domenica 19 dicembre 2010

LA RISATA

Che cos'è la risata?
E' la manifestazione di sentimenti che, altrimenti, non riusciremmo ad esprimere.
Sentimenti. Sostantivo plurale.
Perché la risata, al contrario di quel che credono molti, non ne esprime uno solo.
Si può ridere di gioia, di divertimento, di scherno, di imbarazzo. E di tante altre cose ancora.
Magari, talvolta, è difficile 'interpretare' una risata.
Ci sembra inopportuna, fuori luogo, di cattivo gusto.
E invece, forse, basterebbe calarsi per un attimo nello stato d'animo di chi ride, per trovarla pienamente giustificabile.Non sempre condivisibile come scelta, è vero, ma, indubbiamente, comprensibile.
Non sempre, già, ma, in linea di massima, la risata è una manifestazione istintiva, un po' come lo starnuto, e quindi incontrollabile, e non per questo decisamente fuori luogo.
[Però, ridere perché ti viene non è la stessa cosa che fare ironia e stimolare gli altri ad una ilarità procurata.]
Certe situazioni, poi, certi oggetti, riescono a scatenare risate di vario genere, quasi sempre irrefrenabili e più o meno gradite all'orecchio altrui.
Caso emblematico è quello delle mutande maschili.
[Oggetto meritevole, di per sé, di un'enciclopedia riccamente illustrata e commentata. ;) ]
Alcuni dei modelli di recente esposti nelle vetrine mi fanno seriamente dubitare del tipo di risata che, istintivamente, potrebbe venirmi alle labbra trovandomi davanti un uomo con addosso un tale indumento.
Partendo da quelle che, in tempo di mondiali, rappresentavano un pallone da calcio con alcune delle tessere che lo compongono colorate di rosso o di verde a formare, con le bianche, la bandiera italiana.
Ci saranno stati altri Paesi in cui l'orgoglio nazionale sarà stato manifestato in maniera così intima?
Non so se sperarlo...!
Certo, bisogna pure considerare il vantaggio di poter dire al soggetto indossante, qualora lo spoglio non si sia rivelato all'altezza delle aspettative: "Girati.", e mandarlo, giustamente e con soddisfazione, a segnare un gol nella porta d'uscita.
Situazione più complicata è, invece, quella che ti mette davanti, a pantaloni calati, un siparietto natalizio con tanto di canzoncina.
(Era specificata a chiare lettere, in vetrina, la presenza di questo esclusivo optional! ;P )
Più che da ridere potrebbe, forse, venirmi anche da piangere. E non dalle risate!
Che fare, allora?
Rimandare il malcapitato (o non compreso) su per il camino?
Non lo so. Davvero non lo so.
Strapparglielo e buttarglielo via facendo finta di niente? (Il mutandone, eh! ;P )
Certamente è la scelta più diplomatica, ma da riservare comunque a individui meritevoli di comprensione o dotati di un senso della risata altamente contagioso. ;)))

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