sabato 21 maggio 2011

New York vampires

Eh, si, i 'lunghi canini' sono dovunque!
Non che questa sia una sorpresa, ma quando si parla di lui, il vampiro più conosciuto al mondo, che, esule dalla sua terra d'adozione, si ritrova, naufrago, a New York, beh, la cosa si fa, quanto meno, interessante!
Se poi ci accorgiamo che questa storia del nostro precede temporalmente il racconto di Bram Stoker, che diventa il resoconto del prologo di questa, ecco che la faccenda merita un po' di attenzione.
Perplessità dell'impostazione a parte, tutto è abilmente giustificato, e allora, 'Il vampiro di New York', di Lee Hunt, pubblicato dalla Newton Compton Editori, diventa una lettura piacevole e interessante, nonché un omaggio ad alcuni dei più famosi vampiri in giro per il mondo letterario e reale, chiamati addirittura in causa come comparse, se pur nominali, eccellenti! ;)))
Ne 'Il Vampiro di New York', passato e presente si intrecciano attraverso le figure femminili di Echo Van Helsing (la figlia di Abraham) a caccia di Draculia nella New York del 1863, e Carrie Norton, archeologa a contratto del secolo XXI, novella investigatrice di di un assassinio compiuto, appunto, nel 1863.
Ad esse si affiancano personaggi 'secondari' non meno incisivi quali Kate Warne dell'agenzia Pinkerton e il detective Max Slattery della squadra casi irrisolti della polizia di New York.
Il tutto intessuto nella trama più generale che lega la rivolta a New York durante la guerra civile americana e l'elezione a sindaco della stessa città ai giorni nostri.
Una storia complessa e semplice allo stesso tempo, che regge bene il suo intreccio, ma, proprio per questo, la trattazione di alcuni particolari non proprio secondari avrebbe meritato di venir ampliata.
Il finale, chiuso e aperto nello stesso tempo, è una implicita promessa di chiarimenti e spiegazioni, esplicitamente, però, non siamo noi lettori i destinatari di questi.
Almeno per il momento! ;DDD

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