giovedì 23 dicembre 2010

IL PIANTO

Anche il pianto, come la risata, esprime i sentimenti più differenti tra loro.
Anch'esso è, la maggior parte delle volte, incontrollabile, e, benché sia riservato principalmente alle situazioni, pure certi oggetti possono scatenarlo.
Se non realmente, metaforicamente, che poi è come se succedesse davvero, ma la decenza morale ci impone di essere superiori alla pochezza dell'oggetto (ma pure della situazione) indegnamente meritevole delle nostre lacrime.
Ma non del nostro sdegnato e perplesso disappunto.
Emblematico esempio, anche questa volta, lo offrono le mutande: quelle da donna (ma pure i completini intimi) nel periodo natalizio e di passaggio all'anno nuovo.
Capisco che la sensibilità maschile è completamente diversa da quella femminile, ma ciò che è brutto lo è, quasi sempre senza ombra di dubbio, per tutti.
Come ciò che è bello è universalmente riconosciuto!
Così, se non riesco ad immaginare cosa può provare un uomo trovandosi davanti, in zona inguinale, un grosso cuore di strass rossi tenuto ai fianchi da una striscia nera in simil latex opaco, ancor meno posso capire cos'è che spinge una donna a indossare un orrore simile.
Ogni fantasia è lecita, ci mancherebbe!
Ma, guardando e riguardando questo indumento che neanche sul manichino faceva un bell'effetto, mi vengono in mente solo il video Animal Nitrate degli Suede, e/o l'episodio finale di The Acid House! (Quello del moscone, per intenderci! ;))) )
Niente a che vedere coll'erotismo, in effetti, al massimo, un po', col fascino del perverso da guardoni!

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