Gilles Perrault - 'Il ragazzo con gli occhi grigi' - Fandango Playground
Tempo di guerra: se i proiettili di un aereo nemico imperversano e hai due figli da proteggere, nonostante tutte le tue magari giuste remore, la possibilità della fuga, quasi imposta, da un giovane, un ragazzo, nei campi, è una opportunità che non è possibile ignorare.
Flo non sta a pensarci e segue Jean in una casa isolata che sarà rifugio e trappola, salvezza e fonte di pericolo, in uno sbocciare di sentimenti, ricordi e azioni. Una bolla di tempo immobile e tiepido che accoglie i quattro protagonisti e che si romperà pochi giorni dopo, alla fine della guerra.
Preciso ed essenziale nelle immagini, il racconto lascia molto ad intendere, senza specificare, ma, allo stesso tempo, senza far fraintendere, e il concentrato di pensieri e azioni si dilata in essi stessi attraverso la visione del vissuto di Flo.
Quello di Jean parla per piccoli indizi, che, sono forse più espliciti delle parole.
E, forte del fatto che l'essere, il sentirsi, vicini, non implica la conoscenza reciproca, il racconto, fra mistero e inganno, si chiude con un finale che probabilmente ci si aspetta, ma non esattamente in quella forma, e che resta, comunque, aperto.
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