoreau, quello reale, è un uomo semplice ma con idee grandi e complesse, che influenzeranno la percezione del mondo quale entità che ci circonda, di cui facciamo parte e con cui siamo chiamati a rappresentarci in termini di scambio e convivenza.
Lucifero, quello mitologico, è anch'esso alla ricerca di un rapporto stabile, definitivo e, soprattutto, degno di significato, con ciò che lo circonda, e, tentando di trovare se stesso quale parte del mondo, finisce nell'accettare e rafforzare la sua personalità attraverso il tentativo di dominio di esso.
Il punto di contatto che è, allo stesso tempo, la differenza fondamentale fra i due soggetti, è proprio nella percezione di se stessi in quel che li circonda: l'integrazione contro il controllo, per affermare l'appartenenza.
Due maniere di stare al mondo e interpretare questo atto eterne ed eternamente in conflitto fra loro.

'Il fiume d'erba'

 Helen Humphreys  - Il fiume d'erba - Playground
 trad. Andrea Bortoloni

E' la storia di Henry David Thoreau [12 lug.1817 - 6 mag. 1862, Concord, Massachusetts, U.S.; filosofo, scrittore e poeta statunitense precursore dell'ambientalismo e della non violenza, le cui opere principali sono: 'Walden, ovvero vita nei boschi' e 'Disobbedienza civile'.*] (*fonte delle notizie: Wikipedia), narrata tramite una successione cronologica di piccoli episodi di vita quotidiana, familiare e sociale, raggruppati in capitoli temporali di uno o più anni, a seconda del periodo narrato.
Attraverso quelli che, a volte, sono episodi formati da un'immagine sola, si fa la conoscenza di una personalità notevole, fornita di una linearità e di una rettitudine di pensiero disarmanti e affascinanti al tempo stesso, e, soprattutto, pur nella inevitabile fallacia umana, coerente con se stessa e con la propria professione di idee.
Helen Humphreys riesce a cogliere questa essenza con una descrizione dei fatti attenta, minuta, leggera, ma profonda nel significato, dove ogni dettaglio posto all'attenzione del lettore spinge questi alla considerazione di esso di per sé e nel contesto.
La lettura se pur possa apparire frammentaria, per la suddivisione in brani adottata, è, invece, gradevole e suggestiva, gli stacchi fornendo la possibilità di fissare immagine e concetto senza perdere di vista la struttura intera del racconto.

'Lucifero Angels before man'

 Rafael Nicolas - Lucifero Angels before man - Giunti 
 trad. Noemi Toffalori

E' la storia del personaggio Lucifero, angelo delle bellezza, timido e vergognosi di sé, che si perde a causa dell'amore, dove questo, spostato al di là del suo creatore, si trasforma in presunzione, egoismo, corruzione.
L'amore, allora, diventa perdizione dell'amore.
Fra il titolo e l'inizio del racconto c'è una pagina di avvisi sui contenuti e consiglio di tenerla presente prima di affrontare la lettura di questo libro, che è intrigante, coinvolgente, intelligente.
Che ben racconta una storia che fa riflettere e pensare, oltre che farsi leggere per quella che è: l'interpretazione di un mito, la cui essenza, come sempre, è eternamente valida e applicabile a qualunque contesto.

sabato 9 agosto 2025

Agosto (2)

 Di notte:


Agosto

 Di giorno:


Impara l'arte

Mi hanno chiesto una cintura per una gonna di filo, un tipo basilare, un paio di giri di catenella con due fiorellini alle estremità per evitare di perderla nuovamente. Il colore lo avevo, quindi è stato, sì e no, il lavoro di un'ora, calmo e rilassante.
Questa piccola cosa me ne ha fatta tornare in mente un'altra: una catenella lunga lunga di lana color cammello, fatta intenzionalmente per farla indossare proprio come cintura ad una collega di mamma venuta in visita.
Il mio primo vero lavoro all'uncinetto.
In seguito, però, la zia acquisita di mamma mi disse che così non bastava e mi insegnò la maglia bassa.
Dovevo avere cinque-sei anni.
Da allora non mi sono più fermata.
Perché, al di là del creare, l'uncinetto è ordine, precisione, matematica.
E' la stabilità mentale che prende forma: per quanto ripetitiva, sempre diversa.
Non ne faccio una questione terapeutica, per quanto questa pratica abbia innegabili proprietà nel campo, ne faccio una questione di modo di vita.
Estremo, a volte, non privo di delusioni, in pratica, ma anche rassicurante, un fine a cui tendere.
La collega  di mamma indossò il 'capo' fino all'uscita da casa, poi forse lo conservò, forse lo buttò via.
E, in me, il ricordo di questa, probabilmente invernale, gentilezza, rimarrà sempre.

Canzone del mese

 Agosto

Freddy Mercury  - Living On My Own - album: Mr. Bad Guy

"I get lonely, so lonely,
living on my own..."