venerdì 21 giugno 2019

'Ho paura torero'

Pedro Lemebel - Ho paura torero - Marcos y Marcos
 
Santiago del Cile, 1986: lei, la Fata dell'angolo, affitta un rudere di tre piani, appunto all'angolo di un isolato del quartiere, e ne fa la sua casa di ricamatrice per le mogli dei generali; lui, Carlos, presunto studente universitario, le affida scatoloni pesanti e chiusi che lei utilizzerà come mobilia e le farà ospitare in soffitta le riunioni dei suoi compagni rivoltosi. Lei non chiede e non indaga, non le sembra corretto, anche se si lascia coinvolgere in operazioni ambigue e pericolose, ma questo non significa che non capisca quello che sta succedendo.
Il rapporto fra i due, complesso per la differenza d'età e per l'appartenenza fisica di entrambi allo stesso sesso, esiste, anche se si può dire che proceda su due piani diversi: la Fata è innamorata di Carlos, questi, dedito alla causa rivoluzionaria, prova per lei curiosità e affetto.
E' un rapporto impari, ma non totalmente squilibrato, forte nel momento in cui si trama per attentare al Dittatore, forte quando, fallito questo, bisogna pagarne le conseguenze.
Si sa, per amore si fa tutto, ma l'amore vero è quello dato o quello ricambiato?
La Fata conosce la risposta e agisce di conseguenza.
La scrittura di Lemebel, ricca di frasi che sembrano piccoli quadri si offre ad una lettura gradevole dello squarcio aperto sulla storia fra la Fata e Carlos, arricchito dai brevi ricordi dell'infanzia triste e violenta della Fata, da quelli del suo rapporto con la Rana, che togliendola dalla strada le ha insegnato a ricamare per mantenersi, e inframezzato dagli episodi della vita della Fata in cui Carlos non è protagonista e da quelli in cui si racconta del Dittatore e della moglie, sia in quanto individui, sia in funzione del contesto particolare formato dalla Fata e da Carlos.
Tutti i personaggi vengono sapientemente caratterizzati con poche e precise parole e con colorate immagini che ci fanno capire anche quello che viene taciuto e lasciato intendere.
Il titolo merita una menzione a parte, risultando, a comprensione dello stesso avvenuta nel corso della lettura, di una struggente dolcezza.

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