lunedì 2 gennaio 2017

Del tempo che fu

Qualche giorno fa mi è capitato di vedere (in verità, di rivedere) in televisione qualche episodio del film 'I mostri' [Dino Risi, 1963].
Il bianco e nero è già una data, ma una piccola ricerca ha precisato il numero: cinquantatré anni.
[Tecnicamente, il film l'ho visto l'anno scorso.]
E mi sono chiesta, e mi chiedo tutt'ora come sarebbe stato accolto, oggi, l'episodio che ha scatenato la mia curiosità.
Sto parlando di 'Latin lovers' : uno sguardo qua e là, come potrebbe esserlo quello di un qualsiasi fruitore di spiaggia estiva che si guarda intorno per raggiungere il proprio posto. Dopo le varie coppie, l'occhio si ferma sul terzetto costituito da due uomini stesi al sole e una donna seduta fra loro. Quando questa si alza, i due, senza far troppe storie, si prendono per mano.
Niente di più semplice e di più essenziale. Non c'è bisogno di sapere chi siano loro, chi sia lei.
Lo sguardo è selettivo e un po' surreale, perché non ci sono pargoletti e frittate di maccheroni, in giro, ma dà per accettato il gesto.
E rivedere questa scena (la trasmissione televisiva data 1977 e potrei averlo visto già allora) dopo tanto tempo (di sicuro alcune volte dopo il 1977), dopo tanti cambiamenti nel mondo, mi ha lasciata perplessa e sgomenta: è mai possibile che nel 1963 si poteva sottintendere, senza esplicitazioni ma pure senza fraintendimenti, la relazione fra due uomini alla luce del sole (metaforica e reale) e adesso un bacio fra due di loro in tv esige il bollino rosso? (Per non parlare di quel che succede per strada!)
[Né nel 1977, né in seguito, la scena mi ha mai scandalizzato, anzi, l'ho sempre trovata romantica e dolce. Mah!]

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