sabato 14 agosto 2010

Casualità

Forse leggo troppi fumetti.
Pure troppi libri, ma, in questo caso, come in quello analogo della scrittura, l'immaginario visivo è quasi del tutto personale, perché il cervello filtra e rielabora i suggerimenti fornitigli.
Quando, invece, nel racconto, è l'immagine a predominare, il lavoro della fantasia è di altro tipo, e, probabilmente, implica quel che mi succede: 'riconoscere' per strada i personaggi!
Nei tratti, nelle espressioni, nel modo di vestire, nelle azioni, sono 'loro'.
E la dicitura: 'ogni riferimento a fatti o personaggi realmente esistenti è puramente casuale', non può essere più vera di così!
Ma io mi trovo, improvvisamente, a stupirmi e a ridere tra me e me, osservando qualcuno capitatomi accidentalmente davanti agli occhi.
Ogni paragone reale mi sembra forzato e esagerato, ma l'evidenza apparente è lì, e allora magari lascio correre i pensieri solo per vedere dove arrivano, cosa riescono a elaborare mischiando realtà (il fumetto) e fantasia (gli inconsapevoli interpreti).
Un esercizio mentale che non dura più del tempo strettamente necessario però, perché non mi sembra davvero il caso di riguardare in faccia queste persone e arrossire! :PPP ;DDD

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