venerdì 24 maggio 2019

'La locanda degli amori diversi'

Ito Ogawa - La locanda degli amori diversi - Beat
 
Voler viaggiare e doversi porre 'mille problemi', primo fra tutti quello dell'accoglienza, da parte dei gestori e degli altri clienti, in albergo: quale coppia omosessuale, a maggior ragione se in compagnia della propria prole, non si è trovata a dover affrontare, indipendentemente da come si è conclusa l'esperienza, una situazione simile?
L'intento delle due protagoniste, nel creare la "Locanda Arcobaleno", è proprio quello di fornire, a coppie come loro, ma anche a 'molte altre persone', un 'rifugio', 'un posto tranquillo' dove 'poter trascorrere qualche giorno' 'senza doversi preoccupare degli sguardi altrui'.
'La locanda degli amori diversi', però, non è la storia della "Locanda arcobaleno", ma quella della famiglia che, assumendo un nuovo cognome, Izumi e Chiyoko formano con i loro due figli, Sōsuke e Takara, se non per la legge, per il mondo.
Il romanzo inizia con un prologo, in cui, col gesto di stringerle la mano, un ragazzino, Sōsuke, distoglie una ragazza, Chiyoko, dal suo proposito suicida.
Il breve episodio viene narrato da entrambi i protagonisti, quindi ad esso si lega il primo dei quattro capitoli in cui si sviluppa il libro, dove, la madre di Sōsuke, Izumi, quasi in contemporanea con il figlio ma distintamente da questi, si accorge dell'esistenza di Chiyoko, e, a seguito di un successivo, casuale, incontro, inizia con lei quella che sarà una relazione stabile e duratura, allietata dalla nascita della bambina di cui Chiyoko è inconsapevolmente incinta.
Nel secondo capitolo parla Chiyoko, narrando le difficoltà, anche personali, superate, le gioie condivise, la vita insomma, della loro relazione, e la creazione della "Locanda Arcobaleno".
Il terzo capitolo lo racconta Sōsuke, partendo da subito dopo il prologo e concentrandosi sul giorno in cui, dopo avergli presentato Chiyoko, la madre gli comunica che, tutti e tre insieme, si trasferiranno in un altro posto  per cambiare vita e formare una famiglia, gesto che culminerà, molti anni dopo, nel riconoscimento, se pur non legale, di un matrimonio, alle Hawaii, davanti ai figli e ai parenti.
Nel quarto capitolo, la voce narrante è quella di Takara, a cui è affidata la conclusione di una parte della storia e l'avvio di un'altra.
I quattro personaggi sono complessi e corposi. Ito Ogawa ha saputo dar loro vita con caratteristiche e peculiarità vivide e forti.
Izumi, insoddisfatta da un matrimonio che le ha dato solo un figlio, e abbandonata dal marito per un'altra donna, riscopre se stessa e quel che di sé  ha sempre negato, più per incapacità di rendersene conto che per volontà, nell'incontro con una ragazza molto più giovane, dalle idee in materia molto più chiare delle sue.
Chiyoko, moderna e sveglia, ha però la necessità di essere amata e apprezzata per quel che è. Pur cosciente e orgogliosa della propria omosessualità, per provare a farsi accettare, soprattutto dalla famiglia, intraprenderà una breve relazione, ma tenterà anche di suicidarsi. L'incontro con Izumi le offrirà la possibilità di coronare il suo sogno di vita: una famiglia con la persona che ama, una persona del suo stesso sesso.
Sōsuke è il personaggio più complesso. Figlio voluto e amato, da entrambi i genitori, soffre per l'abbandono del padre, non tanto per la sua assenza quanto per la sofferenza della madre. E' un bambino buono e altruista, che considera importante l'esistenza e il benessere di chi gli sta intorno, e diventerà un uomo che, anche in un mestiere logorante e insoddisfacente come l'operatore di call-center, troverà il modo di esternare e far fruttare positivamente questa sua attitudine.
Takara è la figlia dell'amore, nonostante una casuale cellula riproduttiva maschile, tanto che, per la ragazzina, la scoperta dell'esistenza di questo fattore, nella sua nascita, è un duro colpo. E' una ragazza intelligente, però, e, forte dell'amore ricevuto in famiglia, saprà utilizzare quello stesso amore per far fronte alle scelte e alle situazioni che lo scorrere della vita la costringerà ad affrontare.
'La locanda degli amori diversi', è, in definitiva, una storia, raccontata con una prosa limpida, rilassante e allo stesso tempo precisa e attenta, sull'amore e sulla famiglia, dove la seconda è basata su un legame che solo il primo può creare e cementare.
L'amore, però, è di per sé un'entità incontrollabile, e, come una malattia, colpisce, all'improvviso, nella sua forma manifesta, chi e quando non ti aspetti, anche se, in realtà, i sintomi del suo contagio sono, pur se ignorati, apparsi subito.

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