mercoledì 17 novembre 2010

Vurdalaki

Una visita al settore horror, sottosezione vampiri, è d'obbligo, ad ogni entrata in libreria.
Perché tenersi aggiornati nel settore è di vitale importanza, e solo così, tra tanti vampirelli pivelli dell'ultima stagione, è possibile mettere i denti (ehm, volevo dire: gli occhi, le mani!) su un bel vampiro vecchio stile.
Se ne trovano pure nei libri moderni! E 'I dodici', (edizioni Rizzoli HD) è bello nuovo nuovo! E Jasper Kent ha la mia età! [Per quel che mi riguarda, questa è una dichiarazione altamente compromettente, per più di un motivo, ma mi è scappata e resta fuori! ;P ]
Non so se sia stato il titolo, la copertina, o la sintetica recensione di SFF WORLD in un angolo di questa, fatto sta che è stato 'visto e preso'. E non me ne sono pentita!
I vurdalaki che nell'autunno del 1812 imperversano in Russia al pari (contro, per la verità) della Grande Armée di Napoleone, sono irresistibili. Letteralmente! (Paletti di legno e raggi del sole a parte!)
La trama è intrigante e piena di sorprese e colpi di scena. Qualcuno, magari, prevedibile, ma mai nel dettaglio, e, poiché la costruzione e la scrittura sono attente e curate, anche la prevedibilità non è mai banalità.
Una bella storia, con protagonisti tutti i soggetti partecipanti, anche se chi racconta è uno.
Una storia nata nella Storia grazie alla Leggenda, in cui, avventura, sangue e amore, sono in un equilibrio tale da rendere sinceramente credibile il tutto.
Mi sono piaciute certe precisazioni 'tecniche', certi vocaboli della lingua della storia utilizzati senza ostentazione, senza messe in evidenza.
Mi è piaciuta l'atmosfera creata, il lasciar muovere i personaggi secondo la loro natura, il lasciare a loro giudicare se stessi: un moderno stile da padri della lingua russa.

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