lunedì 20 gennaio 2025

Delle prime volte

 "Chiedi a Giuseppe di farti attraversare."
Per andare a prendere cosa? Non lo ricordo.
Probabilmente qualcosa in merceria.
L'andata in salumeria non lo necessitava, e quindi, a richiesta, si doveva andare e basta.
Ma di fronte, passare la strada che, pure se in centro città, era prevalentemente residenziale, anche se il Viale fronteggiava una serie di negozi, era tutt'altra cosa.
Eppure, quel pomeriggio, l'ordine fu quello.
Giuseppe, il portiere-guardiano, guardò su e giù (anche nei periodi di senso unico, c'era la corsia di risalita preferenziale) e io andai.
Chissà cosa pensava dovessi fare, quanto tempo dovessi impiegare, o mi fossi illusa io di ritrovarlo lì, al ritorno, al momento di riattraversare, Giuseppe non c'era.
Ma io dovevo tornare a casa e chiedere ad altri era impensabile.
E allora... vai! Si attraversa!
Guardai su, guardai giù, e passai.
Fatto! Sdoganato attraversare da sola.
Era stato intenzionale da parte di chi mi aveva mandato?
Non lo so. Ma lo intuisco probabile.
Avevo sette-otto anni. O forse meno?
E, no, non era gennaio, perché non indossavo cappotto e cappello!

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