mercoledì 13 gennaio 2016

Del peso della realtà

Per quanto tu possa tener il mondo del tuo romanzo discosto da quello reale e farlo girare parallelamente ad esso, certi punti di contatto dai quali non è del tutto possibile prescindere esistono. E sono quelli relativi all'inaspettato del mondo reale: la scomparsa delle Torri gemelle a New York, lo sconvolgimento in atto in Siria, la morte di David Bowie.
Le soluzioni per conciliare le realtà di questi due mondi ci sono, basta scegliere, tra tante, quella che più si adatta a trasformare, senza stravolgerla, la realtà della finzione, senza negare completamente quella reale.
Non è una cosa facile, perché i due mondi sono comunque differenti e sarebbe ingiusto far pesare sull'uno le problematiche dell'altro.
Forse non è neanche una cosa necessaria, visto che sono mondi paralleli.
Ma se 'l'unica cosa certa', 'l'unica che li accomuna' è la musica...
Non ho ancora deciso cosa fare, di cosa tener conto e di cosa no, e in che misura.
Probabilmente la soluzione verrà fuori da sola a poco a poco...
Ma, nel frattempo, nella mia testa continuano a risuonarmi le parole di Ronald Schernikau [Matthias Frings - L'ultimo comunista - Voland] : "E' il tuo libro! Puoi farci quel che ti pare!".
Sì, è vero. Ed è così che farò.

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