mercoledì 26 febbraio 2025

Di vampiri e di Giappone

Quando ti accorgi che una storia è scritta bene?
Quando ti affezioni ai personaggi 'secondari', al 'cattivo' di turno.
E quasi sposti a spintoni quello principale per fare spazio a lui.
Vero Seamus? Vero che l'ho (quasi) fatto?
E speri fino alla fine che si possa giungere ad un compromesso che lo includa.
Vero Arkadij? Vero che ho tifato per te fino alla fine?
Ecco, RVH VIII è anche questo!
E poi c'è il Giappone.
Luogo del cuore.
Anche se per motivi diversi da quelli dell'autrice.
Però il concetto di fondo, quel L'impossibile ritorno ad un 'luogo', fosse pure nella memoria temporale e non fisico, 'amato' è lo stesso.

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