lunedì 27 maggio 2019

'Ultimo giro al Guapa'

Saleem Haddad - Ultimo giro al Guapa - edizioni e/o
 
Potrebbe essere la mattina di un giorno come tanti, coi riti dello svegliarsi e della colazione, col lavoro di traduttore da svolgere e le mille altre incombenze da portare a termine in attesa di una probabile piacevole serata, e invece no. La mattina con cui inizia 'Ultimo giro al Guapa' è, per Rasa, giovane abitante di una capitale mediorientale nel periodo della "primavera araba", che, orfano, dopo aver studiato in America, vive con la nonna e la cameriera di questa, probabilmente, la mattina peggiore della sua vita. E non solo per quello che è successo nella notte appena trascorsa, ma per quello che succederà nel giorno forse più importante della sua vita: quello della resa dei conti, con se stesso e con gli altri.
La vita di Rasa è lineare e tortuosa al tempo stesso, scissa fra l'americanità, derivatagli dai genitori, in particolare dalla madre, e l'arabità, insita nello stile di vita della nonna paterna, Teta, scoperta durante il suo soggiorno di studio in America; tra l'amore per Taymour, il suo amante, e la necessità di nascondere agli altri questo amore; la volontà di contribuire, con la partecipazioni alle manifestazioni, alla rivolta e al cambiamento e l'istinto di sopravvivenza.
La storia di Rasa è quella di chiunque combatta, ogni giorno, fra il 'dover' essere e il 'dover' apparire dettati da una società in cui le regole non tengono conto delle necessità di tutti e di ognuno, creando situazioni di sofferenza e malcontento, facendo nascere nell'individuo la vergogna delle proprie azioni anche quando esse non avrebbero ragione di procurarne.
La società esiste, e non può e non deve, essere ignorata, però essa è formata da individui, da tutti gli individui, quindi, ciascuno di loro è responsabile di essa, e, volendo, può cambiarla.
Le tristi considerazioni di Rasa, in materia, sono la presa di coscienza di un uomo che rappresenta tutti gli altri: in pace con se stesso e con il prossimo finché non viene posto di fronte alla propria diversità nei confronti della massa.
Rasa è un giovane equilibrato, che riesce, seppur soffrendone, a far convivere le sue contrastanti esigenze, ma quando uno dei pilastri su cui si fondano le sue certezze, la nonna, mina questa stabilità, egli è costretto ad affrontare, tutte in una volta, le questioni, anche con lei, lasciate in sospeso.
Quello che, però, uscirà fuori, nella notte, in compagnia di Maj, l'amico di sempre, colui che gli è simile ma che ha il coraggio di mostrare se stesso, dopo una giornata di brucianti delusioni, dolorose considerazioni e propositi di resa, è un Rasa più forte, più leggero, più consapevole e più orgoglioso di sé.

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