lunedì 20 ottobre 2025

il fico


 

le nuvole


 

Di quel che c'è dietro

 Non è solo un fatto di cronaca e Una golosità, sono  due romanzi che spaziano sul passato per indagare e comprendere il presente.
Entrambi sono un viaggio del protagonista, e di chi gli sta intorno, che chiede al lettore di accompagnarlo.
Non sono viaggi facili, nessuno dei due, perché si attraversano situazioni umane non esattamente piacevoli anche se la prima è, di fatto, più cruenta della seconda, e di impatto psicologico maggiore, anche se l'altro è notevole.
Siamo davanti a due drammi familiari, uno esploso nell'inaccettabile, l'altro tenuto celato dalle apparenze.
Ma anche davanti alla quotidianità dei protagonisti.
Alla realtà di ciò che ci è a fianco, pure quando non guardiamo in quella direzione.

'Una golosità'

 Muriel Barbery  - Una golosità -  Garzanti   
  tr. Roberto Rossi

E' il più grande critico gastronomico del mondo, temuto e amato per il potere di esaltare e distruggere destini per il tramite il gusto, attraverso la penna.
Eppure il destino, improvvisamente, gli concede solo quarantotto ore.
Quarantotto lunghissime, affamate, ore per ritrovare il sapore dimenticato, il cui ricordo lo tormenta.
Un sapore che lo lega alla prima giovinezza e che è stato lo stimolo inconscio per quello che è diventato.
La memoria spazierà a raccontare luoghi, fatti e sapori, facendoci conoscere l'uomo oltre il critico, alla cui voce si uniscono quelle di persone a lui vicine.
Un viaggio nelle cucine e nell'animo umano che svela preparazioni e retroscena di comportamenti con lo stesso linguaggio sostenuto e complesso, fonte di piacere da gustare con consapevolezza nei tempi giusti, per non togliere gusto ai sapori.
Sapori che, a volte, sono forti, ma che si amalgamano congruamente al contesto della storia.

lunedì 13 ottobre 2025

'Non è solo un fatto di cronaca'

Philippe Besson  - Non è solo un fatto di cronaca - Guanda  tr. Leila Beauté

Un marito pone fine violentemente alla vita della moglie mentre la figlia, ragazzina, è in casa e il figlio, poco più che adolescente, è a studiare lontano.
Le cause sono quelle note: il narcisismo patologico, il patriarcato, la violenza domestica, subita e non accolta dalla società, che sfocia in episodi di cronaca nera, tutti simili e ciascuno diverso, che, lì per lì, scuotono il vicinato, il Paese, ma subito dopo vengono dimenticati per dare spazio ad altro.
Restano le vittime.
Al plurale.
Perché vittima non è solo chi viene strappata alla vita, agli affetti.
Vittime sono tutti quelli che restano, legati in maniera maggiore o minore a lei.
E loro sono i soggetti di questo romanzo: i figli e il padre di Cécile Morand, moglie di Franck Malzieu.
Quelli che restano, quelli la cui vita cambia in seguito all'atto scellerato di Franck nei confronti di Cécile.
E cambia in maniera sostanziale, perché nessuno di loro può, anche una volta elaborato il lutto per la doppia perdita, riprendere la vita che si era scelto e che è stato costretto a lasciare nel momento in cui il gesto veniva compiuto.
Philippe Besson parte da un fatto di cronaca e fa raccontare al figlio la vicenda, i retroscena, i ricordi, dando così voce a una categoria di vittime spesso messe da parte o ignorate, perché ancora in vita, ma le cui ferite psicologiche sono enormi e non facili da rimarginare.
Eppure sono reali ed evidenti, tanto quanto l'esito effettivo della violenza che ne è la causa.
E ci sono tutte le conseguenze pratiche, sociali e amministrative a cui dover far fronte, come se fosse possibile sdoppiarsi ed estraniarsi da ciò che ha causato un dissesto insanabile che per essere arginato ha spesso bisogno di un valido e concreto aiuto dall'esterno.
'Non è solo un fatto di cronaca' è un racconto che mostra, con molta lucidità, i retroscena di vicende che, nella loro atrocità, nascondono alla attenzione dei più le atrocità che restano, che non possono essere ignorate, che non devono essere dimenticate.

Stelle del cielo

Una volta, non troppo tempo fa, di notte c'era più buio e le stelle si vedevano, si contavano, si riconoscevano.
Adesso la foschia luminosa impera, nonostante tutti gli appelli al risparmio e all'ecologia.
Siamo invasi da luci inutili a discapito di quelle utili, ma va così, e c'è poco da fare.
Resta un po' di speranza per la Luna, però, almeno in città, le stelle cadenti sono, ormai, frutto di fantasia.
Non che prima se ne vedessero tante, ma era più una questione di orario.
La prima vista me la ricordo: eravamo in Puglia, il secondo anno che ci andavamo, dal terrazzo d'ingresso a casa, una scia breve ed intensa, bianca sul fondo scuro, non inquinato dalle luci che illuminavano le abitazioni e i viali.
Il desiderio espresso non me lo ricordo.
In ogni caso non lo racconterei.
Ce ne sono state altre, quell'anno e negli anni successivi, e c'è stata pure l'eclissi di Sole.
Era d'agosto, ovviamente.

Canzone del mese

 Ottobre:

Suede  - Can't get enough -  album: Head Music

"Singing I can't get enough,
singing I can't get enough..."