lunedì 7 aprile 2025

Di personaggi raccontati

Mi piace il racconto della vita della gente.
Mi piace conoscere, nel quotidiano, per quanto possibile, i personaggi della Storia.
Mi piace il romanzo che, prendendo spunto da essi, ne racconta il non detto, più o meno reale, ma coerente.
E' una lettura, però, che può riservare brutte, bruttissime, sorprese.
Puoi trovarti davanti citazioni non citate e fatte passare per opera propria.
Puoi assistere a fantasie più o meno credibili, ma, in ogni caso, non giustificate.
Entrambe le cose  implicano l'assenza di una bibliografia di riferimento, a cui, volente o nolente, si deve aver attinto.
O no?
Se la risposta è 'no', allora mi sorge spontaneo chiedermi dove e come hanno reperito le notizie che devono essere vere perché la storia, nel suo insieme, sia credibile, in quanto, il dichiarare che è un'opera di fantasia, in certi casi, non è assolutamente sufficiente.
La questione della citazione mancata, a volte si risolve riconoscendola, ma va da sé che nessuno è tenuto a conoscere l'intero repertorio umano di scrittura, cinematografia, saggistica varia e di tutto ciò a cui si può attingere per ispirazione o integrazione, e allora diventa un dovere indicare i brani altrui usati integralmente o in parte.
La questione dell'inventato, a volte, essendo le cose narrate inverosimili, ti spinge a far ricerche, perché la realtà riesce ad esserlo più della fantasia, ma il leggerlo richiede una conferma oggettiva sia del reale che dell'immaginato, perché è pur vero che non stiamo parlando di biografie, ma o lavoriamo nel fantastico o ci atteniamo alla realtà.
E la realtà, per quanto fantasticata, nel romanzo 'storico' deve attenersi ai fatti concreti.
Ci si può inventare una situazione, un dettaglio, ma la sostanza dei fatti deve appartenere al credibile ed al reale.
Ho letto romanzi dove gli autori hanno interpretato i fatti e reso credibili le situazioni.
Ho trovato credibili, per quanto, appunto, romanzate, le storie raccontate da altri.
Mi sono imbattuta in racconti talmente inverosimili per quello che narravano da lasciarmi profondamente delusa e, soprattutto, triste, quando, l'oggetto di queste narrazioni, erano personaggi a me cari.     

Colori d'aprile





 

Fiori d'aprile

 






 

scelte conseguenziali

E un giorno, dopo esserci passata davanti per tanti altri, ci entrai.
Da sola.
Lo conoscevo, il negozio, ci andavo con mio padre, ma spendere in proprio implicava diverse cose, fra cui la convinzione, l'eccitazione, di farlo.
Ho sempre avuto gusti eclettici, in musica, a volte anche strani, per chi era abituato alla classica, alla lirica, alla classica regionale o alla italiana meno popolare, ma che aveva accettato richieste di acquisto che mai avrebbe fatto per scelta propria. E così, il primo acquisto, di un cd per di più, aveva il suo peso in fatto di reputazione da creare.
C'erano due possibilità, per iniziare un'epoca: i greatest hits (2 e 1) di un gruppo rock inglese o l'album appena uscito di un gruppo tedesco dalle sonorità inglesi e dai testi in quella lingua.
Ogni scelta avrebbe implicato conseguenze, ma l'importante era, in ogni caso, promuovere l'indipendenza.
La memoria, però, qui fallisce. E il primo e il secondo acquisto si confondono nella fila.
Del terzo non mi ricordo, essendo stato spostato il greatest hits 1 in là nel tempo, dando precedenza ad altri autori.
Caso o predisposizione emozionale, però, le due provenienze geografico-musicali sono rimaste fra le mie preferite.
Era d'aprile?
Probabilmente no.
Probabilmente era d'autunno.

Canzone del mese

 Aprile:

Cyndi Lauper - True colors - album: True Colors

"So don't be afraid to let them show
Your true colors..."

Citazione del mese

 Aprile:

F. Soprani - V. Corella  -Victorian vigilante, Le infernali macchine del dottor Morse - Nero Press Edizioni

"Dipingevano il mondo con colori segreti, lo ricreavano a propria immagine, secondo regole che nessun altro avrebbe potuto decifrare."