martedì 20 maggio 2025

Nativi

 A volte, i libri si chiamano fra loro e anche questa volta ce ne sono due con un elemento comune: i nativi americani.
La tribù Ojibwa ne 'La pietra delle anime' (Laura Costantini, Dark Abyss Edizioni), i Blackfoot in 'Nuttah' (Veronica Reburn, self).
Due storie completamente diverse, anche se con altri elementi in comune.
Quella di Laura Costantini più cruda, più fantastica, quella di Veronica Reburn più rassicurante, più attinente alla nostra realtà.
Toccano entrambe  problemi quali inclusione e accettazione dell'altro in quanto tale, universali, pur nella particolarità delle comunità scelte come riferimento e nei tempi storici di ambientazione.
'La pietra delle anime' è stato un viaggio nel fantastico fatto realtà, dove quel che sembra non è.
'Nuttah' è stato uno scoprire possibilità possibili grazie all'impegno e alla convinzione.
Tensione e rilassatezza, personaggi validi, in due racconti completamente diversi ma capaci, entrambi, di coinvolgere ed emozionare.

'Nuttah'

 Veronica Reburn  - Nuttah - Amazon Italia Logistica

Jackson, Corey, Samuel.
Matchitisiw, Nuttah, Chepi nella lingua dei Blackfoot.
Un allevatore, un medico, uno sciamano erborista.
Due di essi sono sposati, il terzo entrerà a far parte delle loro vite, della loro famiglia.
Una storia d'amore con tre protagonisti.
Una vicenda intessuta dalla prima all'ultima pagina, che ci mostra la vita di ognuno dei tre protagonisti ed il loro percorso per raggiungere il traguardo dell'intesa reciproca e dell'armonia nel rapporto.
E' un romance, è una storia di vite, che quindi racconta la realtà di queste, le difficoltà, le incomprensioni, le gioie, le soddisfazioni di tutti i giorni.
Tre personaggi con caratteri e caratteristiche forti, capaci, tutti e tre, di suscitare l'empatia e la simpatia del lettore, pur nelle loro differenze.
Il legame che instaurano fra loro viene analizzato nella sua complessità e difficoltà di accettazione e di messa in pratica, ma, allo stesso tempo, viene presentato con la naturalezza propria di ogni sentimento amoroso.
L'ambientazione facilita questa esposizione per la presenza, nella comunità dei nativi, della figura dei Due-Spiriti, che incarnano il maschile e il femminile al di là del sesso biologico, garantendo l'inclusività più totale.
La narrazione è fluida e coinvolgente, e pur senza alterare le caratteristiche del genere letterario, fornisce le giuste dosi di tensione e di aspettativa.
L'erotismo è descritto con grazia e semplicità, con la precisione adatta, senza essere né eccessivo né togliere spazio a tutto ciò che, insieme ad esso, costituisce la concretezza della storia d'amore.
Particolare l'indicazione del soggetto protagonista di ogni scena, grande o piccola, simpatico ed utile il piccolo glossario, gradevole ed accattivante la copertina.

'La pietra delle anime'

 Laura Costantini  - La pietra delle anime -  Dark Abyss edizioni

Un libro d'avventura che spazia dalla mitologia al fantastico, includendo l'horror e la storia d'amore: questo, in sintesi, il romanzo, ambientato appena dopo la prima guerra mondiale, principalmente a Brighton, sulle rive del lago Ontario, all'interno della comunità Ojibwa, residente nella zona.
Un'avventura che coinvolge dalla prima all'ultima pagina, dove nessun personaggio prevale sull'altro e la consistenza di ognuno di essi permette di seguire le vicende lasciandosi coinvolgere e rimanendo distaccati da esse allo stesso tempo, formandosi un'idea, scegliendo di chi prendere le parti, criticando magari gli atteggiamenti o le azioni di questo o di quello, ma sempre avendo davanti agli occhi la complessità del tutto.
E' una storia che racchiude al suo interno quelle di ciascuno dei protagonisti, e quindi, per quanto chiara nel suo svolgimento, è ricca di situazioni e di implicazioni col passato di ognuno di essi e questo chiarisce perché, in più di una occasione, la realtà che riguarda qualcuno è diversa dalla impressione che se ne può avere.
Anche narrativamente ci si muove su diversi piani, a volte evidenziati con una grafica diversa, ma questo non inficia la chiarezza del racconto, anzi l'arricchisce, perché sposta subito l'attenzione del lettore sul momento descritto.
Non mi soffermo sulla trama, perché, nonostante alcuni svolgimenti possano, come è giusto, intuirsi, il piacere della sorpresa, positiva o negativa che sia, appartiene al lettore.
L'aver intrecciato i vari generi, senza dare preminenza ad uno di essi, è un pregio di questo romanzo, un omaggio alla complessità del mondo reale.
I temi trattati, dall'atrocità della guerra all'intolleranza sociale per una sessualità diversa da quella etero alle difficoltà di integrazione e comprensione fra etnie diverse, fanno riflettere su quale sia il vero orrore con cui abbiamo a che fare giornalmente, pur raffrontandolo con quello fantastico di un potere che, acquisito casualmente per portare vantaggio ad una comunità, finisce per trasformarsi in orrorifica presenza per la comunità stessa.
Ugual peso narrativo hanno le figure maschili e quelle femminili, nonostante sia indubbio che la storia narri le vicende di Bridger Colton, e ugual peso viene dato alle storie d'amore che fanno parte del romanzo così come della vita.
Significativa la copertina, belle le illustrazioni interne di Dany&Dany, Le Peruggine, Federica Soprani (A.I.), che stuzzicano e dirigono l'immaginazione del lettore, e donano un fascino che sa di antico ma che è preziosamente moderno al romanzo.

lunedì 12 maggio 2025

Collezioni minime





 

dalle finestre

Eravamo in classe, questo me lo ricordo, la terza media, ho calcolato.
Del resto, dalla posizione del banco, l'ultima fila, doveva per forza essere quella classe lì.
Finestre in alto: hai visto mai potessimo distrarci!
Eppure quella brina solida, il nevischio che qualcuna scambiò per cenere, lo vedemmo.
Lo vedemmo e ci fermammo dal fare quel che stavamo facendo.
Ho fotografie da piccola, sulla neve.
Sulla neve che ogni anno ammanta la punta del Vesuvio.
Ma vederla cadere in città era qualcosa di davvero nuovo.
Poco importa se, all'uscita da scuola, già non c'era più.
L'ho rivista dopo, tanto tempo dopo, durare per ore.
Ho sentito l'aria raffreddata dalla neve.
L'ho presa fra le mani.
E la sensazione di meraviglia è stata sempre quella.
Non era di maggio, anche se d'aprile la incontrammo in autostrada.

Fiori di maggio

 













 

Canzone del mese

Maggio

Suede  - Picnic by the motorway - album: Coming up

"We could go dancing, we could go walking,
we could go shopping,
[we could keep talking...

Citazione del mese

Maggio

Manuel Vazquez Montalban  - O Cesare o nulla -  Frassinelli

"<<Non fare nulla. Lascia fare. Non sorprenderti di nulla di quanto può accadere.>>"