martedì 28 maggio 2019

'Perchè essere felice quando puoi essere normale?'

Jeanette Winterson - Perché essere felice quando puoi essere normale? - Oscar Mondadori
 
Raccontare la propria storia è darle forma, consistenza, valore. E' la necessità di avere qualcosa a cui appigliarsi quando le origini fluttuano nel buio.
Jeanette Winterson narra la sua, di bambina adottata, quindi voluta, scelta, ma come tutti i figli, inadatta a soddisfare le aspettative dei genitori.
Diventati cristiani evangelici pentecostali, Mr. e Mrs. Winterson sono una coppia in cui la dimensione fisica è inesistente.
Mrs. Winterson non ama la vita ed è infelice, aspetta l'Apocalisse ma cerca nella figlia l'amica che lei è stata per la propria madre.
Mr. Winterson sopporta e vive per sé.
Jeanette vuole essere felice.
Nell'Inghilterra del nord degli anni sessanta, le letture erano la Bibbia e i classici delle scuole serali, ma Mrs. Winterson legge anche i gialli, e permette a Jeanette di leggere saggi e opere di storia, proibendole, però, la narrativa. Sarà invece la narrativa, a portarle via, definitivamente, la figlia, più della insensata brutalità quotidiana. Brutalità fatta non solo di gesti, ma, soprattutto, di comportamenti. Mrs. Winterson è una donna intelligente, ma, essendo com'è, non è in grado di dare più di quel poco amore che dà. Jeanette lo sa, ma, ovviamente, non può bastarle, e si innamora. Di una sua coetanea. Questo la costringe a subire una specie di esorcismo, a decidere di tenere per sé i propri sentimenti e di andare via di casa. Così, per frequentare un nuovo amore va  a vivere in un'auto. Verrà poi ospitata da un'insegnante e, finita la scuola, si trasferirà a studiare a Oxford, dove inizierà la sua vita da adulta.
Jeanette Winterson inizierà a scrivere; si innamorerà, sarà corrisposta; cercherà la sua madre naturale e la troverà, senza mai rinnegare, seppur l'abbia fatta soffrire, quella adottiva; si riconcilierà col padre. Ci offrirà, in definitiva, l'esperienza della sua vita, dei suoi legami, dei suoi amori, della sua scrittura, come manifestazione della sua esistenza e dell'importanza di esistere, mostrandoci pure, con precisione, leggerezza, attenzione e puntualità, un interessante spaccato sociale e politico dell'Inghilterra.

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