martedì 3 marzo 2009

MORRISSEY

Qualche anno fa, dopo una mia personale scoperta, proposi, all'attenzione di coloro che seguivano un certo forum, una questione: di che colore fossero gli occhi di Morrissey (Steven Patrick, ovviamente!).
La domanda suscitò una serie di interessanti considerazioni, più o meno filosofiche, che, partendo dal colore, finivano a quel che esso celasse e a quel che esso mostrasse.
Adesso, col disco nuovo fra le mani (ma, in verità, è già da un po' che mi succede), mi interrogo da sola su un'altra questione: perché non guardo più solo gli occhi di Morrissey, ma mi soffermo a guardare anche tutto il resto?
E si che, quand'era giovane, non mi ha mai fatto quest'effetto!
Eppure il sorriso è sempre lo stesso. Gli occhi, colore a parte, sono sempre gli stessi. Il fascino della sua musica pure.
Qualcosa è cambiato, però!
Sarà l'età... (mia? sua? non è dato di saperlo!)
Certo è che lo guardo in maniera diversa: mi lascio avvolgere, incantare, consolare, esaltare, dalla sua voce, dalle note che l'accompagnano, ma, quando meno me l'aspetto, mi ritrovo a fissare la sua immagine, a seguire con lo sguardo i lineamenti del viso, le curve del corpo.
E' come se, improvvisamente, fosse diventato tridimensionale e reale. Come persona intendo! E mi piace!
Sarà colpa di quel gelato che hanno utilizzato per propagandare il disco precedente, ma se lo vedessi seduto a tavolino, intento in quest'occupazione, senza dir nulla, mi siederei di fronte a lui, ginocchia contro ginocchia, ordinerei lo stesso gelato, e, guardandolo negli occhi, comincerei a leccarlo.
(il gelato, s'intende! ;PPP ;))) ;DDD)
Cosa succederebbe dopo, non lo so! Riderebbe? Forse si... e riderei anch'io! ;)))
Non gli direi quel che ha sempre significato la sua musica per me, quello che significa ancora, continuerei solo a leccare il gelato... e poi ognuno per la sua strada, come sempre.


PS: lo so che vi state chiedendo chi paga le consumazioni, e ve la voglio togliere questa curiosità: offre la gelateria!


Nessun commento: