martedì 29 aprile 2025

'Quando Daniel tornò a casa'

Nuel - Quando Daniel tornò a casa - Amazon Italia Logistica per Dysderis Romance 2025 ,
(nuova edizione di Quando torna il sereno -Triskell Edizioni)

A volte, una storia è, semplicemente, nella sua completezza, una storia d'amore.
E cioè, c'è la storia, oltre all'amore.
In questo romanzo, per quanto lo sviluppo della stessa possa essere semplice, essa è, però, articolata nelle sue sfaccettature, che riguardano situazioni e personaggi.
Ogni episodio, ogni stato d'animo, vengono raccontati con cura e dettagliatamente, rendendo la vicenda accattivante, e complessa e ricca pure nella sua linearità.
I personaggi sono tutti realistici, pur indossando, quelli dei protagonisti maschili, in alcuni momenti, gli abiti del ruolo che interpretano.
Le figure femminili non sono di contorno, pur trattandosi di un romance mm, ma, anzi, hanno personalità forti e ruoli consistenti, addirittura, anche, imprevisti.
La scrittura è fluida, corretta e piacevole, e il romanzo è arricchito da una bella copertina e da una serie di immagini di piante, col significato loro attribuito, che, una per capitolo, sintetizzano il racconto dello stesso.

Di posti perduti

E' difficile tornare in certi luoghi.
Luoghi in cui, tutto sommato, sei stato bene, forse felice; luoghi che hanno un significato, che sono parte del tuo passato.
Luoghi da cui, adesso, sei lontano, ma da cui non ti sei mai veramente separato, che non hai mai messo da parte.
E poi arriva il momento di doverlo fare, di dover operare quel distacco, di cui vorresti fare a meno ma non puoi evitare più.
E pure se tutto intorno non ha più esattamente la stessa forma, gli stessi colori, quella canzone, che all'improvviso ti riporta indietro nel tempo, è un colpo basso.
A volte, liberare e dire addio ad una casa, è più atroce che dire addio alle persone.

Recensioni negative

Dovrebbero essere 'possibili' tanto quanto quelle 'positive', assumendosene la responsabilità di giudizio.
Di quel giudizio che argomenta le cose, che si ritengono non fare del prodotto esaminato un buon prodotto, dettagliatamente e con competenza.
Non contano i gusti personali, conta l'oggetto nella sua interezza.
Non tutti i libri sono belli, non tutti i libri soddisfano le aspettative.
A tutti i libri va data una possibilità di piacere.
Ma certe condizioni basilari devono essere rispettate: coerenza e credibilità della trama, scrittura corretta, grammatica della lingua.
Mi sono capitati due libri -e, come nel precedente caso capitato, ma recensito, non indicherò di quali libri si tratta- a cui una recensione 'negativa' -che, fatta, per il momento non verrà pubblicata- sarebbe stata appropriata.
Analizzandoli, il primo, per il soggetto trattato, per le intenzioni dell'autore, è stata la delusione più grande, anche per tutta una serie di fattori circostanziali, e, proprio per questi, immagino non potrebbe essere migliorato.
Il secondo, invece, pur con alcune pecche, avrebbe potenzialità e possibilità di miglioramento, anche se nessuno mi dà la certezza di un benevolo accoglimento di una critica volta solo al bene e non denigratoria dell'opera altrui.
Ci vogliono comprensione e onestà per esprimere un giudizio pubblico di una qualche sostanza.
Non tutti ne sono in possesso, per mancata capacità o malizia, eppure agiscono, e questo rende difficile, ad altri, esprimere un parere coscienzioso, anche se apparentemente 'negativo'.
Perché alle giustificazioni di una critica, negativa o positiva che sia, nessuno, ormai, presta più attenzione di tanto.

lunedì 7 aprile 2025

Di personaggi raccontati

Mi piace il racconto della vita della gente.
Mi piace conoscere, nel quotidiano, per quanto possibile, i personaggi della Storia.
Mi piace il romanzo che, prendendo spunto da essi, ne racconta il non detto, più o meno reale, ma coerente.
E' una lettura, però, che può riservare brutte, bruttissime, sorprese.
Puoi trovarti davanti citazioni non citate e fatte passare per opera propria.
Puoi assistere a fantasie più o meno credibili, ma, in ogni caso, non giustificate.
Entrambe le cose  implicano l'assenza di una bibliografia di riferimento, a cui, volente o nolente, si deve aver attinto.
O no?
Se la risposta è 'no', allora mi sorge spontaneo chiedermi dove e come hanno reperito le notizie che devono essere vere perché la storia, nel suo insieme, sia credibile, in quanto, il dichiarare che è un'opera di fantasia, in certi casi, non è assolutamente sufficiente.
La questione della citazione mancata, a volte si risolve riconoscendola, ma va da sé che nessuno è tenuto a conoscere l'intero repertorio umano di scrittura, cinematografia, saggistica varia e di tutto ciò a cui si può attingere per ispirazione o integrazione, e allora diventa un dovere indicare i brani altrui usati integralmente o in parte.
La questione dell'inventato, a volte, essendo le cose narrate inverosimili, ti spinge a far ricerche, perché la realtà riesce ad esserlo più della fantasia, ma il leggerlo richiede una conferma oggettiva sia del reale che dell'immaginato, perché è pur vero che non stiamo parlando di biografie, ma o lavoriamo nel fantastico o ci atteniamo alla realtà.
E la realtà, per quanto fantasticata, nel romanzo 'storico' deve attenersi ai fatti concreti.
Ci si può inventare una situazione, un dettaglio, ma la sostanza dei fatti deve appartenere al credibile ed al reale.
Ho letto romanzi dove gli autori hanno interpretato i fatti e reso credibili le situazioni.
Ho trovato credibili, per quanto, appunto, romanzate, le storie raccontate da altri.
Mi sono imbattuta in racconti talmente inverosimili per quello che narravano da lasciarmi profondamente delusa e, soprattutto, triste, quando, l'oggetto di queste narrazioni, erano personaggi a me cari.     

Colori d'aprile





 

Fiori d'aprile

 






 

scelte conseguenziali

E un giorno, dopo esserci passata davanti per tanti altri, ci entrai.
Da sola.
Lo conoscevo, il negozio, ci andavo con mio padre, ma spendere in proprio implicava diverse cose, fra cui la convinzione, l'eccitazione, di farlo.
Ho sempre avuto gusti eclettici, in musica, a volte anche strani, per chi era abituato alla classica, alla lirica, alla classica regionale o alla italiana meno popolare, ma che aveva accettato richieste di acquisto che mai avrebbe fatto per scelta propria. E così, il primo acquisto, di un cd per di più, aveva il suo peso in fatto di reputazione da creare.
C'erano due possibilità, per iniziare un'epoca: i greatest hits (2 e 1) di un gruppo rock inglese o l'album appena uscito di un gruppo tedesco dalle sonorità inglesi e dai testi in quella lingua.
Ogni scelta avrebbe implicato conseguenze, ma l'importante era, in ogni caso, promuovere l'indipendenza.
La memoria, però, qui fallisce. E il primo e il secondo acquisto si confondono nella fila.
Del terzo non mi ricordo, essendo stato spostato il greatest hits 1 in là nel tempo, dando precedenza ad altri autori.
Caso o predisposizione emozionale, però, le due provenienze geografico-musicali sono rimaste fra le mie preferite.
Era d'aprile?
Probabilmente no.
Probabilmente era d'autunno.

Canzone del mese

 Aprile:

Cyndi Lauper - True colors - album: True Colors

"So don't be afraid to let them show
Your true colors..."

Citazione del mese

 Aprile:

F. Soprani - V. Corella  -Victorian vigilante, Le infernali macchine del dottor Morse - Nero Press Edizioni

"Dipingevano il mondo con colori segreti, lo ricreavano a propria immagine, secondo regole che nessun altro avrebbe potuto decifrare."