domenica 19 dicembre 2010

Wonderlustre

Certe donne mi affascinano.
Per come sono, per quello che fanno, per il modo in cui lo fanno, per il loro stile, insomma.
Skin degli Skunk Anansie è una di queste.
Mi è piaciuta subito.
La dolcezza sotto l'aggrassività, l'eleganza nella sensualità, sono caratteristiche che non possono passare inosservate.
Nella sua persona come nella sua musica.
Una musica capace, sempre, di svegliare i sentimenti, di stimolare le emozioni.
Wonderlustre è il sorriso intrigante, sornione e luminoso di Skin.
Ma anche l'agilità, la potenza, la raffinatezza felina del suono degli Skunk Anansie.
Una sequenza di canzoni armonica, completa, sostanziosa e leggera, che vorresti sentire dappertutto e in continuazione, tanto ti coinvolge.
Cosa che, poi, pur non essendo determinante non guasta, il disco ha una delle più belle copertine in circolazione.
Nei toni del verde che sfuma all'arancio, su un paesaggio formato da spiaggia, lembo di mare e colline, si staglia, in primo piano un enorme cuore umano costruito con una stoffa degli stessi colori, tridimensionalemente piegata.
La stessa che, all'interno del libricino coi testi, forma l'ombra, consistente e dilatata a forma di animale-totem, di ciascuno dei quattro componenti della band.
Un vestito sobriamente splendido per un corpo magnifico.

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